L’auto-aiuto per sconfiggere il bicchiere
Settantanove anni fa negli USA due alcolisti, un agente di borsa di Wall Street e un medico chirurgo di Akron (Ohio) constatarono che condividendo le loro esperienze riuscivano a mantenersi lontani dall’alcool. Superando ogni approccio moralistico e con un pragmatismo tipico della cultura nordamericana, ebbero la grande intuizione di praticare l’auto-aiuto contro la dipendenza dall’alcol vedendo la dipendenza non più come un vizio ma come una malattia del corpo e dello spirito. Messo a punto un piano di lotta basato su regole tratta dalla medicina, dalla psicologia e della religione, il 10 giugno 1935 misero in piedi l’associazione degli Alcolisti Anonimi. Non immaginavano che la loro creatura avrebbe fatto strada su scala mondiale, tant’è che oggi è diffusa in 162 paesi. Alcolisti Anonimi è un’associazione di auto-aiuto dove chi ha smesso di bere mette a disposizione di alcolisti il personale bagaglio esperienziale. I problemi vengono affrontati con la formula della terapia di gruppo ; i gruppi sono aperti a chiunque senza restrizioni sociali, di etnia, sesso o religione. Nelle riunioni viene applicato un programma di recupero basato su dodici semplici regole (fatte da ‘passi’, ‘tradizioni’ e ‘concetti’). L’Associazione si autofinanzia, non accetta sovvenzioni, lasciti o altri contributi, è apolitica, non prende posizione in alcuna controversia o causa civile, non sostiene posizioni proibizioniste o antiproibizioniste. In Puglia operano gruppi a Bari, Monopoli, Castellana, Locorotondo, Taranto, Santeramo, Lecce e Maglie. Per imminente è data l’apertura di una sede a Barletta. Nel capoluogo gli Alcolisti Anonimi sono attivi da trentadue anni. Al presente si incontrano tutti i giorni (meno lunedì e giovedì) dalle 18 alle 20 presso la Parrocchia di San Sabino (33515949587). Come altrove, anche a Bari il numero degli Alcolisti Anonimi è variabile. Si va, si viene, si compare, si riappare… Nel complesso una quindicina di persone, equamente distribuite fra uomini e donne. Altrettanto equamente sono rappresentate le categorie sociali : casalinghe, professionisti e anche qualche extracomunitario sono fianco a fianco a farsi coraggio e darsi aiuto con spirito cameratesco. Al termine degli incontri, come artisti di strada, fanno girare il cappello. Gli spiccioli raccolti vengono consegnati al Parrocco di San Sabino per le spese di acqua, corrente elettrica e pulizia del locale. Così, con discrezione e umiltà, si va avanti a Bari con punte di successo, ci è stato detto, che arrivano all’80%. A sostenere gli Alcolisti Anonimi sono anche i familiari, a loro volta riuniti in gruppo.
Italo Interesse
Pubblicato il 8 Giugno 2014