Cronaca

“L’autonomia differenziata? Se ben usata può aiutare anche il sud”

Il filosofo e politico professor Rocco Buttiglione

“L’autonomia differenziata? Se ben usata può aiutare anche il sud”: lo dice in questa intervista al Quotidiano il filosofo e politico professor Rocco Buttiglione.

Professor Buttiglione, sul tema autonomia differenziata targata Calderoli sin qui più critiche che consensi, come la mettiamo?

“Ridurre tutto a bene o male è sbagliato, non si inquadra il problema e si resta in un atteggiamento infantile. Il problema non è lo strumento in sé, ma come viene usato”.

In che senso?

“Il regionalismo, ad esempio, già esiste e non possiamo dire che sia errato. Anzi ha offerto degli strumenti persino interessanti. Ovviamente ci sono stati gli errori e le storture, ma questo non copre lo spirito ‘positivo. Stesso possiamo dire per quella che si definisce l’autonomia differenziata che parte appunto dalle singole identità regionale, fatti salvi principi nazionali”.

Lei ha sollevato qualche critica sul regionalismo…

“Effettivamente i precedenti non sono stati del tutto incoraggianti, ma questo dipende non dallo strumento in sè, quanto dalla interpretazione che ne hanno detto uomini e classe politica”.

Per come è stato strutturato questo criterio di autonomia differenziata si corre il rischio di una Italia che corra a due velocità?

“In verità questo rischio esiste già, non dipende dall’ autonomia differenziata secondo la visione Calderoli, è già nelle cose. Il grande rischio che abbiamo corso e che corriamo al sud è quello delle clientele, un eccesso di amici degli amici che ha prodotto in alcuni servizi essenziali, penso alla sanità, un vero e proprio sfascio. Io resto dell’ idea che se ben applicata e adeguatamente messa in pratica l’ autonomia differenziata potrebbe persino essere di vantaggio alla regioni del sud. Anzi il mezzogiorno a ben vedere ne ha tutto da guadagnare e non da perdere”.

Domanda. Come mai l’utente della Calabria per le stesse prestazioni sanitarie paga quanto il lombardo e con risultati spesso peggiori?

“Mi domando: ma siamo sicuri che il Calabria, potrei dire lo stesso di altra regione, le cose funzionano bene? Probabilmente, per motivi tutti da accertare e facilmente intuibili in Calabria, ma vale per altra regione, i costi crescono in maniera eccessivi e tuttavia i servizi non sono adeguati. Occorre adeguare i criteri alla meritocrazia e in questa ottica ben venga la autonomia differenziata. Tale meritocrazia probabilmente sarà in grado di elevare e migliorare dappertutto i servizi di assistenza”.

Insomma, lei questa autonomia differenziata non la vede in chiave negativa…

“Assolutamente no, Potrebbe risultare persino positiva e di stimolo a fare meglio ovviamente ad una condizione”.

Quale?

“Che il sud la sappia usare nel migliore e più utile dei mezzi altrimenti sarà tempo perso non solo per il mezzogiorno, ma per tutto il Paese”.

BV


Pubblicato il 14 Marzo 2023

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