Lavori, cantieri e cicatrici aperte sull’asfalto: povero manto stradale
Quartiere Libertà: strade impraticabili, idonee al massimo per praticare motocross! Ne sono pienamente convinti Luigi e Michele Cipriani, dirigenti del Movimento “Riprendiamoci il Futuro”, che per farsi capire bene da chi governa, hanno indirizzato una missiva a sindaco, assessore comunale ai Lavori Pubblici e tecnici municipali. Ordunque, da alcuni mesi il quartiere Libertà, a causa dei lavori per la messa in opera del piano ‘Opefiber’, ovvero la fibra ottica Enel, è diventato un quartiere pericoloso per il transito per auto, motocicli, cicli e finanche per i pedoni.Come si evince dalle foto a corredo di questo articolo, una volta ultimati i lavori, il ripristino del manto stradale è praticamente inesistente. E comunque non conforme alle più elementari norme sulla sicurezza (non vi è traccia di cartellonistica che evidenziano il pericolo) in quanto permangono voragini e avvallamenti che potrebbero pregiudicare la pubblica incolumità degli ignari cittadini. Dunque, non bastano i cantieri a valanga che occupano le strade cittadine, pure le ‘cicatrici’ post lavori ci mancavano. <<A chi spetta vigilare sul corretto ripristino dei lavori? A nostro parere l’Assessorato ai LL.PP. del Comune che ha dimenticato la normativa vigente in materia di pubblici appalti. Ragion per cui lo stato di conformità delle opere spetta solo e solamente agli uffici del suddetto Assessorato, che hanno il dovere di verificare il rispetto del capitolato d’appalto>>, mettono nero su bianco Cipriani padre e figlio. I quali restano in ogni caso in attesa che l’Ufficio tecnico Comunale intervenga tempestivamente al fine di far rispettare alla ditta appaltatrice il ripristino, a norma, dei luoghi oggetto dei lavori di cui sopra, non trascurando che eventuali danni fisici, peraltro già verificatosi, che comporterebbero responsabilità civili e penali di eventuali omissori. Ma spaziando dal Libertà, è lungo l’elenco delle strade che avrebbero bisogno di rifacimento del manto stradale tra San Pasquale e lo stesso Libertà, quartieri martoriati ma anche nelle ex frazioni come Carbonara, lungo strade come Via Marsala, Via Cesare Battisti, Via Regina Elena, Via Santa Lucia, Via Francesco De Angelis, Via Roma e Via Giuseppe Verdi. A Bari i pericoli imminenti sono invece in via Nicolai dinanzi ai numeri civici 163, 253 e 179, ma anche in via Giuseppe Re David, all’altezza dell’ex Cinema Odeon –come testimoniano le foto – in quest’ultima per la sua profondità, come segnalato al settore strade del Comune di Bari da diversi cittadini. Ci sono perfino comitati di quartiere che, dopo aver raccolto le lamentele dei cittadini residenti, hanno puntato il mirino su strade come Via Marsala, Via Cesare Battisi, Via Regina Elena, allegando alla nota indirizzata ad Antonio Decaro e Giuseppe Galasso anche una petizione (datata 26 gennaio) con cui hanno richiesto, come detto, il rifacimento del manto stradale. Colpa dell’asfalto, appunto, che sembra una scacchiera: il reticolato che si è formato sul manto si stacca a pezzi e in alcune parti ci sono buche anche molto profonde. Ci sono zone dove si è provato a rattopparlo, ma anche lì la strada non ha il colore nero brillante dell’asfalto, è grigio>>. Insomma, sono davvero pochi chilometri di tappeti di usura consumati, la strada è liscia e non appena piove un po’ diventa, la carreggiata di questi nodi di asfalto diventa subito pericolosa; una strada, mille buche: è un percorso minato. E con l’asfalto liscio, occorre ricordarlo, bastano poche gocce di pioggia e diventa subito sdrucciolevole, l’asfalto è a scacchiera in alcune aree a causa delle buche, in parte ammalorato e, per mantenere l’equilibrio sulle due ruote, bisogna rimanere vicino alla striscia bianca che divide la carreggiata. UN altro pericolo per chi va in moto o in auto sulle strade del capoluogo….(adl)
Pubblicato il 15 Luglio 2017