Cronaca

Lavori interminabili: da due anni e mezzo ancora le impalcature in via Caduti Partigiani a Japigia

Non c’è pace tra i residenti delle palazzine delle case popolari in Via Caduti Partigiani, a Japigia, dove gli interventi delle ditte inviate dall’Istituto Autonomo Case Popolari per rimettere a nuovo facciate, prospetti, balconi e cornicioni sembrano non finire mai. E con quest’afa insopportabile di queste settimane per i poveri residenti, l’attesa che i lavori siano condotti in porto, diventa quasi parossistica. Piero Lisi, già segretario del sindacato ‘Assicasa’, non si fa pregare. E spiega. “Sì, le imprese edili incaricate dallo Iacp sono arrivate ormai da parecchio tempo, ad essere precisi da quasi due anni e mezzo hanno alzato le loro impalcature ed hanno provveduto agli interventi piu’ urgenti, ma il tempo passa e la fine dei lavori sembra non arrivare mai. Gli operai che lavorano in questa area se la prendono comoda, sono pochi e il tempo passa, ma le impalcature sono sempre là”. E per capire che Lisi non ha torto, basta seguirlo negli appartamenti del civico A19, dove le macchie d’umido e muffa si vedono già dall’ingresso della palazzina, gli interventi sono urgenti, d’accordo, ma i tempi si allungano davvero troppo. E adesso la situazione, anche a causa del meteo, si sta facendo davvero critica in via Caduti Partigiani, specie tenendo conto che all’inizio dei lavori furono asportati tutti i condizionatori d’aria all’esterno del perimetro condominiale, lasciando i poveri inquilini preda del caldo insopportabile. E tenendo presente che molti sono anziani e cardiopatici, il cocktail micidiale servito al tavolo dell’ex Iacp di via Crispi che ha l’obbligo di verificare l’andamento dei lavori negli immobili di sua proprietà, ha sapori davvero molto forti. Gli interventi, però, sono indefettibili, come mostrano i cornicioni ridotti a pezzi e le macchie di muffa nelle stanze di alune palazzine delle case popolari. Umidità e infiltrazioni stanno mettendo a rischio oramai da parecchio tempo la stabilità della palazzina, ma a quanto pare la cosa non spaventa tecnici e amministratori dell’Istituto di Via Crispi. Insomma, a Via Caduti Partigiani sale sempre più la febbre dei residenti, che alla fine, stufi dell’indifferenza di chi dovrebbe provvedere a riparazioni e manutenzioni, si sono rivolti tempo fa anche agli avvocati. Ma adesso il problema più urgente sono i tempi che si allungano per le imprese incaricate dall’ente – stazione appaltante. Imprese come la ‘Gustamacchia SpA’ alle quali, nei casegiati popolari di Japigia, tocca eliminare ‘…evidenti problemi di infiltrazione oltre che di distacchi di calcinacci da diverse parti’, come si leggeva perfino nell’esposto del legale incaricato tempo fa da alcuni inquilini e proprietari delle case popolari di via Caduti Partigiani. Una situazione sulla quale questo giornale s’è già soffermato più volte negli anni passati e che ha richiesto la delimitazione, fin da settembre di tre anni or sono, del perimetro dello stabile in questione, oltre alla messa in sicurezza dello stesso. “E’ evidente che la sola messa in sicurezza non equivale alla soluzione del problema, che anzi rischia di degenerare ulteriormente poiché i disagi hanno raggiunto anche l’interno degli appartamenti”, spiegano alcuni residenti. Una situazione insopportabile, dunque, per il clima di questi giorni che rende più difficile pazientare dietro a imprese ed operai…

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 29 Luglio 2015

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