L’Avvocatura alla svolta sulla rappresentanza politica
Si è concluso lo scorso sabato 8 ottobre, a Rimini, il XXXIII° Congresso Nazionale Forense, che ha consegnato al Ministro Orlando, intervenuto nell’ultimo giorno dei lavori, una Avvocatura che ha decretato l’inizio di una nuova governance unitaria, demandando al nuovo organismo del CNF,l’ OCF, la rappresentanza politica della categoria.Dopo venti anni, infatti, a seguito della approvazione della mozione presentata dalla Agorà degli Ordini forensi, che ha decretato la cessazione dalle funzioni dell’OUA, con 591 voti favorevoli, 204 contrari e 134 astenuti, gli Avvocati delegati alla massima assise della categoria hanno deciso per una modifica sostanziale dei precedenti assetti di rappresentanza politica e istituzionale,scegliendo la via dell’unità di rappresentanza , superando divisioni e schieramenti, per incidere politicamente con maggiore incisività sulla risoluzione dei problemi della Avvocatura, soprattutto nell’attuale momento di crisi del sistema Giustizia.
La scelta di abbandonare un modello autonomo di rappresentanza, e di affidare, peraltro in base a quanto stabilito dalla legge professionale, competenza esclusiva al Consiglio Nazionale Forense nella rappresentanza della Avvocatura Italiana, è scaturita all’esito di un acceso dibattito che ha caratterizzato la tre giorni congressuale.
Piero Ferrarese
Pubblicato il 11 Ottobre 2016