Primo Piano

Le “animazioni territoriali” di Decaro solo propaganda politica per le prossime amministrative?

“Un piano di comunicazione e animazione territoriale utile a condividere con i cittadini i cambiamenti e le trasformazioni urbane in corso” è ciò che l’amministrazione Decaro – con una nota di annuncio del Comune  – si appresta a mettere in atto nel capoluogo pugliese a meno di sei mesi dalle elezioni amministrative di rinnovo del consiglio comunale e l’elezione del sindaco che dovrà guidare Bari fino al 2024. Iniziativa, questa, che – sempre secondo quanto comunicato – è utile alla città di Bari per essere “in linea con quanto accade nelle altri grandi città italiane ed europee”, perché “anche la città di Bari ha deciso di dotarsi di strumenti di informazione e condivisione sulle principali riqualificazioni avviate”. Nella sostanza “si tratta di pannelli e dispositivi mobili, che saranno installati nei luoghi oggetto di lavori imminenti, riportanti le immagini del progetto, le informazioni relative ai tempi, i costi e le modalità di esecuzione degli interventi”. In realtà potrebbe trattarsi di un’ennesima trovata propagandistica del sindaco Decaro in vista delle prossime amministrative di fine maggio che lo vedranno impegnato in un’incerta e difficile campagna elettorale per tentare la riconferma a Primo cittadino. Infatti, che l’iniziativa possa essere solo una delle tante mosse di propaganda elettorale del sindaco ne sono convinti non solo coloro che sono già in campagna elettorale per tentare di spodestarlo dalla poltrona più ambita del Palazzo comunale di corso Vittorio Emanuele, ma anche molti cittadini baresi che ritengono un vero e proprio spreco di risorse pubbliche ciò che il Comune ha annunciato di fare sia per le opere in via di cantierizzazione che per quelle che ha in programma di realizzare in futuro. A ben vedere, infatti, trattasi di due tipologie strutture – una orizzontale e una a bandiera – che, come chiarisce la stessa nota di annuncio del Comune, “saranno parte integrante dell’allestimento di cantiere dei progetti in divenire e si configurano come allestimento pre-cantiere. Pertanto il posizionamento andrà concordato con l’impresa esecutrice dei lavori, ove già individuata, o con il responsabile unico del procedimento, in modo da non intralciare i futuri cantieri ed evitare qualsiasi tipo di interferenza”. Altra iniziativa annunciata dal Comune è quella di apertura di un portale denominato  “Bis – Bari innovazione sociale”, che è sarà una sorta di enciclopedia virtuale per riassumere “la strategia generale di trasformazione di spazi e ambienti urbani della città di Bari, sia in termini di opere pubbliche realizzate, in corso e da realizzare, sia in termini di servizi e azioni”. Detto portale informatico servirà all’amministrazione Decaro per richiamare tutti gli interventi progettati e realizzati, le azioni programmate e da realizzare o attualmente in corso grazie al programma comunitario Pon Metro e ai fondi destinati al capoluogo pugliese. E’ chiaro, quindi, che – come ipotizzano coloro che vogliono strappare lo scranno di Primo cittadino a Decaro alle prossime amministrative o molti semplici cittadini – trattasi di un’iniziativa del Comune che mira soprattutto a “decantare” l’attività dell’Amministrazione in carica a spese dei contribuenti baresi che forse non avrebbero alcun bisogno di essere informati su interventi pubblici con modalità così costose per le casse comunali, poiché le notizie che l’amministrazione Decaro vuole fornire ai baresi, per chi è interessato, possono essere acquisite ugualmente in alto modo sia perché la cartellonistica dei cantieri di opere pubbliche è già prevista per legge sulle “voci” obbligatorie da inserire, sia perché chi volesse entrare nei dettagli di determinati interventi a farsi o in corso d’opera può già farlo tranquillamente attraverso la consultazione telematica, sul sito del Comune di Bari, degli atti inerenti gli interventi oggetto d’interesse specifico. In ogni caso, come obiettato qualche cittadino, se il fine principale del sindaco Decaro fosse solo quello di informare più dettagliatamente i baresi sulle iniziative dell’Amministrazione, allora sarebbe stato forse meglio se il Comune si fosse limitato semplicemente a rendere consultabili, a coloro che fossero interessati a conoscere di più sulle opere in corso o a farsi sul proprio quartiere, copia di tutti gli atti (progetti, delibere, determine, ecc.) presso la sede del Municipio di decentramento comunale in cui ricade l’intervento oggetto di maggior curiosità. E ciò avrebbe sicuramente consentito al Comune di risparmiare costi superflui ai fini della trasparenza amministrativa (non obbligatoria!) e comunque di mettere in condizione i cittadini interessati di conoscere di più e meglio su quello a cui possono eventualmente  essere interessati. Però, probabilmente – come sostengono alcuni malpensanti della politica locale – lo scopo principale della cartellonistica di “pre-cantiere” o gigantografie di cantiere è bel altro. Ossia quello di una becera propaganda elettorale indiretta a sostegno del Primo cittadino uscente, che “spende & spande” denaro pubblico per scopi propagandistici non dichiarabili o per “captatio benevolentiae”, così come sta accadendo con le elargizioni contributive che il Comune ha stranamente previsto solo in quest’ultimo anno di amministrazione per le associazioni della Rete civica e quasi in concomitanza della prossima campagna elettorale amministrativa. Analoga considerazione – secondo qualcuno – si può fare per i contributo straordinario che il Comune di Bari sta mettendo a disposizione per l’acquisto di biciclette. Ma polemiche politiche a parte, nel Municipio 5 (Palese e Santo Spirito) qualche cittadino che è già venuto a conoscenza delle imminenti animazioni territoriali del sindaco Decaro, circa l’attività presente e prossima della sua Amministrazione, si è chiesto: “Chissà se a Palese e Santo Spirito il Primo cittadino barese farà anche affiggere, in prossimità dei 7 passaggi a livello di Rfi, i cartelloni raffiguranti i muri che molto probabilmente già dal 2020 prenderanno il posto delle sbarre di apertura e chiusura del sedime di attraversamento ferroviario ?” Una curiosità, quest’ultima, che a Palese e Santo Spirito interessa sicuramente molti residenti che ancora aspettano con ansia di conoscere dal Comune nei particolari i progetti preliminari di Rfi per i 7 passaggi a livello ed a cui l’amministrazione Decaro già dal 2016 ha dato l’ok per quelli definitivi.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 18 Gennaio 2019

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