Le aperture domenicali sono funzionali, ma ai dipendenti ci pensiamo?
Dibattito aperto, anche attraverso un tavolo in via sperimentale e massima disponibilità da parte della Regione, sulla questione delle aperture nei giorni festivi nel settore commerciale. È quanto ha affermato l’assessora pugliese Loredana Capone nel corso delle audizioni in IV Commissione, richieste dalla stesso presidente Donato Pentassuglia. Tutto, però, tenendo conto della norma nazionale e di quella europea su questa materia, che vanno nella direzione della liberalizzazione. E ancora, tenendo conto della la sentenza della Corte Costituzionale (239 del 2016) che ha nuovamente ribadito il principio della libertà di scelta. Insomma, la Regione non può dettare legge su questo tema, ma può, secondo quanto ha sottolineato la Capone, analizzare le questioni ed arrivare ad un accordo con sindacati, associazioni datoriali e centri commerciali, che preveda un pacchetto di date da considerare come festivi. Confcommercio, Confesercenti, Federdistribuzione, Lega delle Coop e sindacati di categoria hanno espresso le loro opinioni, perplessità e suggerimenti, nel corso delle audizioni. In particolare, i sindacati hanno sollecitato una soluzione che rimetta al centro degli interessi, la famiglia e la conciliazione fra valori, persone e chiusure degli esercizi commerciali. Giuseppe Chiarelli, direttore Confcommercio Puglia, ha da parte sua espresso la necessità di un bilanciamento fra aperture e chiusure degli esercizi commerciali, soprattutto fra piccola e grande distribuzione. “Siamo in attesa che venga approvato un disegno di legge che è in discussione al Senato – ha detto – che continente norme di equità su questa complessa ed annosa questione degli orari”.
La decisione dell’assessore allo Sviluppo Economico, Loredana Capone, di attivare in via sperimentale un tavolo per trovare un’intesa sulle aperture e chiusure domenicali, è sicuramente un passo in avanti. “Ma occorre fare di più: i nostri parlamentari devono attivarsi affinché il disegno di legge incardinato al Senato su tale questione possa avviare il suo iter. Se guardiamo ai trend stagnanti dei consumi e dei nuovi posti di lavoro, questa liberalizzazione selvaggia non ha prodotto gli effetti sperati, se non quello di limitare i diritti dei lavoratori, costretti anche nei giorni di festa a mettere da parte i propri affetti e le proprie famiglie per prestare servizio, e con straordinari sottopagati, tra i banchi, le casse e i reparti della grande distribuzione”. Lo ha dichiarato il Consigliere regionale de La Puglia con Emiliano, Giuseppe Turco, sempre a margine della IV commissione regionale di ieri coi sindacati e le associazioni di categoria sul tema delle aperture domenicali e festive. “L’accordo – ha ancora spiegato Turco – dovrà tener conto di due aspetti non secondari: tutelare le legittime istanze di tutti i portatori di interessi e adeguarsi in base alle peculiarità territoriali. Pensiamo ad esempio a tutte quelle comunità che vivono di turismo e che non possono permettersi di farsi trovare con serrande abbassate o attività spente proprio nei momenti di massimo picco della stagione turistica. Allo stesso tempo i Comuni dovranno fare la loro parte, cioè attivare servizi e iniziative che possano ravvivare il commercio, anche attraverso i duc, i distretti urbani del commercio. Che senso ha, infatti, tenere aperto di domenica un centro commerciale se magari in quelle stesse ore non è attivo un autobus di linea o un treno?”. Ma il Governo regionale sta andando ben oltre il tema delle aperture e chiusure, partendo dal presupposto che sia necessario fare in modo che nei Comuni si possano riproporre situazioni accattivanti che spingano i cittadini a disertare le agorà degli ipermercati, preferendo altre attività. “Noi stiamo rivedendo tutte le linee guida dei centri di cultura e stiamo verificando come in verità, sta cambiando il senso delle stare insieme nei centri urbani – ha spiegato ancora la Capone – mettendo al centro Il tema della fruizione dei luoghi di cultura ci si può inventare un nuovo attrattore che sostituisca il centro commerciale”. Le nuove linee guida sul tema molto dibattuto hanno come obiettivo principale il venire incontro alle esigenza degli cittadino, anche se bisogna ancora tenere nel debito conto quelle dei lavoratori, costretti a turni massacranti anche di domenica, molto spesso senza nemmeno turn-over…E che purtroppo in questi mesi la situazione per i lavoratori del commercio non sia migliorata, se ne sono accorti i consiglieri del Movimento 5Stelle Gianluca Bozzetti, Rosa Barone e Cristian Casili. Da sempre contro le aperture indiscriminate della grande distribuzione. <
Antonio De Luigi
Pubblicato il 23 Maggio 2017