Cronaca

Le ataviche quanto deprecabili “usanze” dei baresi

Se Antonio Decaro fosse un personaggio dantesco lo si potrebbe attualmente raffigurare come De-Caronte. A differenza del terribile demone citato nel terzo canto dell’inferno della Divina Commedia, che traghettava le anime dei dannati senza più speranza, il sindaco di Bari dovrebbe, in un nuovo Inferno, vigilare che tutti i baresi incivili che lordano le strade abbandonando spazzatura di ogni genere, condannati in base alla legge del contrappasso a pulire eternamente le strade della città per espiare le proprie colpe, non si separino mai da scope e palette costretti a soffrire a causa del proprio rio destino. C’è stato da rimanere basiti, alcuni giorni fa, allorquando il nostro Sindaco, nell’ambito di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo di città, ha apostrofato pesantemente gli “inadempienti” cittadini che sporcano i quartieri di Bari abbandonando rifiuti , masserizie ed ingombranti vari. Solitamente pacato nei modi e nelle espressioni, questa volta Decaro ha sbottato dicendo :”Vergogna, fate schifo” ,rivolgendo il suo sentito e palese sdegno a tutti quei baresi dallo scarsissimo senso civico. Il Sindaco ha pure ipotizzato , se la legge sulla privacy lo consentirà, la possibilità di pubblicare le foto degli imbrattatori seriali , in modo che questi possano essere esposti al pubblico ludibrio. Questa volta la misura, per lui, è proprio colma, ed ormai in concentrazione satura il primo cittadino si è anche lasciato andare a colorite espressioni atte a paragonare le facce degli incivili trasgressori a rotondi glutei. Insomma, un Decaro furioso come mai si era visto prima, tanto da far venire in mente statisticamente un dato per certi versi anche curioso: mai un sindaco si è espresso, seppur a ragione, in modo tanto duro nei riguardi dei propri cittadini. I dati parlano chiaro: ai trogloditi pescati in flagranza di reato sono stati comminate multe salatissime , ben 1.472 sanzioni per un totale di 145 mila euro. Ci si intenda su un punto: nonostante le crociate moralizzatrici e di civiltà di Decaro spesso non abbiano prodotto gli effetti sperati (ad esempio nonostante le pesanti multe continuano ad essere corposamente presenti sui marciapiedi le deiezioni canine) , il Sindaco nel condannare quest’ultima vergogna ha avuto perfettamente ragione, ed ha fatto bene a stigmatizzare pesantemente i buchi neri di civiltà. Purtuttavia, si osserva, essendo Decaro un barese doc, dovrebbe purtroppo conoscere le ataviche quanto deprecabili “usanze” dei suoi concittadini. Se il Sindaco crede, ingenuamente, che bastano telecamere ad alta definizione ed amarissime ammende per reprimere l’indecente fenomeno dell’insozzamento delle strade, forse egli stesso non crede molto nell’opera di prevenzione ed educazione alla civiltà che, invece, andrebbe fatta ab origine , a cominciare dalle scuole. Le pessime abitudini dure a morire possono essere sconfitte solo con una paziente e capillare azione di prevenzione ed educazione, iniziando dai cittadini del domani, e cioè dai ragazzi. Se gli imbrattatori,giustamente sanzionati,fossero stati educati, in illo tempore, alla cultura del rispetto e del senso civico ,probabilmente oggi Bari sarebbe una città decisamente più vivibile. Se Decaro pensa che decenni di barbare usanze ormai cristallizzate negli usi e costumi locali da una parte non esigua della cittadinanza, possano essere sconfitte a suon di multe, forse pecca di ingenuità e di …presunzione .Probabilmente delle sue arrabbiature alcuni baresi se ne faranno beffe, e qualcuno sorriderà nel vederlo inalberato nel condannare tanta inciviltà,e un malcostume al quale giustamente non bisogna rassegnarsi. i baresi incivili purtroppo ci sono, c’erano e ci saranno sempre, per buona pace delle coronarie del primo cittadino, al quale andrebbe data tutta la solidarietà possibile, e nel caso specifico anche la nostra, nonostante le sue più volte denunciate “inadempienze” ,che non è il caso di rielencare almeno in questa occasione. Si rassereni, Sindaco, qualcuno che la comprende c’è, e sicuramente sarà rieletto.

 

 

Piero Ferrarese

 

 


Pubblicato il 28 Luglio 2017

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