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“Le aziende sono in grande affanno, un momento drammatico per l’agricoltura pugliese”

Luca Lazzaro, Presidente Regionale di Confagricoltura Puglia, a seguito della recente, persistente e violenta ondata di calore

“E’ un momento davvero drammatico per l’agricoltura pugliese, le aziende agricole sono in grande affanno”: lo dice sconsolato in questa intervista che ci ha rilasciato il dottor Luca Lazzaro, Presidente Regionale di Confagricoltura Puglia che analizza con la consueta pacatezza e lucidità la situazione degli agricoltori pugliesi specie a seguito della recente, persistente e violenta ondata di calore.

Presidente Pugliese, che effetti ha avuto sui campi il caldo torrido di questi giorni?

“Sicuramente contiamo danni consistenti. Valgono per le coltivazioni arboree e maggiormente per quelle a terra, per essere chiari, piante ed ortaggi che hanno bisogno di molta acqua. Considerato che in Puglia esiste sempre grande difficoltà per l’accesso all’ acqua e che esso è estremamente costoso, il quadro è colmo. Tante aziende agricole oggi sono in enorme difficoltà. Dobbiamo considerare che veniamo già da situazioni complicate come le bombe di acqua, gli aumenti dell’energia elettrica e del gasolio, quelli dei fitofarmaci e dei materiali, insomma è un complesso di circostanze che sta mettendo in ginocchio la nostra agricoltura, le aziende agricole in particolare e affermare che viviamo un momento drammatico non è sbagliato, anzi”.

Quali colture a seguito del caldo sono maggiormente in crisi?

“Appunto gli ortaggi. Mi ha chiamato un’azienda agricola di Crispiano dove si produce il famoso pomodorino giallorosso, un presidio da tutelare, e mi è stato riferito che di fatto tutto il raccolto è andato distrutto”.

Insomma, soffrono i campi, ma anche le aziende agricole…

“Sicuramente. Vengono da due bilanci negativi di seguito. E allora ne puoi chiudere uno in perdita, anche due, ma quando si arriva a tre la situazione si complica tremendamente e temo che alcune aziende agricole rischiano il tracollo”.

Ripercussioni sull’uva?

“Temo di sì, almeno sulla quantità. Qui oltre al caldo ci si è messa la peronospora causata dalle piogge persistenti e violente. In quanto alle colture da campo, torno agli ortaggi che cosa pensate rimanga dopo temperatura di 45 gradi al suolo? Solo chi ha avuto la fortuna e le spalle solide per irrigare salverà una parte del raccolto. In quanto all’olio vedremo, certamente la carenza di acqua si farà sentire”.

Aumenteranno i prezzi per il consumatore finale?

“Per quel che riguarda i prodotti locali penso proprio di sì, anzi sarebbe anomalo che questo non avvenga. Almeno le produzioni del posto rischiano un aumento considerevole, ma credo che la situazione sia diffusa dappertutto, se cinque governatori hanno chiesto lo stato di emergenza”.

Torniamo alle aziende agricole pugliesi…

“Come affermavo prima, attraversano un momento molto, ma molto delicato e una situazione al limite dell’impossibile. Inoltre questo anno non vedranno i fondi per le misure a superficie CSR della Pac. Non si comprende per quale motivo la Regione Puglia non abbia fatto il relativo bando, si poteva farlo prima. Questa situazione farà in modo che almeno quest’ anno le aziende agricole non riceveranno quei fondi e così aggiungiamo danno a danno. Insomma, è un momento negativo e definirlo drammatico non è sbagliato, anzi”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 28 Luglio 2023

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