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Le donazioni stanno scomparendo: a Bari è di nuovo emergenza sangue

“L’estate é tornata e chiede di te” canta Tiziano Ferro nel ritornello di uno dei tormentoni di questa stagione che, come ogni anno,“chiede di te”, ha bisogno di te cittadino, del tuo “oro ros- so”. Perché chiamarlo così? Il sangue é “oro”, é prezioso, ma scarseggia anche, specie nei periodi di calura, come quello di questi giorni, per cui fioccano non pochi appelli congiunti, da nord a sud, dei centri di raccolta e delle associazioni del settore, a “donare subito”. Se ognuno di noi desse il proprio contributo non ci sarebbe allarme, soprattutto col periodo estivo e con l’incedere delle vacanze, quando aumentano le richieste di sangue, ma calano le donazioni e si rischia l’urgenza. L’emergenza caldo sull’Italia é arrivata in anticipo ed é anche a livello regionale. Scene del genere si vedevano solo ad Agosto. Il meteo rovente rallenta la raccolta, crea numerosi problemi: i donatori, soprattutto quelli “periodici”, abituali durante l’anno, non si recano nei centri trasfusionali, nelle associazioni di raccolta (Avis, ecc.) o nei reparti ospedalieri. Rimangono quelli occasionali. Ma, é ovvio, non bastano. Perché c’è anche un problema a monte. Le donazioni stanno diminuendo ovunque, sono sempre meno nel nostro Paese. Nonostante gli appelli si moltiplichino, le persone non rispondono. E l’autosufficienza ematica va a farsi benedire. Questo dipende soprattutto dall’aumento dell’età della popolazione col conseguente aumento delle patologie che vengono affrontate con interventi chirurgici, e dalla diminuzione dei donatori, dovuta alla generale disaffezione ed al turn-over sproporzionato fra anziani e giovani: c’é poco ricambio tra i primi, che non donano più. Si inizia, cioè a registrare qualche segnale di ‘logoramento’, a partire da un calo fisiologico dei donatori per l’invecchiamento della popolazione, ma che richiede un rilancio delle donazioni soprattutto fra i giovani. Secondo i numeri elaborati dal Cns (Centro Nazionale Sangue) nel 2016, sono stati registrati circa un milione e 688 mila donatori, una cifra in calo di 40 mila unità rispetto all’anno precedente e che è anche la più bassa dal 2011. Non solo. Il principale ostacolo resta la pigrizia, a cui si aggiungono la mancanza di informazione e comunicazione sull’argomento, talvolta l’inadeguatezza delle strutture e del personale o esperienze negative di servizio, finanche la Belonefobia, cioé la paura delle siringhe, i blocchi emotivi e gli stravizi estivi, che rendono impossibile la donazione. Dalle nostre parti, l’emergenza caldo che si abbatte sulla Puglia sta creando numerosi problemi di carenza, per lo meno ridotti in parte da iniziative a favore del dono e raccolte speciali. Sono rimaste chiuse le sale operatorie del Policlinico. Interrotti i ricoveri ordinari. Rinviati a data da destinarsi quattro interventi chirurgici già programmati, ma non urgenti, su altrettanti malati oncologici. Il tutto a causa della carenza di sangue assai grave a Bari, carenza che ha “evidenti ripercussioni su tutta l’attività assistenziale ospedaliera” (fonte: Crat, Coordinamento regionale delle attività trasfusionali). Il Policlinico si trova nella situazione di poter far fronte, grazie a minime scorte conservate nelle frigo-emoteche, agli interventi sui gravi incidentati stradali e sui politraumatizzati o all’effettuazione di numerosi trapianti, ma, complice il caldo, nelle ultime settimane la raccolta di sacche di sangue è crollata, e ciò che resta è razionato a seconda delle attività programmate. In criticità sono anche il Di Venere ed in tutte le altre strutture ospedaliere della regione. Soltanto grazie ai Servizi trasfusionali ed alle associazioni di volontariato, la sanità pugliese ha affrontato le varie emergenze, tuttavia le scorte si sono azzerate. Sul tema é necessario sensibilizzare la popolazione. Tenere viva l’allerta. Avviare campagne informative, per ottenere maggiori indicazioni e notizie. Sono già attivi dei programmi educativi rivolti ai giovani, anche con attività mirate nelle scuole alla cultura del dono. Perché donare sangue é sempre importante, ma oggi lo é ancora di più e occorre ricordarlo a tutti. Il bisogno di trasfusioni non va in ferie con l’estate, non conosce soste. Chi può doni, perché la necessità del momento non é più rinviabile. Il sangue scarseggia e qualsiasi evento ne rallenti la raccolta, rappresenta per il sistema sanitario una grossa difficoltà, complicando o, talvolta, impedendo lo svolgersi di interventi programmati, creando notevoli disagi e compromettendo la regolare attività clinica e chirurgica, anche negli ospedali baresi. E per una sanità efficiente serve continuità. In più “rappresenta una risorsa insostituibile nella terapia di molte malattie e che la sua disponibilità dipende esclusivamente dai donatori di sangue ed emocomponenti, non esistendo infatti nessuna alternativa alla donazione” (fonte: Ipasvi), un fattore unico di sopravvivenza. Ad aver bisogno di globuli rossi e piastrine sono innanzitutto le persone sottoposte ad interventi in chirurgia programmata e d’urgenza, ma anche i pazienti affetti da malattie che richiedono regolari trasfusioni (leucemici, oncologici, talassemici, aplastici ed emofilici). I globuli bianchi servono per la cura di leucemie, tumori, intossicazioni da farmaci, i globuli rossi per la cura di anemie, emorragie, le piastrine per malattie emorragiche, il plasma quando vi siano state grosse variazioni quantitative dovute ad ustioni, tumori del fegato, carenza dei fattori della coagulazione, i plasmaderivati. Quindi, per fronteggiare la necessità di sacche ematiche, si rivolge un forte appello alla raccolta ai donatori ed a tutta la cittadinanza, affinché, con uno sforzo di generosità, contribuiscano a reintegrare le scorte. Più sangue affluirà, meno problemi si avranno. E’ importante che ogni cittadino rifletta sul ruolo indispensabile ed insostituibile dell’ “oro rosso” e soprattutto sul proprio apporto. Si invitano tutti i donatori, vecchi e nuovi, che siano in condizione di poter donare, a recarsi presso tutti i servizi trasfusionali pubblici, attivi nei principali ospedali italiani o presso le sedi dell’Avis e delle altre associazioni di volontariato che si occupano di donazione, per compiere un gesto tanto nobile, quanto fondamentale di solidarietà. Peraltro si ricorda che la donazione di sangue é anche importante per prendersi cura di sé stessi, é un’occasione per sottoporsi ad un controllo gratuito del proprio stato di salute, cioè ad una visita ed una serie di esami gratuiti e ripetibili nel tempo, ogni volta che si dona. Si può donare anche al Di Venere ed al San Paolo, mentre in provincia sono attivi i centri trasfusionali di Acquaviva delle Fonti, Molfetta, Monopoli e Putignano, oltre alle attività esterne di raccolta. Tutti i lavoratori dipendenti hanno diritto alla giornata di permesso retribuito. Inoltre i risultati delle analisi eseguite in occasione del prelievo vengono inviati al domicilio del donatore. In particolare, l’Avis Bari sta promuovendo, già da Febbraio, presso il Centro Trasfusionale del Policlinico di Bari, delle giornate di raccolta straordinaria di sangue. La prossima è il 22 Luglio. Nonostante il gran caldo non tiratevi indietro! Donate questo gesto di solidarietà! “L’estate é tornata” e chiede di te!

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 5 Luglio 2017

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