Cultura e Spettacoli

Le Due Sorelle, qualcosa di più di una tragedia

A sud della baia di Torre dell’Orso, là dove l’ampia spiaggia cede il posto alla scogliera, a un centinaio di metri dalla riva si levano due suggestivi e assai ravvicinati speroni rocciosi chiamati Le Due Sorelle. All’origine dell’appellativo, una leggenda : qui due sorelle (ovviamente giovanissime e meravigliose) annegarono insieme ; impietositi, gli Dei, vollero eternare il dramma facendo emergere dalle acque due faraglioni. Come successe che le sventurate persero la vita? Sfrondando il mito locale degli inevitabili ‘abbellimenti’, la più verosimile ricostruzione dei fatti vede una delle ragazze cadere in acqua dall’alto della scogliera per aver messo un piede in fallo o addirittura in un tentativo di suicidio ; l’altra, istintivamente, si tuffa in soccorso ; sapendo nuotare nessuna delle due, vanno a fondo assieme disperatamente abbracciate. Fin qui la leggenda. E se invece le sue sorelle fossero finite in acqua ‘nello stesso momento’?… E’ difficile che contemporaneamente abbiano perso l’equilibrio indugiando pericolosamente sul ciglio del precipizio. A meno di considerare l’ipotesi del doppio suicidio, l’unica ci pare questa : Qualcuno le spinse. Un delitto perfetto ad opera di un nipote interessato a mettere le mani su ingenti patrimoni famigliari? Lasciamo queste cose ai moderni romanzieri da strapazzo e consideriamo altra e più intrigante alternativa. Stando a scavi recenti, la baia di Torre dell’Orso costituiva il porto di un’antichissima città-santuario (Roca o Thuria) risalente all’età del bronzo. Un sito misterioso, più volte messo a fuoco e ogni volta ricostruito, ricco di reperti. Se di questi i più antichi ricordano per affinità i modelli minoici ed egei, quelli recenti risalgono all’era messapica e consistono in  un monumento funerario, diverse tombe, fornaci e una cinta muraria non completata. Che a Roca o Thuria ci celebrassero riti cruenti?… Nelle vicinanze de Le Due Sorelle  si aprono due grandi grotte marine (Posia Piccola e Posia Grande) ricche di iscrizioni messapiche ; da tali iscrizioni è stato possibile stabilire che i due ipogei erano deputati al culto del dio Taotor (o anche Tator, Teotor o Tootor). In onore di questa divinità pagana due povere sorelle, l’una legata all’altra, furono precipitate in acqua? Se le urla strazianti delle povere innocenti poco prima che l’orrida cerimonia giungesse a compimento impressionarono particolarmente gli astanti, la consegna della tragedia alla memoria orale fu automatica. E si sa come funzionano certe cose. Passando di bocca in bocca per generazioni e generazioni le memorie vanno  incontro a un inevitabile e spontaneo ‘labor limae’ funzionale al piacere del racconto ; così come le stesse memorie possono essere ‘accomodate’ quando una comunità in colpa avverta il bisogno di nettarsi la coscienza.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 3 Settembre 2013

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