Le hostess del rock, l’eroismo silenzioso
Cosa non si è detto prima e dopo il concerto di Carlos Santana. Non aggiungeremo alcunché alla marea di commenti e giudizi macinati dai media locali. Piuttosto ci sembra il caso di partire da un evento di portata storica (quando mai Santana a Bari?) per giungere a considerazioni diverse da quelle suscitate dal riuscito concerto di un’icona del rock. Pochi sanno che il grande chitarrista messicano oltre ad essere una persona di elevato spessore spirituale ha pure un altrettanto elevato senso della professionalità. Il che gli consente, per esempio, di essere puntuale sul lavoro. Dunque, se Carlos Santana annuncia che il suo spettacolo inizia alle 21,30 si può star sicuri che l’orario sarà rispettato. Vallo a mettere in testa a quei circa cinquemila spettatori che hanno fatto ingresso nell’Arena tra le 21,30 e le 22. Poiché i posti a ridosso del palcoscenico erano a sedere e numerati ciò ha costretto le hostess di ricezione agli straordinari. Mica uno scherzo nel buio della platea individuare con una torcia il posto assegnato, scomodare un altro spettatore occupante per distrazione o malizia la poltrona sbagliata, fare da parafulmine alle rimostranze degli spettatori disturbati da questo andirivieni… E che dire di quegli altri ritardatari che per non scomodare le hostess hanno pensato bene di arrangiarsi lungo i corridoi costringendo il prossimo a seguire lo spettacolo in piedi per la prima mezz’ora? Forse sarebbe stato il caso di fare come per un Venditti, uno Zucchero o un Jovanotti, ovvero tutti in piedi sotto il palco e chi tardi arriva male alloggia. Ma l’organizzazione avrà voluto tenere conto del fatto che attestandosi l’età media del fan di Santana intorno ai 40 anni… Insomma, alla fine dei conti, sia lode a questo manipolo di ragazze, chiamate al lavoro più umile, che con grande senso della responsabilità sono riuscite in capo a mezz’ora – quasi maestre di scuola materna – a mettere tutti a sedere ‘da bravi’. Chissà se il disagio non sarebbe stato attenuato da un maxi schermo all’altezza della situazione. Invece niente, che delusione sul piano scenografico questo concerto. Una qualunque star italiana avrebbe da questo punto di visto fatto mangiare la polvere a Santana e compagni. Santana comunque non si è risparmiato, quasi due ore e mezzo di gran musica senza interruzione prima dell’asciutto finale. Forse il pubblico avrebbe preferito due ore di musica e mezz’ora di bis. Alcuni artisti ritengono superata questa pantomima del fingere finite le cose per poi riprenderle, dire ciao, uscire e dopo tornare ancora sul palco… E’ vero, tutto ciò ha un che di falso e di pianificato, ma così il distacco da una star è meno amaro. Carlos Santana ha quasi 65 anni, tornerà più a Bari in concerto?
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Pubblicato il 26 Luglio 2011