Cronaca

Le manovre nel centrodestra barese continuano, ma non si dice

Chi aveva pensato che nel centrodestra barese si potessero riaprire i giochi, mettendo in discussione il sostegno unitario di FI ed Ncd al candidato indipendente Domenico Di Paola della civica “Impegno civile per Bari”, dovrà ricredersi. Infatti, le indiscrezioni di una possibile rottura nella coalizione, circolate dopo l’incontro-scontro di lunedì scorso tra la delegazione di FI e quella di Ncd, per la spartizione delle candidature alla presidenza delle cinque circoscrizioni di decentramento amministrativo comunale, sono state smentite dai rappresentanti di entrambe le formazioni del centrodestra barese in contesa sull’assegnazione dei candidati presidenti per le circoscrizioni. Il primo a smentire categoricamente le voci di un retrofronte di FI su Di Paola è stato il presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli, il cui nome era stato indicato come il probabile prescelto dall’ex ministro Raffaele Fitto, da mettere in pista in caso di divorzio politico da Di Paola, e quindi dal Ncd, che invece avrebbe continuato a sostenerlo. Sono, poi, seguite a ruota le dichiarazioni di Luigi d’Ambrosio Lettieri, segretario barese di FI, e del sottosegretario al Lavoro Massimo Cassano, coordinatore pugliese di Ncd, nonché principale, se non addirittura artefice unico delle trattative di Ncd nella coalizione che sostiene Di Paola. Entrambi questi esponenti hanno ribadito che non è in discussione il sostegno a Di Paola, che a sua volta aveva ricordato nuovamente di essere un candidato indipendente, chiarendo che per tale ragione la sua candidatura non sarebbe stata comunque ritirata anche se qualcuna delle forze già in campo con lui ci avesse ripensato. In definitiva la squadra che sostiene Di Paola si è ricompattata, ammesso che si fosse effettivamente sfaldata, facendo quadrato intorno alla sua candidatura a sindaco di Bari. Resta il fatto che all’incontro dello scorso lunedì, secondo qualche bene informato, il livello di nervosismo all’interno della coalizione che appoggia Di Paola era piuttosto elevato soprattutto da parte della delegazione del Ncd. Infatti, sempre secondo lo stesso bene informato, è possibile che il premier Matteo Renzi (Pd) possa aver chiesto al leader del Ncd nel governo, Angelino Alfano, di intervenire su Cassano, che è pure un esponente del governo delle larghe intese, per sparigliare l’alleanza barese con il gruppo di FI, che in Puglia è costituito quasi esclusivamente da “fittiani”. L’intervento di Renzi in tal senso, infatti, potrebbe essere avvenuto per facilitare la campagna elettorale di Antonio Decaro (Pd), e quindi anche la vittoria nella corsa alla poltrona di Primo cittadino, che attualmente sembrerebbe appesantita dal fatto che il candidato sindaco del Pd a Bari è considerato una sorta di protesi politica del sindaco uscente Michele Emiliano. Ipotesi, questa, che potrebbe mettere seriamente a rischio le possibilità di Decaro nella scalata al vertice del Comune, a causa dei tanti malumori ed antipatie che ruotano intorno alla figura di Emiliano in città, ma soprattutto in diverse frange del centrosinistra barese. Se le indiscrezioni provenienti dalla Capitale sono attendibili, è possibile che Renzi abbia invitato Alfano a sondare la situazione barese, promettendogli eventualmente di intervenire su Decaro e sul Pd pugliese per omologare, in caso di vittoria del centrosinistra al Comune, l’assetto del governo cittadino a quello della compagine governativa nazionale. In altri termini, Renzi potrebbe aver assicurato Alfano, e quindi indirettamente Cassano, che se riuscisse a depotenziare le possibilità di vittoria del candidato sindaco barese sostenuto da Fitto, i rappresentanti del Ncd sarebbero comunque garanti da una futura presenza nell’amministrazione barese. Collaborazione che potrebbe essere estesa anche in altre realtà comunali pugliesi amministrate dal centrosinistra. In tal caso, non è da escludere che la tentazione di giocare allo sfascio per qualcuno del Ncd locale potrebbe essere molto forte, sapendo soprattutto che il rischio di sconfitta per la terza volta consecutiva del centrodestra a Bari potrebbe essere davvero dietro l’angolo, considerate le precedenti sconfitte al Comune di Bari ed alla Regione addebitabili – secondo lo stesso esponente locale di Ncd – all’imprevedibilità dell’ex ministro Fitto ed alle sue smanie di egemonia politica della Puglia dal Gargano al Capo d’Otranto. Un rischio che anche Di Paola potrebbe aver messo in conto e che probabilmente potrebbe averlo motivato ancor di più a giocarsi la partita per il Comune di Bari, prescindendo dalla lealtà di Fitto e Cassano.   

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 15 Marzo 2014

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