Cronaca

Le nuove armi dell’Amiu contro i vandali: una macchina pulitrice con microsfere di biocarbonato

 

Addio graffiti. L’Amiu, in collaborazione con l’azienda barese Bari Boat Service, ripulirà Bari dai graffiti che la deturpano continuamente. Per mezzo di una tecnologia innovativa, basata sull’utilizzo del bicarbonato di sodio tramite getti a bassa pressione, sarà possibile avere una città più pulita e meno deteriorata. Il processo di funzionamento è simile a quello di una sabbiatrice convenzionale, con la differenza che lavora a basse pressioni. Uno degli aspetti più importanti è legato al rispetto per l’ambiente, infatti a differenza dei tradizionali prodotti abrasivi, produce scarse quantità di residui di lavorazione con vantaggi per l’ambiente e per l’operatore stesso. Il bicarbonato di sodio è totalmente solubile in acqua, quindi non inquina e non sporca l’ambiente, inoltre non è infiammabile. Il sistema messo a punto dall’azienda Bari Boat Service, permette di asportare graffiti e smog su muri, fontane, monumenti, pulendo solo le zone interessate, per mezzo di un getto diretto e non deteriorando la superficie. Inoltre, permette di pulire le strutture architettoniche pre restauro, consente il recupero di mattoni e pietre naturali, la pulitura vigorosa di scalinate, statue, colonne e fontane e la pulitura di travi vecchie e strutture in legno. “Al momento si tratta di un utilizzo sperimentale da parte nostra – ha spiegato il presidente dell’Amiu, Gianfranco Grandaliano – La nostra azienda infatti possiede un macchinario simile a quello utilizzato dall’azienda barese, quello che manca attualmente è il prodotto”. La sperimentazione sarà del tutto gratuita per il Comune e per l’azienda municipalizzata, poiché si tratta di una collaborazione mirata a pubblicizzare l’impresa Bari Boat Service, che potrebbe in tal modo ampliare il proprio giro d’affari non solo con gli Enti pubblici, ma anche tra i privati. La sperimentazione era avvenuta precedentemente in altre zone d’Italia e su altre superfici, in particolar modo sul Marmo di Carrara e sulla Pietra d’Istria, che non hanno risentito del trattamento, né hanno subito variazioni morfologiche della superficie. Stessa cosa dicasi per il Travertino, molto diffuso nel Sud Italia, sul quale non è stata rinvenuta nessuna particolare variazione, ma solo una bassa percentuale di residui di Sodio, che non costituisce un vero e proprio inconveniente. “Questo trattamento non impedirà ai teppisti baresi di imbrattare nuovamente la città, ma creerà una patina che, in un secondo momento, sarà più facile da eliminare” ha proseguito il presidente dell’Amiu. Al momento il trattamento è stato realizzato in Piazza Cesare Battisti, a Bari Vecchia ed ora si proseguirà sul Fortino, “ma pensiamo di estendere il servizio in tutti i quartieri della città, che necessitano del trattamento e della rimozione dei graffiti” ha concluso il presidente Grandaliano.

 

 

Nicole Cascione


Pubblicato il 31 Luglio 2013

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