“Le ossa di San Nicola ancora a Demre? Una colossale bufala”
“Una colossale fake new, una bufala”: è sprezzante e indignata la replica del Priore Emerito della Basilica di San Nicola dopo le rivelazioni che arrivano dalla Turchia, secondo le quali le ossa di San Nicola sarebbero ancora a Demre, la vecchia Myra, in Antalya. L’archeologo turco Cemil Korabaryam , che sta svolgendo degli scavi, sostiene infatti che le ossa del santo di Myra sarebbero ancora in Turchia e che tra meno di tre mesi potrebbero essere rinvenute. Ha dichiarato: “Riteniamo che i resti di Nicola siano ancora qui”. Le parole dei turchi sono state riprese con enfasi dal quotidiano turco Hurriet e dalla BBC. Insomma, secondo quanto sostengono i turchi, a Bari nella Basilica non ci sarebbe il vero San Nicola. E allora abbiamo sentito la versione della Basilica Barese, in persona del Priore emerito padre Damiano Bova.
Padre Bova, ha sentito le parole dei turchi?
“Una colossale fake new, una bufala. San Nicola è qui dal 1087 e non si è mai mosso, solo un frammento recentemente per andare in Russia. Evidentemente il grande successo di quella traslazione ha solleticato interessi”.
Cioè?
“Intanto abbiamo documentazione storica e scientifica inoppugnabile qui a Bari, provino a smentirla, ma è impossibile. Credo che tutto questo polverone sia dovuto a un motivo di scarso livello”.
Cioè?
“Sin da quando ero Priore, il ministero del turismo turco voleva quelle ossa per ragioni legate al turismo, e dunque economiche, avendo visto quanti pellegrini russi vengono a Bari, tornano oggi alla carica”.
Preoccupati?
“Niente affatto. E’ una bufala destinata a durare lo spazio di un mattino. Solo per motivi di turismo e interesse, niente di più. Lascino in pace San Nicola”.
Padre Giovanni Distante: “Abbiamo fonti certe, i Turchi ci diano risposte scientifiche”
“Noi abbiamo le fonti della traslazione” delle ossa di San Nicola “che ci hanno tramandato qualcosa di storicamente valido”, i turchi “comincino a darci delle risposte scientificamente certe, solo allora noi cominceremo a prendere sul serio la questione. Se poi loro hanno un interesse di natura turistica posso anche capirlo, San Nicola e’ un personaggio che tira e attira molto”. Cosi’ padre Giovanni Distante, vicerettore della Basilica di San Nicola, interviene sulle notizie pubblicate da un giornale turco che, riportando dichiarazioni del sovrintendente Cemil Karabayram, parla della scoperta di un tempio ancora intatto sotto la chiesa di San Nicola in un quartiere di Demre, l’antica Myra, la citta’ del santo patrono di Bari.Secondo lo studioso turco si puo’ ipotizzare che la vera tomba del santo possa essere ancora intatta, sotto la chiesa, e che i marinai che trafugarono le ossa di San Nicola a Myra non presero i resti del santo ma quelli di un altro sacerdote. “Dalle notizie pubblicate dai media – spiega padre Distante – si parla di una tomba intatta che sarebbe stata trovata. Noi abbiamo le fonti della traslazione che parlano della tomba quasi distrutta dai marinai baresi per impossessarsi delle ossa del santo. Gia’ questa e’ una notizia che contrasta con le nostre fonti storiche”. “Le fonti della traslazione – aggiunge – sono coeve. Una delle fonti e’ quella di Giovanni Arcidiacono ed e’ stata commissionata dall’arcivescovo Ursone. Questi muore il 4 febbraio del 1089, le reliquie arrivano a Bari il 9 maggio 1087, per cui la commissione e’ coeva alla traslazione stessa”. “Le scoperte archeologiche – conclude – presentano sempre tanti interrogativi, noi attendiamo risposte. Abbiamo la bellezza di mille anni di storia attorno al culto di San Nicola e alla Basilica Nicolaiana”.
Bruno Volpe
Pubblicato il 6 Ottobre 2017