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“Le partite durano oltre novanta minuti, dobbiamo restare sempre sul pezzo”

SSC Bari, Michele Mignani

Il Bari torna in campo allo stadio “Arena Garibaldi”, dove ha vinto nella sua storia soltanto tre volte, ma in questo campionato ha dimostrato come anche nella passata edizione di compiere diverse imprese ed in gare esterne ha vinto nove volte, ad un passo dall’uguagliare il record compiuto da Antonio Conte di dieci. Ieri, tuttavia, prima della partenza destinazione Pisa, il tecnico del Bari, Michele Mignani ha parlato in conferenza stampa partendo dal Pisa: “Loro sono una delle squadre più forti del campionato, si giocheranno la promozione attraverso i playoff. Lo scorso anno sono arrivati in finale, D’Angelo ha fatto un grande lavoro. Si tratterà di una gara fra due squadre che hanno ambizione, vogliono cercare di stare in alto e che hanno dimostrato di poter essere forti e competitive”. Sulla possibilità di vedere dal primo minuto Gregorio Morachioli, il tecnico non si è sbilanciato ma ha fatto intendere che dovrebbe scendere in campo ancora dalla panchina: “È un calciatore che non avrebbe alcun tipo di problema nel giocare fin dall’inizio, a patto che venga messo in condizione di essere nella sua zona di comfort. Però può dare un aiuto anche entrando nella ripresa. I secondi tempi spesso sono più determinanti perché c’è meno margine d’errore e tempo per mantenere il risultato o recuperarlo. Faremo una valutazione definitiva quando mentalmente opporremmo il nostro schieramento migliore a quello del Pisa”. Sulla condizione dei singoli, la guida ha asserito che mancheranno ancora Schiedler e Maiello: Se escludiamo Scheidler e Maiello, gli altri calciatori stanno tutti bene. Il francese è quasi in fondo al percorso di recupero, Maiello stiamo cercando di recuperarlo più velocemente possibile, compatibilmente con il problema che ha avuto”. Sugli atteggiamenti della sua squadra e perché la testa fa la differenza: “Quest’anno abbiamo variato alcune cose, ovvero l’attesa più alta o bassa dell’avversario oppure la posizione dei tre calciatori offensivi. Sono tutte cose che la squadra ha imparato a fare ed ora fa nella maniera corretta, poi in questo momento della stagione il risultato è sempre decise da un episodio, perché le sfide sono spesso in equilibrio”. A domanda specifica se si fosse congratulato con il suo maestro Stefano Pioli che ha eliminato il Napoli della famiglia De Laurentiis ha detto: “Lo conosco bene, non l’ho chiamato perché so che è concentrato sul suo lavoro. Ci sarà modo di sentirci a fine stagione, come facciamo tutti gli anni. Lui ha dimostrato nella partita fra Napoli e Milan che la concretezza è tutto, in questo momento non importa quanto sei bello o propositivo, ma solo quello che raccogli alla fine dei novanta minuti. Questa è una cosa che provo sempre di inculcare alla squadra, ci vuole sempre un briciolo di equilibrio e attenzione”. Nello specifico sul campionato di serie b che tra le prime tre, vede giovani tecnici, compreso Mignani che ha risposto: “Avere dei giocatori bravi aiuta gli allenatori, il Frosinone per me è una realtà consolidata ma partiva come outsider, il Genoa sta confermando il programma, ha giocatori forti ed era costruita per vincere. Il Bari, così come il Frosinone, è una sorpresa, una squadra che ha vinto il campionato di Serie C ed ha provato a mantenere la colonna vertebrale dello scorso anno. Poi ci sono tante compagini che partono con un obiettivo e deludono, sia nel bene che nel male le responsabilità sono condivise, gli allenatori non sono gli unici responsabili quando le cose vanno male ma non gli vanno dati tutti i meriti quando fanno bene”. Il tecnico ha anche escluso il ballottaggio tra Bellomo e Botta ed ha ammesso che sarebbero anche compatibili, fatto salvo che dovrebbero partire dalla panchina: “Non è detto che non possano giocare insieme. A Ruben domenica scorsa ho chiesto un lavoro più di sacrificio e l’ha fatto bene, Bellomo può essere impiegato in diverse zone del campo, sono molto soddisfatto di quello che sta facendo. Anche nel secondo tempo possono darci una grande mano”. Al posto di play dovrebbe esserci Maita, favorito su Benali la guida tecnica ha ammesso che sta il ballottaggio: “Io credo che uno fra Benali e Maita sarà in quel ruolo, a meno che non cercheremo di giocare con un centrocampo a quattro. Valuteremo nel corso della rifinitura”- Ultima chiosa: “Adesso è più facile vedere una partita chiusa rispetto ad una maggiormente brillante. Tutti oggi hanno un obiettivo ed hanno bisogno di fare punti. Il Bari in questo campionato ha imparato a fare tutto, chiaramente abbiamo calciatori con caratteristiche più spiccate per una particolare tipologia di partite ed altri per gare diverse”. La probabile formazione del bari che dovrebbe scendere in campo con il 4-3-1-2: Caprile; Pucino, Di Cesare, Vicari, Ricci; Bellomo (Benali), Maita, Benedetti; Folorunsho; Antenucci, Cheddira. (Ph. Tess Lapedota).

Marco Iusco


Pubblicato il 22 Aprile 2023

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