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Le proposte dei residenti: basta altro traffico e asfalto su via Amendola

Ancora verde a rischio nella già poverissima città di Bari. E ancora una volta sono i residenti di Carrassi – San Pasquale a dire forte e chiaro il proprio ‘no’, dopo la costruzione della sede unica della giustizia nelle ex casermette, alla realizzazione di parcheggi di scambio. Ancora una volta asfaltando verde naturale. Eppure non è da molto che sono state consegnate al Sindaco Antonio Decaro ben mille e cinquecento firme di baresi contrari al piano di mobilità cittadina monocentrico (www.change.org\salviamoviaamendola). La viabilità del Comune di Bari prevede parcheggi di scambio nel cuore dei quartieri Carrassi – San Pasquale e Japigia per 680 nuovi posti auto, cementificando come detto verde naturale. I comitati cittadini sono contrari e propongono di spostare il parcheggio di scambio al di fuori della tangenziale, utilizzando quello esistente abbandonato, spostando il capolinea del nuovo BRT (Bus Rapid Transit/linea verde) al grande parcheggio comunale abbandonato dietro il centro commerciale Ikea. Tre, dunque, le proposte presentate per alleggerire Bari dalla congestione da traffico in mobilità sostenibile preservando il verde, diminuendo l’inquinamento e migliorando la qualità della vita dei baresi tutti, senza esclusioni. E così in cima alle grandi strade cittadine ipercongestionate c’è ancora e sempre la via Giovanni Amendola. Gli interventi su semafori e rotonde hanno portato a una migliore fluidità, ma non hanno intaccato in alcun modo l’origine del problema: la quantità di auto che la percorrono. Per questo i comitati di via Amendola manifestano contrarietà all’attuale piano di mobilità del Comune. Insomma, il nuovo parcheggio di scambio di seconda fascia Executive è funzionale alla decongestione di altre zone della città, certamente non San Pasquale. Anzi è prevedibile che produrrà ulteriore traffico in zona causato dalle auto in cerca di parcheggio. Ai residenti appare un notevole peggioramento la proposta comunale, non certo una soluzione. Nel corso di alcuni incontri tra cittadini e rappresentanti tecnici e amministrativi del Comune, a fronte delle richieste di chiarimenti sul progetto di viabilità dell’area e sul mancato utilizzo del parcheggio di scambio abbandonato di Mungivacca in prossimità del centro commerciale Ikea, è emerso che la scelta dipende sia dalla bassa frequenza dei convogli FSE negli orari pomeridiani e sia dall’imminente realizzazione della linea verde del Bus Rapid Transit per il quale è previsto capolinea proprio alla fermata Executive. Ecco perchè i residenti di via Amendola e dintorni hanno chiesto al Comune di Bari di modificare l’attuale piano di mobilità adottando l’unico correttivo in grado di affrontare all’origine il problema di via Amendola: ridurre il più possibile i mezzi che la percorrono deviando il flusso di pendolari ed avventori degli uffici al parcheggio di scambio di Mungivacca. E quindi la necessità, come detto sopra, di spostare il capolinea al parcheggio si scambio di Mungivacca. I comitati ritengono che sia fattibile proseguendo il percorso lungo l’attuale tracciato FSE, (domani strada di accesso al parcheggio Executive), per poi immettersi su via Pezze del Sole all’altezza dell’attuale passaggio a livello, e poi congiungersi a via Torre di Mizzo passando dietro l’oleificio Dentamaro e raggiungere la stazione di Mungivacca. Le strade sono già esistenti, l’unica da realizzare sarebbe un tratto di 300 mt all’interno di un campo agricolo incolto dietro l’oleificio. (vedi mappa allegata) Questa soluzione renderebbe non più necessario il parcheggio di scambio Executive. Conclusione? I comitati civici di quartiere hanno chiesto a Sindaco Decaro e all’assessore ai Lavori Pubblici Galasso che si faccia ogni “”…possibile sforzo per accogliere le richieste dei residenti: unico parcheggio scambio a Mungivacca””. E’ proprio così difficile riconsiderare tali proposte a quegli amministratori del confronto e del dialogo (…si spera non solo a parole) con i cittadini baresi, elettori e utenti?

Antonio De Luigi


Pubblicato il 8 Gennaio 2022

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