Le residenze sanitarie assistenziali baresi e il San Raffaele
Ancora ombre sugli appalti gestiti dalle aziende sanitarie baresi, specie dopo che i deputati pugliesi 5 Stelle hanno presentato una interrogazione al Ministro della Salute Lorenzin per chiedere un’indagine accurata sulle concessioni di accreditamento delle Residenze Sanitarie Assistite in Provincia di Bari. Secondo i parlamentari del movimento guidato da Beppe Grillo, infatti, ci sarebbero alcune irregolarità nella documentazione presentata. Ma andiamo con ordine. Il recente bando di gara indetto dall’Azienda Sanitaria Locale barese ha visto il Consorzio San Raffaele vincitore di cinque lotti su sei per la concessione di accreditamento delle Residenze Sanitarie Assistenziali della Provincia di Bari. Questo, nonostante le altre aziende partecipanti alla gara avessero messo in evidenza un elemento di esclusione previsto dal banda di gara. Tra la documentazione presentata dal Consorzio San Raffaele, infatti, risultava essere stato inserito un documento relativo ad un preventivo economico, quando il disciplinare di gara indica chiaramente che l’elaborato presentato doveva essere privo di qualsiasi indicazione economica, pena l’esclusione dalla gara. “C’è bisogno di chiarezza”, hanno dichiarato i parlamentari pugliesi del MoVimento 5 Stelle. Che, come detto, hanno depositato una interrogazione parlamentare per fare luce sulla procedura di gara indetta dall’ASL di Bari per l’affidamento in concessione della gestione in accreditamento di ben sei Residenze Sanitarie Assistenziali della Provincia. In ballo ancora una volta la salute dei cittadini ed il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione pubblica, che non possono esser messi a rischio di procedure a rischio da procedure poco chiare e decisioni discutibili. “Dopo le nefandezze e gli illeciti dalla Procura sull’ex governatore della Puglia Raffaele Fitto, attualmente in Parlamento nonché candidato alle elezioni europee per Forza Italia. Dopo la magra figura dell’intera Regione vista l’apertura dello scandalo Sanità che, ancora oggi, sotto amministrazione della giunta a guida Vendola vede registrarsi opacità e scelte discutibili, il quadro non cambia – continuano i deputati pugliesi 5 Stelle – Chiediamo che vengano rispettati i diritti ed i principi sanciti dalla Costituzione, come l’art. 32 sul diritto alla salute e l’art. 97 che impone il buon andamento e l’imparzialità delle pubbliche amministrazioni”. Ora sarà il Ministro della Salute Lorenzin a rispondere ed a far sapere se intende intervenire a garantire un’indagine accurata sul risultato della gara per evitare significativi disagi economici, sociali ed attuando le garanzie a tutela della comunità barese. (adl)
Pubblicato il 17 Maggio 2014