Cultura e Spettacoli

Le serpi e il terrorismo

Apigliano è un antico villaggio medievale compreso fra Martano e Zollino che tra il XIV e il XVI secolo venne abbandonato per ragioni rimaste oscure. Attualmente di quel casale resta in piedi solo la chiesetta (sconsacrata) intitolata a Santa Maria, ma più nota come chiesa di San Lorenzo. Del periodo bizantino sono emersi i resti di alcune abitazioni, che segnalano un abitato abbastanza esteso. Più ricchi i ritrovamenti riferibili al periodo angioino, tra cui spiccano i resti di una chiesa, forse dedicata al culto di San Giorgio. Sia all’interno che all’esterno di questo luogo di culto sono stati ritrovati numerosi ossari e tombe. Singolarità della necropoli : le tombe dei bambini si presentano disposte sul perimetro laterale della cappella. Ciò ha portato alcuni alla conclusione che in questo modo l’acqua piovana, per effetto del contatto col tetto del tempio, cadeva ‘santificata’ sui resti di quegli sfortunati… Se l’intuizione corrisponde alla realtà, da dove veniva questa urgenza di benedire, anzi di ‘proteggere’? Vuole una leggenda che Apigliano – peraltro già tormentata dagli sbarchi dei Turchi e dalle pestilenze – un giorno sia stata invasa dalle vipere… Una singolare e fulminea proliferazione di vipere determinò il fuggi fuggi ? Quelle vipere fecero strage di bambini? La serpe non ha mai goduto di simpatia nel mondo cristiano. Per quanto Gesù raccomandi ai discepoli la prudenza del serpente, la tentazione di Eva avviene attraverso questo rettile e spesso nell’iconografia mariana la Vergine viene rappresentata nell’atto di calpestare il gran nemico (e col piede nudo ; vedi immagine). In passato morire per il morso di una vipera poteva essere inteso come un segno di sfavore del Cielo. Di qui la necessità di riconquistare il benvolere celeste attraverso un percorso di purificazione, come quello di resti innocenti esposti alla lenta azione mondatrice di acqua purificata… Una cosa tirata per il capelli? Non dimentichiamoci che stiamo parlando di una leggenda. E comunque non esiste leggenda priva di un fondo di verità. In natura non sono rari i casi di proliferazione improvvisa di una specie. E’ sufficiente che vengano meno i suoi predatori naturali. Ma mettiamo che la natura non c’entri. Mettiamo invece  che menti malvagie si prendano la briga di raccogliere serpi velenose e trasportarle altrove perché esse si diffondano… Quando si odia qualcuno può non bastare bruciare messi, rubare farina, violare e schiavizzare donne, profanare luoghi di culto, tagliare teste. Il desiderio di procurare male, allora, si fa più sottile, perfido. Oggi la guerra batteriologica, ieri il ricorso a mezzi di guerra ‘artigianali’. Il terrorismo è strategia più antica di quanto s’immagini.

 

Italo Interesse

 

 


Pubblicato il 18 Maggio 2018

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