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Le sfide con Avellino e Latina potrebbero essere già decisive per il tecnico

 

Quando tutto va storto il primo a pagarne dazio nel calcio è sempre l’allenatore, ma nel caso specifico del Bari la guida tecnica Davide Nicola, al comando da quasi inizio girone di andata del campionato scorso quando subentrò a Devis Mangia, non rischia alcun siluramento. Nella stagione appena iniziata il tecnico ha preteso a giusta ragione ed ha avuto una rosa di qualità, seppur allestita ad onor del vero sino all’ultimo giorno di mercato , tuttavia, l’attenuante che non tutti gli ultimi giocatori arrivati hanno svolto l’intera preparazione estiva non deve essere motivo di alibi perché la Bari non può più sbagliare e se inizi ad handicap raccogliendo solo una vittoria rocambolesca, due pareggi discutibili ed una sconfitta pesante, vuol dire che esiste un problema. Troppo poco ed al di sotto delle aspettative non per il dato statistico preoccupante, ma soprattutto alla luce delle espulsioni rimediate: tre su quattro gare disputate, con l’ultima quella di Contini che ha rimediato due giornate di squalifiche e causato un ammenda alla società. Urge trovare la chiave giusta quanto prima e lavorare con particolare attenzione per mantenere i nervi saldi nell’arco dei novanta minuti, soprattutto assumendosi le proprie responsabilità anche in caso di sconfitta e mancate reazioni di orgoglio sul rettangolo di gioco, dove è lecito perdere ma a costo che si sia dato fino all’ultima goccia di sudore.  Come recita l’aforisma latina, errare umanum est, pertanto, il tecnico ha dalla sua parte il materiale umano, una società che lo stima e le potenzialità per riprendersi con il suo Bari, ma è tempo di rispondere con i fatti sul campo. Il rapporto tra il presidente Gianluca Paparesta e Davide Nicola è infatti ancora integro ed intatto, però è pur vero che nei prossimi due veri e propri esami, Avellino già domenica e la settimana successiva il Latina, saranno decisivi perché nel caso non ci dovesse essere una reazione di orgoglio da parte della squadra biancorossa, la posizione del tecnico inizierebbe a traballare ed i malumori dei tifosi aumenterebbero non poco. Quel tifo che non va disprezzato perché la stessa piazza barese l’anno scorso in serie B ha stabilito record su record di presenze, e  quest’anno non ha esitato a staccare oltre diecimila tessere di abbonamento, pertanto, è legittimo aspettarsi un Bari con maggior mordente e che ogni partita scenda in campo per puntare sempre ai tre punti, un obiettivo tra l’altro dichiarato ad inizio stagione dalla società e tecnico all’unanimità. Da mercoledì la squadra di Davide Nicola ha ripreso ad allenarsi ritrovando energie e forze fresche in vista della gara di domenica pomeriggio che si svolgerà nel fortino del San Nicola; ci si prevede circa 400-500 tifosi avellinesi, motivo per cui lo stato di allerta ed attenzioni da parte delle Forze dell’Ordine dovranno essere raddoppiate, mentre il popolo biancorosso dovrebbe raggiungere le venti – ventiduemila presenze sugli spalti.

Marco Iusco

 


Pubblicato il 25 Settembre 2015

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