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Leccese si sceglie il vice e il dg senza consultare, né informare, i “laforgiani”

Presa di posizione del gruppo di forze che hanno dato vita alla "La Convenzione per Bari", che ora ha anche una segreteria per il coordinamento politico unitario delle componenti

Presa di posizione per la nomina a vice sindaco metropolitano del Primo cittadino di Bitritto, Pino Giulitto, da parte del gruppo politico denominato “Convenzione per Bari”, ossia il raggruppamento di forze partitiche, movimenti e associazioni nato a sostegno, alle amministrative dello scorso anno, della candidatura del penalista barese Michele Laforgia a sindaco della città e che a giugno scorso ha espresso quattro consiglieri comunali e numerosi consiglieri municipali nel capoluogo. Infatti, in una nota la segreteria politica, insediatasi recentemente, del gruppo di forze che fa capo al fondatore ed ex presidente dell’associazione politico-culturale “La Giusta causa”, Laforgia, si legge: “Apprendiamo che sono state assegnate, dopo tre mesi dalle elezioni di secondo livello per la Città Metropolitana di Bari, le deleghe per il presidio politico-amministrativo di ambiti strategici di competenze ancora in capo alle vecchie Province”. “Il sindaco di Bari, Vito Leccese, – si legge ancora nella nota – dopo aver nominato come direttore generale della Città Metropolitana l’ing. Luigi Ranieri, già protagonista della stagione delle opere pubbliche negli ultimi dieci anni, ha stabilito che il suo “vice-sindaco” metropolitano, Pino Giulitto, Sindaco di Bitritto, attualmente segretario provinciale del Pd”. Dette affermazioni fanno presumere che il neo-Primo cittadino barese e sindaco metropolitano, Leccese, abbia effettuato tali nomine senza concordare ed informare tutte le forze politiche che compongono la sua maggioranza, sia al Comune che alla Città metropolitana di Bari. Difatti, proseguendo, il gruppo della “Convenzione” ha dichiarato: “Lo ha fatto senza tener conto degli esiti del voto, che hanno visto come più suffragata Francesca Bottalico, senza rispettare la parità di genere ai vertici della Città metropolitana, e senza neppure considerare l’opportunità di una adeguata rappresentanza territoriale, visto che la carica è stata assegnata al Sindaco di un Comune a pochi chilometri di distanza dal centro della città di Bari”. Nel comunicato, inoltre, si rileva “Non risultano ancora definite e assegnate, peraltro, le altre importantissime deleghe che richiedono attenzione, dedizione e un lavoro molto intenso per ripristinare l’operatività della Città Metropolitana di Bari”, ma tali assegnazioni – si sottolinea nella nota – sono state già “ampiamente anticipate dalla stampa” anche se con un’attendibilità tutta da verificare. Affermazione, quest’ultima che confermerebbe l’ipotesi che il sindaco Leccese abbia deciso il nome del dg e del suo vice alla Città metropolitana senza alcuna condivisione politica almeno con i rappresentati della “Convenzione”, il cui leader è Laforgia. Infatti, il comunicato si conclude con denuncia politica espressa da parte dei “laforgiani” del mancato coinvolgimento da parte di Leccese sulle scelte già effettuate e cosa ancor più grave, forse, anche di una mancata preventiva informazione sulle stesse. Motivi, questi, che hanno portato i rappresentanti della “Convenzione” a concludere: “Ci duole registrare una scarsa considerazione della partecipazione e della condivisione delle responsabilità tra le parti politiche che pure hanno contribuito alla elezione del sindaco Leccese, sia nel metodo che nel merito delle scelte. E questo mentre si aprono importanti opportunità di finanziamento, in un momento in cui grandi criticità nel rapporto tra la Città /ndr – di Bari) e i Comuni dell’area metropolitana richiedono competenza e servizio, a partire dai trasporti e dal dimensionamento della rete scolastica”. Fin qui la protesta e le doglianze politiche del gruppo dei “laforgiani”, che con altro comunicato hanno reso noto anche “La Convenzione per Bari” ha nominato al suo interno una segreteria per proseguire il lavoro svolto durante la campagna elettorale. Ne fanno parte Danilo Cipriani, Antonella Morga, Corrado Petrocelli, Rossana Ruscelli e Alberto Tedesco. La segreteria – è stato precisato nella nota – avrà il compito, su indicazione della Convenzione, di intraprendere iniziative politiche inerenti al Comune e alla Città metropolitana di Bari; sostenere le proprie rappresentanze istituzionali nell’attuazione del programma sottoposto al giudizio dei cittadini; impegnare le istituzioni (a partire dai cinque Municipi) per dare risposte ai problemi reali e quotidiani dei cittadini; favorire il confronto tra istituzioni e cittadini ed una maggiore partecipazione dei giovani alla vita pubblica; promuovere il metodo della massima trasparenza nell’amministrazione pubblica e nelle nomine nelle società partecipate; partecipare al confronto in atto tra le forze politiche e i movimenti di cittadinanza attiva del centro sinistra pugliese in vista delle prossime consultazioni elettorali. La segreteria de “La Convenzione” – stante a quanto precisato – sosterrà anche l’azione politica e amministrativa dei propri rappresentanti nel governo comunale e della Città metropolitana sui temi della Rigenerazione Urbana, del Decentramento e della Cultura. Quindi, l’assenza iniziale di un “soggetto” di coordinamento unitario dei partiti, movimenti ed associazioni che hanno dato vita a “La Convenzione per Bari” si è rivelata evidentemente un fattore di debolezza politica per il gruppo in questione, con il risultato innanzi denunciato dallo stesso in merito alle nomine alla Città metropolitana. Insomma, come dire, il sindaco Leccese ora è avvisato, poiché il gruppo dei “laforgiani” verosimilmente non intende più procedere in ordine sparso nelle scelte, come forse è avvento in precedenza, per rivendicare una partecipazione a pieno titolo nella maggioranza di cui è parte e continuare a sostenere Leccese al Comune ed alla Città metropolitana.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 25 Gennaio 2025

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