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L’economia pugliese cresce, ma l’incertezza si affaccia all’orizzonte

L’ economia pugliese nei primi nove mesi del 2022 ha realizzato un segno positivo continuando a crescere, però nuvoloni ed incertezza si affacciano all’ orizzonte e spaventano non poco per il futuro. Ma andiamo con ordine. Nel primo semestre 2022, l’ economia della regione è cresciuta del 5,6 per cento rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, tuttavia in leggero rallentamento rispetto all’ intero 2021 ( sei per cento). Questo il bicchiere mezzo pieno, ma è corretto parlare anche di quello mezzo vuoto, ovvero le prospettive niente affatto benevole per il 2023 quando, secondo fondate previsioni si faranno sentire gli effetti dell’ inflazione, il costo del denaro, il caro energia. Insomma, si annunciano turbolenze, tanto che il Direttore della sede di Bari, dottor Sergio Magarelli ha parlato di: “Grave e perdurante incertezza” e tutti sanno quali effetti perversi abbia in economia. Nonostante ciò, Magarelli ha ricordato che la Puglia può essere protagonista della ripresa anche a livello del Mezzogiorno a patto di non sprecare la ghiotta occasione delle riforme strutturali, e i fondi del PNRR che vanno utilizzati bene. “Non è comunque una soluzione rapida”, ha precisato e ha invitato all’ utilizzo dei fondi in modo ” limpido”, ovvero evitando le incursioni e le tentazioni del malaffare. Ha accennato ad una ripresa dei livelli occupazionali il cui neo, tuttavia, rimane quella femminile. Ed ecco alcuni dati. Quanto all’ industria le imprese hanno fatto registrare un fatturato in crescita, sia pur in modo meno marcato rispetto all’ anno precedente. Rimane grave il problema dei costi energetici, tanto che il 60 per cento delle imprese ha segnalato un aumento della quota dei relativi costi, mentre oltre il 70 per cento ha indicato difficoltà connesse al costo delle materie prime. Veniamo alle esportazioni. In questo settore si evidenzia un segno più pari al 24, 7 per cento anche se meno intensa a quella dell’ intero Mezzogiorno. Quanto alle costruzioni segno positivo determinato in gran parte dalle opere pubbliche. Il prezzo delle abitazioni è salito del 4, 5 per cento. A fine settembre in Puglia sono state depositate quasi 20.000 asseverazioni relative al Superbonus 110 per cento. Gli indicatori fanno segnare una ulteriore crescita nei servizi ed in particolare a questo segno positivo ha contribuito il comparto del turismo regionale. Le presenze dei turisti in Puglia sono cresciute del nove per cento rispetto allo stesso periodo del 2021 e del tre per cento rispetto al medesimo periodo del 2019. Secondo i dati forniti da Aeroporti di Puglia, il traffico dei passeggeri è più che raddoppiato in comparazione con il medesimo periodo precedente superando del 13, 6 per cento anche i volumi del 2019. E’ anche leggermente diminuito il tasso di deterioramento dei crediti. La dinamica è attribuibile alle famiglie e alle imprese di costruzioni. E’ calata l’incidenza dei prestiti bancari deteriorati raggiungendo il 5, 6 a giugno. A giugno i depositi bancari di famiglie e imprese sono cresciuti, anche se meno rispetto al 2021. La decelerazione è stata causata sia dal rallentamento dei depositi delle imprese, sia dall’ andamento dei depositi delle famiglie. Insomma, un quadro che nel complesso risulta positivo e in crescita, ma per altro verso fa dormire sonni poco sereni in previsione del futuro. In poche parole luci, ma pure ombre e nuvoloni in arrivo.

Bruno Volpe


Pubblicato il 16 Novembre 2022

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