Legge per i terreni incolti, ora si attende l’approvazione del Consiglio
La IV Commissione consiliare della Regione Puglia, presieduta da Donato Pentassuglia (Pd), nella sua recente seduta di lunedì mattina ha approvato all’unanimità un proposta di legge che contiene le modifiche ed integrazioni alla legge regionale del 20 maggio 2014 n. 26 . Si tratta di una iniziativa partita da una proposta di legge a firma del consigliere Cristian Casili (M5S), che ha recepito contributi ed emendamenti sul tema, sia del Governo che del consigliere Enzo Colonna (capogruppo di Noi a sinistra per la Puglia). Con tale aggiornamento del testo di legge in vigore già dal 2014 si intende favorire l’accesso all’agricoltura a chiunque, in forma singola o associata, voglia esercitare attività agricola, con l’intento, altresì di contrastare l’abbandono dei suoli agricoli nella nostra regione. Una legge che è partita dalla considerazione che l’agricoltura per la Puglia rappresenta un elemento ponderante e trainante dell’economia regionale, ma che a causa della grave crisi strutturale del nostro Paese, sta rischiano di perdere il suo appeal, con ricadute negative sia in termini di produzione che di occupazione. Infatti, secondo quanto previsto nel testo aggiornato della legge, entro tre mesi dalla entrata in vigore del regolamento che si andrà a redigere, gli assessorati regionali al demanio e patrimonio ed alle risorse agricole dovranno individuare i terreni agricoli di proprietà della Regione e degli Enti da essa controllati, per l’affidamento in concessione, o locazione, a chiunque abbia intenzione di intraprendere una attività agricola e faccia richiesta in tal senso, previo partecipazione ad un bando pubblico. I Comuni, invece, entro centottanta giorni dall’entrata in vigore del regolamento attuativo della legge, dovranno effettuare il censimento dei terreni incolti, o abbandonati, e dei fabbricati rurali ivi esistenti, appartenenti a privati cittadini e presenti nell’ambito territoriale comunale, allo scopo di acquisire la disponibilità dei proprietari ad iscrivere il proprio terreno incolto o abbandonato nell’apposito elenco regionale della “Banca della terra”. Ed è proprio la “Banca della terra” il fulcro delle disposizioni recentemente approvate all’unanimità dalla IV Commissione regionale. Si tratta, infatti di un elenco informatico accessibile al pubblico e completo dei dati catastali identificativi e di ogni altra utile caratterizzazione dei beni. L’istituzione della “Banca della terra” di Puglia presso il Dipartimento regionale delle risorse agricole risponde al più vasto obiettivo di promuovere processi di ricomposizione e riordino fondiario, di recupero ad uso produttivo delle superfici agricole abbandonate o sottoutilizzate, al fine di favorire la salvaguardia del territorio pugliese. La Giunta regionale, inoltre, dovrà varare il regolamento attuativo della legge 26/2014, dopo aver acquisito il parere sullo stesso della competente Commissione consiliare. “Il recupero a fini agricoli dei terreni incolti o abbandonati, che potranno tornare a essere produttivi – ha dichiarato il consigliere regionale e segretario del Pd pugliese, Marco Lacarra – è un atto a forte valenza sociale”. Infatti, ha spiegato Lacarra, “pensare di garantire a chiunque, giovani e meno giovani, di rifarsi una vita lavorativa coltivando appezzamenti oggi non più utilizzati, in un periodo così travagliato per l’occupazione, è una scelta che trova tutti d’accordo”. Inoltre, il segretario regionale del Pd ha rilevato che “negli anni scorsi, c’è stato un allontanamento dei lavoratori da questo settore”. Oggi, però, secondo Lacarra “probabilmente si assiste a un’inversione di tendenza, con un ritorno alla terra anche dei giovani. Ma non tutti hanno l’opportunità di avere un terreno da coltivare”. Per cui l’idea di recuperare terreni incolti o ormai abbandonati potrà costituire un’importante occasione di lavoro, per chi ha volontà e forza, di rimettersi in gioco. E questo anche dopo i 40 anni, ha rilevato ancora l’esponente del Pd, perché sono in molti a perdere il lavoro a 50 e passa anni, senza avere la possibilità di accedere contemporaneamente alla pensione. “Per questo – ha chiarito Lacarra – abbiamo voluto dare a tutti, non solo ai giovani, l’occasione di dedicarsi all’agricoltura. E ringrazio i colleghi Casili (M5S) e Colonna (Noi a Sinistra) che, in un’ottica di collaborazione istituzionale, hanno lavorato per arrivare a un risultato così importante”, concludendo con l’auspicio che “questa legge possa davvero dare una mano a chi, oggi, è in difficoltà”. Il capogruppo regionale di “Noi a sinistra per la Puglia”, Enzo Colonna, si è dichiarato molto soddisfatto del lavoro compiuto insieme al collega Casili, al presidente e agli altri componenti della IV Commissione, ai rappresentanti del governo e delle strutture regionali, per l’impegno da tutti profuso nella direzione di sostenere un provvedimento che colloca la Puglia all’avanguardia nel contrasto all’abbandono delle terre. “Mi auguro – ha dichiarato Colonna – che, con le modifiche apportate, il Consiglio regionale voglia sostenere, con la stessa unanimità raggiunta in commissione, questa proposta di legge”. Un provvedimento, questo, importante, secondo l’esponente della civica “Noi a sinistra”, “per riavviare il recupero a fini produttivi delle terre, per agevolare l’accesso a nuovi percorsi occupazionali, per prevenire degrado delle campagne, dissesto idrogeologico e incendi”. Infatti, ha concluso Colonna, “la coltivazione dei terreni ora incolti o abbandonati, mediante il coinvolgimento di chiunque voglia esercitare attività agricola, favorisce il ripopolamento delle campagne, le produzioni locali, la difesa del territorio, la tutela dell’ambiente e la conservazione delle biodiversità”. Parole di apprezzamento alla proposta di legge approvata favorevolmente dalla IV Commissione sono giunte anche dal consigliere Gianni Stea (Area popolare), che con una nota ha dichiarato: “Sono molto soddisfatto per lo spirito di collaborazione e la comunità d’intenti che caratterizza i lavori della IV Commissione agricoltura, e che ha portato all’approvazione all’unanimità della proposta presentata dal collega Casili (M5S) e supportata da numerosi emendamenti del collega Colonna (Noi a Sinistra per la Puglia), che integrando la legge regionale n. 26 del 2014 introduce nuove disposizioni per contrastare l’abbandono e favorire il consumo dei suoli agricoli”. “Una proposta – ha sottolineato Stea – dalle finalità sociali apprezzabili, ma che a mio parere aveva il limite di essere riservata solo a giovani e in possesso di determinati prerequisiti, tagliando così fuori tante persone ritrovatesi improvvisamente espulse dal mercato del lavoro, in un’età ancora lontanissima dalla pensione e in una situazione di precariato logorante e mortificante”. “Così – ha aggiunto l’esponente di Ap – ho presentato un emendamento (poi firmato da gran parte dei componenti la Commissione, e approvato all’unanimità) per estendere l’opportunità di usufruire di un terreno disponibile a chiunque sia interessato a svolgere un’attività agricola, senza alcun vincolo di età o esperienza pregressa”. Quindi, in attesa del passaggio definitivo e decisivo in Aula della pdl passata all’unanimità in IV Commissione, secondo Stea, una pagina importante per l’agricoltura, l’economia e la comunità pugliese, è stata redatta con una proposta di legge, scritta e condivisa trasversalmente, che affronta due piaghe (l’abbandono progressivo di un comparto di fondamentale importanza e la mancanza di lavoro) in maniera concreta ed efficace. Insomma, un’iniziativa legislativa tesa a rendere efficace una legge regionale finora rimasta lettera morta, la n.26 del 2014 per l’appunto, che, con le modifiche ed aggiornamenti che saranno introdotti nel testo originario con le proposte approvate all’unanimità dalla IV Commissione, si spera possa dare, una volta ottenuta l’approvazione del Consiglio, una rapida e concreta attuazione alla stessa. Sempre che le “buone intenzioni” non vengano poi vanificate dai meandri della burocrazia regionale e comunale chiamata ad applicarla.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 21 Marzo 2017