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L’emergenza Xylella rischia di aprire un nuovo fronte polemico su Emiliano

Il calendiano Amati ha presentato, insieme al centrodestra, una pdl per istituire una commissione d'indagine sulle problematiche causate dalla batteriosi degli ulivi

L’emergenza Xylella fastidiosa degli ulivi rischia di aprire in Puglia uno scontro istituzionale tra la Regione, guidata da Michele Emiliano, ed il neo-governo di centrodestra, guidato dalla premier Giorgia Meloni. Infatti, le diverse falle apertesi nella gestione della batteriosi ed i ritardi accumulati, sia sul fronte dei ristori che su quello di un reale blocco al propagarsi dell’epidemia responsabile del disseccamento rapido degli ulivi, potrebbe ben presto portare ad un intervento diretto del Governo nazionale sull’emergenza Xylella, con la nomina di un commissario “ad acta” e, quindi, ad esautorare la Regione da ogni intervento al riguardo. A iniziare ad agitare le acque sull’emergenza fitosanitaria pugliese è stata la scorsa settimana la Confagricoltura, con il suo presidente nazionale, Massimiliano Giansanti, chiedendo al governo Meloni l’invio immediato di un commissario “ad acta”, per rimediare rapidamente alle tante inadempienze accumulate nella gestione della cita problematica. A ruota, a fare eco alle lamentele ed alla richiesta di Confagricoltura, è intervenuto un convegno organizzato sabato scorso a Bitonto dalla Cia (Confederazione italiana agricoltori) della Puglia ed il maggior consorzio nazionale di produttori di olive, “Italia olivicola”, dove il sottosegretario al Misaf (Ministero alla sovranità alimentare e foreste), Patrizio La Pietra ed il deputato Marco Cerreto della Commissione agricoltura di Montecitorio,  entrambi di Fratelli d’Italia, che, parlando del Salento, ha assicurato di voler accendere rapidamente i riflettori sull’emergenza Xylella in Puglia, il primo con un intervento diretto del Ministero competente ed il secondo con apposita Commissione parlamentare d’indagine. Infatti, il sottosegretario La Pietra dal convegno di Bitonto sul futuro dell’olivicoltura nazionale e, in particolare, pugliese ha affermato: “Ho trovato una situazione drammatica” nel Salento, dove “dopo 10 anni non si può più parlare di emergenza, ma di eradicare il problema”. Pertanto, ha poi annunciato La Pietra: “Mi farò portavoce al governo, per la nomina di un commissario straordinario”. L’onorevole cerreto, invece, ha preannunciato di voler proporre l’istituzione di un’apposita commissione d’indagine sulla gestione della pandemia degli ulivi e sui mille ostacoli incontrati nella liquidazione di ristori e finanziamenti previsti dal piano di rigenerazione olivicola già finanziato in passato dallo Stato. E come se non bastassero le già pesanti iniziative preannunciate sabato scorso a Bitonto dai due autorevoli esponenti parlamentari, più volte applauditi in un convegno organizzato da rappresentati di categoria di certo non etichettabili per affinità politica con il governo Meloni, ieri è stata depositata all’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea pugliese una proposta di legge, il cui primo firmatario è il consigliere regionale, nonché commissario in Puglia del partito di Carlo Calenda, Fabiano Amati, per l’istituzione anche alla Regione di una Commissione d’indagine volta ad accertare eventuali responsabilità politico-amministrative sulla “problematica Xylella”. Infatti, il promotore della proposta, Amati, insieme a colleghi di “Azione”, Ruggero Mennea e Sergio Clemente, hanno con una nota dichiarato: “Abbiamo depositato oggi una proposta di legge per accertare eventuali responsabilità politico-amministrative nel contenimento del batterio Xylella fastidiosa”, perché “la Puglia ha il diritto di sapere chi ha lavorato a favore, facendo di tutto per applicare le misure di contenimento, e chi ha remato contro rendendosi complice del negazionismo e quindi della strage degli ulivi”. Quindi, hanno ringraziato i colleghi cofirmatari della proposta di legge, Francesco Ventola, Paolo Pagliaro, Fabio Romito e Gianfranco De Blasi, invitando “tutti i colleghi ad unirsi” a sostenere l’approvazione di tale iniziativa legislativa, “perché la verità è ciò che più avvicina alla soluzione dei problemi e alla libertà”. Inoltre, hanno spiegato nella nota i tre consiglieri del Gruppo di “Azione” alla Regione, “questo un argomento estremamente controverso, purtroppo foriero della distruzione di molta parte del paesaggio ulivetato pugliese, che sin dal 2013 ha contrapposto i sostenitori della prova scientifica ai negazionisti, con le motivazioni più varie”. Contrapposizione che – come si ricorderà – ha prodotto purtroppo gravi ritardi nell’attività di contenimento del batterio e di distruzione della popolazione dell’insetto vettore. Quindi, hanno concluso Amati, Clemente e Mennea, lo scopo di detta proposta è “la conoscenza in dettaglio di quanto avvenuto e degli atti amministrativi adottati, non applicati, ovvero parzialmente eseguiti o addirittura omessi, unita a una ricostruzione storico-fattuale di eventuali interferenze sull’attività amministrativa generate dal clima di forte contrapposizione politica, risultano necessarie a mettere a punto con maggiore chiarezza il profilo delle responsabilità, per meglio governare sia le attività di contenimento in corso che le politiche di ricostruzione produttiva e paesaggistica nella parte centro-meridionale della Puglia”. Però, il governatore pugliese, Emiliano, già all’ipotesi di commissariamento dell’emergenza Xylella da parte del Governo centrale ha reagito sostenendo che la nomina di un commissario “ad acta” tecnicamente non avrebbe i presupposti in quanto nella nostra regione gli abbattimenti di ulivi infetti e gli indennizzi per i reimpianti proseguono con regolarità. “La Puglia – ha aggiunto Emiliano – sta attuando il più gigantesco monitoraggio arboreo della storia dell’umanità, ma c’è bisogno di accelerare sulla riforestazione”. Per poi concludere, ricordando che “la Xylella ci è arrivata perché l’Unione europea e il Governo italiano non hanno sorvegliato alcune piante ospiti che si sono trovate nei vivai del Salento, danno per il quale nessuno ci ha ancora risarcito”. Però, come si stanno mettendo i fatti è chiaro che il “tema Xylella” evidentemente non è più solo tecnico, ma soprattutto politico. Ed in politica – come è noto – potrebbe accadere di tutto, non solo con un intervento diretto del Governo nazionale sull’emergenza fitosanitaria pugliese, come preannunciato sabato scorso a Bitonto dal senatore La Pietra, ma potrebbe addirittura giungere una doppia apposita Commissione d’indagine, governativa e regionale, qualora anche in Regione una parte della maggioranza consigliare che sostiene Emiliano dovesse votare a favore della pdl presentata ieri dai consiglieri pugliesi del partito di Calenda e Renzi. E questo sarebbe, forse, un colpo addirittura più pesante di quello del Governo di centrodestra per il governatore pugliese, qualora a volerci vedere chiaro sull’operato fin qui svolta dalla Regione Puglia sull’emergenza Xylella fosse anche la maggioranza, o più semplicemente una parte di essa, che sostiene Emiliano.

Giuseppe Palella


Pubblicato il 22 Marzo 2023

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