Cronaca

Lente in Prefettura sulla devianza minorile

Lente d’ingrandimento dei comitati di pubblica sicurezza della città-capoluogo di regione sulla devianza minorile, specie dopo la riunione di ieri in Prefettura per un ‘focus’ sulla problematica. Un approfondimento degli organi cittadini di tutela della sicurezza, con riferimento in particolare ai minori che entrano nel circuito penale. La riunione, presieduta dal Prefetto Antonia Bellomo, ha visto la partecipazione del Procuratore presso il Tribunale per i Minorenni di Bari, dell’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Bari, dei direttori dell’Ufficio scolastico regionale e provinciale, del Questore e dei comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza. Dall’analisi svolta è emerso che la devianza è solo a valle d’un problema di polizia e non può essere affrontato solo con misure repressive. Di qui  la volontà condivisa di mettere in comune tra i vari enti le progettualità già esistenti e di prossima programmazione, illustrate nel corso dell’incontro dall’assessore comunale Francesca Bottalico e dal Direttore dell’Ufficio scolastico regionale, grazie ai finanziamenti provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilenza e dalle risorse messe in campo dall’Ente Locale con la finalità di costruire una rete sinergica di interventi con il coinvolgimento dell’Autorità Giudiziaria  minorile. Ma tutto questo senza creare altre sovrastrutture e sovrapposizioni che renderebbero solo più elefantiaci e complessi i vari procedimenti, mirando invece solo al benefico sviluppo psico- fisico e sociale dei minori. Magari riuscendo anche a orientarli nelle scelte e rendendoli consapevoli delle conseguenze delle condotte a rischio. Tra le iniziative emerse ieri nelle stanze del Palazzo del Governo di Bari anche la necessità d’intensificare gli interventi di prevenzione implementando, nel prossimo anno scolastico 2022-2023, gli incontri nelle scuole volti a relazionare i ragazzi, a partire dagli adolescenti delle scuole di primo grado, con i rappresentanti delle forze di polizia, dell’autorità giudiziaria, degli psicologi, delle Aziende Sanitarie Locali e dei servizi sociali sul territorio. Si tratta di aprire gli occhi e l’attenzione degli amministratori e forze di polizia su tematiche che investono il mondo giovanile che vanno dall’utilizzo consapevole dei social-media, ai rischi derivanti dall’uso di alcool e sostanze stupefacenti, al bullismo, alle forme di prevaricazione nei confronti dei più fragili. La sfida di prefetti, assessori, direttori e questori coi loro massimi collaboratori è dare maggiore impulso alle energie positive sul territorio attraverso forme di comunicazione e progetti per minori e giovani. Ma con l’intento di responsabilizzarli, senza badare troppo a distribuire contributi inutili a pioggia, bensì costruendo una rete di interventi che intercetti bisogni e situazioni di svantaggio educativo-affettivo e non ultimo economico. Lo scopo? Evitare degenerazioni in dipendenze, marginalizzazione, dispersione scolastica fino a giungere all’estremo di atti di violenza e di natura penale. La situazione continuerà a essere monitorata attraverso la promozione di altri incontri tematici.

Antonio De Luigi


Pubblicato il 20 Luglio 2022

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