Primo Piano

Letti tagliati, ma gira la giostra dei convegni a spese delle Asl

Tutti ad affannarsi attorno al capezzale dove giace la sanità in Puglia, agonizzante nonostante le cure da cavallo somministrate a suon di riduzioni di posti letto e personale. Eppure lo stato in cui versa la tutela della nostra salute richiederebbe segnali profondamente diversi: se da un lato il capo della Giunta regionale in Puglia Vendola promette e spiega che “…il sacrificio che chiediamo alla comunità pugliese di consentirci di tagliare ulteriori ottocento posti letto va fatto a fin di bene perchè appena usciti dal Piano di rientro possiamo tornare a respirare. L´appello a tutti quanti – spiega ancora Vendola – è a stringere i denti perchè siamo vicini alla meta”, dall’altro osserviamo che la giunta regionale nella seduta del 25 maggio scorso ha provveduto a nominare i revisori dei conti di diverse Aziende Sanitarie Locali pugliesi in barba a quelle che sono le disposizioni di una legge dello Stato (L. 122/10) che prevede la riduzione del numero dei componenti del collegio dei revisori che devono essere costituiti da un numero non superiore a tre. Pannicelli caldi, visto che spechi e sperperi della gestione sanitaria di Vendola e compagni non si limitano soltanto a questo. Qualche altro esempio, senza andar troppo lontano? Basta soffermarsi sul sito internet dell’Asl di Taranto dove, con delibera n. 1648 del 31 maggio scorso, il Direttore Generale ha autorizzato il dottor Cosimo Lodeserto a partecipare ad un convegno a Palermo della durata di tre giorni per una spesa complessiva di 2.000,00 euro per le spese di viaggio e pernottamento. Non sappiamo in che albergo il dott. Lodeserto ha deciso di trascorrere il suo periodo palermitano o in quale ristorante andare a cena e pranzo, ma 2.000,00 (diconsi duemila) euro circa per soli tre giorni di pernottamento sembrano francamente un pò troppi. Specie se si chiede ai cittadini di stringere i denti e rinunciare a cure ed analisi perché il Servizio sanitario Nazionale ha stretto i condoni della borsa. La grave crisi della gestione sanitaria pugliese che non riesce a garantire nemmeno i livelli essenziali di assistenza e la perdurante conflittualità tra i partiti di maggioranza che impedisce l´approvazione della seconda fase del piano di rientro, stanno aprendo una frattura insanabile tra la giunta Vendola e i cittadini Di fronte a tutto questo dovrebbero arrivare segnali diversi che pernotti da nababbo in Sicilia o Trentino Alto Adige o di distribuzione di incarichi `politici´ a professionisti che come al solito pare debbano avere, per requisito fondamentale, tessere di partito o comunque una ideologia politica affine all´attuale maggioranza, di una legge dello Stato che cerca di ridurre al minimo una pletora di nomine, soprattutto in un periodo nel quale c´è tanto malessere tra i cittadini. L´ennesima dimostrazione che la classe politica che governa la sanità in Puglia non funziona o funziona sempre peggio, privilegiando la gratificazione dei propri `amici´ a scapito dei cittadini che sono sempre più abbandonati, anche nel momento del bisogno. L’unica speranza di salvezza per i comuni mortali? Non ammalarsi mai….

Antonio De Luigi


Pubblicato il 6 Giugno 2012

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio