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L’ex arbitro rassegna le dimissioni: l’As Bari nel caos totale

E adesso? Che succederà nel Bari Calcio dopo che il ‘clubmanager’ del Bari, l’ex arbitro internazionale ed assessore comunale al Marketing della seconda giunta Emiliano a Bari Gianluca Paparesta, ha rassegnato le dimissioni alla proprietà della società – la famiglia Matarrese – abbandonando la ‘mission’ di trovare gli acquirenti per la squadra? Paparesta ha parlato ieri mattina nelle stanze dorate del Circolo Barion, a conferma della distanza da quella via di Torrebella dove ha sede il club, collegando la decisione a dissidi con l’attuale management, fuor di metafora per dissidi insanabili con Guido Angelozzi, direttore sportivo biancorosso. “Le dimissioni – ha detto Paparesta incontrando i giornalisti – sono state accettate da Antonio Matarrese con rammarico. Resto tuttavia disponibile a tornare a collaborare per il futuro del Bari ma non per fare brutte figure”. Paparesta, dimettendosi nell’autunno scorso da assessore comunale, aveva ricevuto dai Matarrese l’incarico di occuparsi delle possibili trattative per la cessione della società, in grave crisi economica, e del consolidamento dei rapporti tra il club, la città sportiva e il Comune. Ma non basta. L’ex arbitro ha chiarito che c’erano, oltre al Borghi-junior dell’Ignis di Varese interessato a rilevare la società biancorossa, anche gli imprenditori stranieri interessati all’acquisto del Bari, russi e turchi soprattutto, coi quali ha intavolato trattative che lui stesso ha definito interessanti. Però, a sentire lui, nella società c’è stato sempre chi ha remato contro: Paparesta parlava di ambizioni da play-off e Angelozzi dall’altra parte invitava a stare coi piedi per terra. Che sarebbe già stato molto per la squadra di Alberti & Zavattieri se ci si salvava senza affanni. Paparesta non ha avuto tentennamenti e aveva comunicato la sua volontà di dimettersi già da qualche giorno, nel corso di una lunga telefonata avuta ieri con Antonio Matarrese. I suoi sforzi in questi mesi al Bari sono stati indirizzati nella ricerca di potenziali acquirenti, che adesso attenderebbero il fallimento pilotato del club per investire sul Bari. La sua mossa arriva a tre giorni dall’assemblea dei soci, in programma lunedì e martedì prossimi, che dovrà decidere quale strada intraprendere per salvare la società. L’Associazione Sportiva Bari è seriamente a rischio fallimento, adesso e pesa come non mai il debito con il Comune di Bari di circa due milioni di euro. E’ molto probabile che ora si cerchi di risollevare la situazione economica parlando di fallimento pilotato, ma l’amministratore unico Vinella continua a dire che la società ha la forza economica per tirare dritto fino alla fine con la politica dell’autogestione. Vedremo….


Pubblicato il 20 Febbraio 2014

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