Cronaca

L’ex assessore insiste: “quanto mai necessaria quella barriera in via Camillo Rosalba”

 

 

Sono parecchie le questioni che pone ciclicamente l’ex assessore comunale del Partito Repubblicano Italiano Peppino Calabrese all’attenzione di tecnici e amministratori della Società che assicurano manutenzione e sicurezza alla maggior parte della rete viaria regionale. Eppure capita sovente che dagli uffici del Compartimento Anas di Bari, in viale Einaudi, partano missive di rassicurazioni circa lavori e interventi che rimangono solo sulla carta. Così come capitato col ‘nulla di fatto’ seguito a una missiva assai puntigliosa risalente ad alcuni mesi fa, precisamente risalente alla fine di settembre 2014, quando Calabrese nella sua nota chiedeva rassicurazioni circa l’installazione di una barriera di sicurezza lungo via Camillo Rosalba, per ristabilire, appunto, la sicurezza degli automobilisti in quell’area alla periferia di Poggiofranco rimasta senza guard-rail. Dunque, a proposito di viabilità e sicurezza in una Città dove gli incidenti stradali, purtroppo, hanno abbondantemente superato i livelli di guardia, l’instancabile ex assessore repubblicano di Bari-Carbonara ha sollevato, sempre per iscritto, il problema del ripristino della barriera di sicurezza su Via Camillo Rosalba, periferia sud di Bari. Anche in questo caso, facendo seguito addirittura a un’altra missiva datata 3 ottobre 2012, con la quale veniva assicurata la installazione ed il ripristino della barriera di sicurezza lungo il bordo laterale di via Camillo Rosalba di Bari, per rappresentare che, “”…malgrado siano trascorsi circa due anni dall’evento dannoso, non risulta ripristinato ovvero chiuso il varco oggetto del chiesto intervento””. Anche in questo caso, quanto assicurato dall’Ente che soprintende alla sicurezza della rete viaria, non s’è avverato. Ma c’è anche un’altra richiesta di Peppino Calabrese, riguardante la istituzione del divieto di transito di autotreni ed autoarticolati in prossimità dell’incrocio tra le strade provinciali n.80 e n.144 (Via Fanelli ang. Via A. Quaranta) all’altezza del Quartiere di Carbonara. Questa volta a rimanere inerte è stato l’Ufficio Tecnico della Provincia di Bari, che non avrebbe provveduto in tempo all’installazione di un impianto di preavviso dell’incrocio pericoloso tra le strade provinciali n.80 e n.144. Si tratterebbe di evitare parecchi incidenti, indicando ai conducenti di autotreni, autoarticolati ed autocarri aventi massa a pieno carico superiore a 35 quintali, di utilizzare Strada della Vela quale itinerario d’ingresso nel centro abitato di Bari -Carbonara, precisa Calabrese nella sua nota giunta agli ex uffici provinciali )adesso appartenenti alla Città Metropolitana) di via Sigismondo Castromediano. Arrabbiati, in particolare, i ‘frontisti’ sulla Strada Provinciale n.80, a partire dalla intersezione di via Fanelli sulla via Antonio Quaranta, fino al passaggio a livello delle Ferrovie del Sud-Est. “”Poiché fino ad oggi, malgrado siano inutilmente trascorsi circa tre anni dalla data di cui alla nota suindicata, non risulta sia stato adottato alcun provvedimento idoneo a risolvere l’annoso problema, origine di numerose difficoltà per la circolazione stradale riguardante la indicata zona stradale, si interessano nuovamente gli Enti in indirizzo a risolvere in tempi brevi gli inconvenienti segnalati””, si legge nell’altra nota di Calabrese a nome dei residenti e del Partito Repubblicano Italiano. Inutile dire che la mancata attuazione della richiesta segnaletica, provoca il blocco del transito veicolare su Via Antonio Quaranta per diverse ore della giornata in particolar modo quando si immettono i veicoli pesanti. Tutti problemi che potrebbero essere risolti grazie alla tenacia dell’ex assessore Calabrese, se non fosse che più forte di quella tenacia appaiono –pur trattandosi di problemi attinenti alla sicurezza stradale – insipienza e sciatteria di tecnici Anas e comunali baresi. Almeno finora …

 

Antonio De Luigi

 


Pubblicato il 29 Gennaio 2015

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