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“L’export pugliese in calo dell’1,4%”

Divella: “A Bari e in Puglia i primi effetti della debolezza del mercato tedesco”

Nei primi sei mesi di quest’anno l’Istat ha rilevato un export in crescita, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in quasi tutte le aree del Paese. Fanno eccezione però alcune regioni, come la Puglia, che perde -1,4% di vendite all’estero. Se si guarda l’export provinciale, si vede che il territorio di Bari va anche peggio, con calo intorno al 3 per cento.  A soffrire maggiormente sono le esportazioni agricole, ma anche di quelle dei prodotti petroliferi raffinati, della metallurgia e della chimica. Il vicepresidente di Confindustria Bari e BAT con delega all’internazionalizzazione Francesco Divella fa notare che «La Puglia risente ancora delle difficoltà dell’ex ILVA, e a queste si aggiunge anche un brusco calo (-40%) dell’export della chimica, in particolare della gomma e della plastica. Si tratta di un comparto fortemente energivoro, che, per questo, ha risentito molto nei mesi scorsi dell’aumento dei costi energetici e di quelli petroliferi, che in questo campo sono anche largamente utilizzati non solo come combustibile, ma come materia prima».Sono confortanti invece i risultati dell’export regionale dell’industria alimentare + 16,5%, e i risultati della meccanica, con una vivace ripresa delle vendite estere di autoveicoli + 28%.«Se pensiamo ai prossimi mesi- aggiunge Divella – non possiamo non considerare con preoccupazione la frenata dell’economia tedesca, che è tra i principali mercati per i beni italiani e pugliesi: le nostre imprese sono fornitrici di varie industrie tedesche, specie nell’ automotive e nei beni intermedi; quando l’industria tedesca frena, si ha sempre un impatto negativo sulla nostra produzione. Già ne abbiamo visto qualche conseguenza nei primi sei mesi di quest’anno in doversi settori»A risentire della debolezza del mercato tedesco sono stati: la siderurgia pugliese, che in Germania ha ridotto le sue vendite da 22.122.567 euro a 4.801.247 euro; la produzione di materie plastiche, il cui export sul mercato tedesco è scesa da 39.559.201 euro a 29.963.395 euro; l’export pugliese di calzature, sceso in Germania da 27 501 549 euro a 20.725.038 euro, e l’export barese di calzature che è sceso da 7.546.373 euro a 1.101.832.«Una nota positiva viene invece fortunatamente dall’industria alimentare che ha rinforzato la sua presenza sul mercato tedesco, nonostante tutto. Un esempio: il lattiero-caseario pugliese ha raddoppiato le sue vendite, passando da 5.499.211 euro a 10.324.326 euro, e ha quasi raddoppiato anche l’industria casearia barese, salita da 5.131.077 a 9.753.391 euro di export.» conclude Divella.

 

 

 


Pubblicato il 13 Settembre 2023

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