Cronaca

“Liberare le Ferrovie Sud Est da inefficienze, inetti e profittatori, ecco la priorità”

“Sulle Ferrovie del Sud Est la classe dirigente pugliese non è stata all’altezza del suo compito. A dispetto di milioni di fondi europei investiti e di un ventennio di discorsi sulle potenzialità di questa infrastruttura, oggi ci troviamo di fronte un panorama disastroso. Mi chiedo -continua nel suo impietoso attacco il consigliere pugliese Sergio Blasi (Partito Democratico) – che senso ha investire milioni per tenere a Brindisi le rotte ‘low cost’ di Ryan Air se poi, una volta toccato il suolo pugliese, i turisti si ritrovano nel deserto in quanto a trasporto pubblico. Sembra che in Puglia ci siano aziende tenute in ostaggio dalla peggiore politica.

Le Sud Est sono tra queste: indagini su presunte tangenti, treni vecchi e sporchi, tempi di percorrenza biblici ci dicono che ancora oggi il Salento è una regione sottosviluppata in quanto a trasporto pubblico.

E lo è per precise responsabilità politiche di chi si è preoccupato più di sfruttare questa azienda come serbatoio clientelare che come occasione per dare ai salentini e ai turisti la possibilità di muoversi in maniera efficiente ed ecologica.

Nella nuova stagione politica che si aprirà presto in Puglia -prosegue Blasi- bisognerà liberare le Sud Est dalle inefficienze e dagli approfittatori e renderle finalmente un sistema di trasporto veloce, ecologico, efficiente per i salentini e per chi viene in visita nel nostro territorio>>.

Questo l’impegno prioritario del consigliere di maggioranza Sergio Blasi a Via Capruzzi, senza scordare che in Spagna, grazie a finanziamenti europei, Cordoba e Siviglia sono state collegate da una ferrovia ad alta velocità.

In poco più di mezz’ora si percorrono 160 chilometri. <>. Anche quest’anno, dunque, non accennano a diminuire gli attacchi sferrati alle Ferrovie Sud per le politiche suicide e soprattutto i disagi per i tanti pendolari e studenti della Provincia di Bari, Brindisi e dintorni che ogni giorno viaggiano sugli autobus di linea della “Regione Puglia – Ferrovie Sud-Est”. Eera questo l’altro grido d’allarme -certo non nuovo- dell’altro consigliere regionale del Popolo delle Libertà, Maurizio Friolo. Impegnato anche lui a difendere i tanti pendolari costretti a viaggiare “….ammassati l’uno sull’altro nemmeno fossero bestie e, quindi, con seri rischi per la loro incolumità fisica in caso di incidente”. Eppure la Regione Puglia -ripete il consigliere piediellino Friolo- è stata solerte, come ogni anno, ad aumentare il costo degli abbonamenti per i “poveri studenti” che oltre ai disagi subiscono la beffa di pagare sempre più soldi per un servizio che di anno in anno peggiora. Sono convinto che tutti i genitori mandano a scuola i propri figli con la speranza di vederli crescere in un ambiente sano e sicuro e non in un’arena nella quale si fa a botte e spintoni per prendere un pullman per affrontare una giornata di lezioni. E allora, a questo punto, sarebbe interessante verificare se vengono rispettati il codice della strada ed i regolamenti per il trasporto pubblico dal momento che molti autisti asseriscono che se dovessero attenersi alle normative vigenti dovrebbero lasciare a terra moltissimi ragazzi, cosa che alla fine non fanno nonostante i rischi. “Per cercare di migliorare tale insostenibile situazione, mi preoccuperò di inoltrare una interrogazione al presidente Vendola ed alla sua Giunta, che si interessano più a finanziare gli interventi di coloro che vogliono cambiare sesso anziché occuparsi dei problemi quotidiani della povera gente e dei rischi cui vanno incontro. Contatterò inoltre il Prefetto affinché le forze dell’ordine prestino la massima attenzione nel far rispettare il codice della strada. Nel frattempo … speriamo nella buona sorte”, rimarcava alla fine dello scorso anno il consigliere pugliese di Minoranza. Problema divenuto ormai atavico, dunque, quello della scarsità dei servizi offerti dalla concessionaria dei trasporti regionale, , visto che tutte le mattine (orario di andata a scuola) e i pomeriggi (ritorno da scuola) si assiste a scene scandalose, con pullman pieni fino all’inverosimile e che già hanno causato degli infortuni, per fortuna lievi, agli studenti pendolari. E allora, che fare dinanzi ai tanti disservizi della Regione nell’Era dei presidenti gentili e poetici? Aspettare che venga qualche telecamera a filmare il disservizio? O che venga indetto qualche giorno di sciopero, provocando disagi alla continuità didattica, alle famiglie e alla viabilità?

 Antonio De Luigi

 

 

 


Pubblicato il 13 Giugno 2014

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