Cronaca

Libertà: “Da chiudete i porti a chiudete i quartieri…”, ma la gente è stanca

<<Mentre oggi si raccolgono firme per liberare il quartiere Libertà dai migranti, quindici anni fa, non posso dimenticarlo, lo stesso promotore Gino Cipriani, raccoglieva firme per difendere  i commercianti di via Manzoni non dalla crisi che avrebbe visto molte saracinesche abbassarsi negli anni, ma dalle accuse mosse loro  da un consigliere comunale in assise pubblica, per aver “contribuito” a supportare  l’allora organizzatrice di famiglia di malavitosi per la realizzazione dei  noti fuochi illegali annuali  pirotecnici della festa della Candelora.  Circostanza questa che porto’ addirittura l’’ orgazzanizzatrice” a querelare quel consigliere per lesa dignità alla stessa e ai commercianti di via Manzoni. Fu il compianto  questore Zanini Quirini a raccogliere l’accusa di quel consigliere comunale, formalizzata in un esposto alla Procura della Repubblica con il sostegno legale di un noto avvocato, a mettere fine a quella paradossale vicenda nella quale il querelante (il consigliere comunale) era addirittura diventato il querelato dalla “nota” famiglia. I protagonisti della vicenda furono redarguiti e censurati dal Questore,  mettendo da parte l’ arroganza  tipica di chi occupa  il quartiere da decenni con la criminalità organizzata, dovettero sospendere per alcuni anni la “festa” e la  “raccolta” di soldi per la festa dei fuochi, accertatasi tutt’altro che festa religiosa nella quale non si consumava alcun rito religioso di presentazione di Gesù al tempio. Festa poi negli anni ripresa alla grande e ancora oggi  “celebrata” e purtroppo imitata in altri quartieri>>, ricorda e rimette in ordine tutto d’un fiato l’ex consigliere comunale Matteo Magnisi. Il quale ha voluto ricordare l’avvenimento per dimostrare che il promotore della raccolta di firme oggi come in passato tutto fa, fuorché disturbare i veri manovratori del disagio di quel quartiere, spostando l’attenzione sul fenomeno migratorio, mettendosi sempre al fianco dei “forti”, addirittura soffiando sul fuoco dell’ intolleranza con auspicate – e forse già collaudate – ronde di cittadini contro i migranti. Magari, chiosa ancora Magnisi, attendendo l’arrivo del Ministro dell’Interno Matteo Salvini nel quartiere Libertà. Ronde per le quali l’ex consigliere dem vorrebbe piuttosto un intervento urgente del Sindaco per vietarle, con ordinanza. “Bari è comunità aperta”, conclude Matteo Magnisi. S’infervora, dunque, il dibattito in Città dopo che proprio Luigi Cipriani ha raccolto ben 3mila firme di cittadini baresi che risiedono, appunto, al Libertà, stanchi di sentirsi offesi e ‘invasi’ da una comunità di africani troppo fuori fase, come dire. Per Cipriani, in soldoni, la convivenza quotidiana con un numero esorbitante di “extracomunitari incivili”, è diventata insopportabile, rappresenta una mina vagante con troppi extracomunitari che gironzolano e stazionano quotidianamente per strada a tutte le ore, creando situazioni di rissa. A tutto questo vanno aggiunti giri di illegalità, costituiti da prostituzione, spaccio e apertura di piccole attività commerciali di dubbia trasparenza e privi di autorizzazioni, carenti delle più elementari norme igienico sanitarie. Insomma, anche se il parroco del Redentore e ora anche l’ex consigliere Magnisi ricordano che l’accoglienza non può di colpo rappresentare un pallido ricordo per la medesima comunità che nel 1990 accolse senza colpo ferire migliaia di disperati albanesi, la gente (sopratutto donne con bambini in carrozzina e anziani) del Libertà è stufa, costretta non solo a sopportare in silenzio tutto ciò, ma tra le tante cose a fare veri e propri ‘slalom’ per strada, impediti proprio dall’occupazione ‘manu militari’ dei marciapiedi di quegli extracomunitari, rendendosi promotori di assemblee, conferenze, denunce alle istituzioni locali, collegamenti televisivi con tv e giornali anche di caratura nazionale. Forse, per capire rabbia e disperazione della gente barese, senza parlare di razzismo o altro, basterebbe recarsi alle prime ore della sera in Corso Italia dove sui cartoni stesi per terra si apprestano a passare la notte diversi extracomunitari. I cittadini-residenti di quel tratto tra via Manzoni e Corso Italia sono costretti ogni santo giorno ad assistere ad atti osceni compiuti dagli occupanti delle “baraccopoli”, tanto che sembra ormai quasi “istituzionalizzato”, s’arrabbia ancora l’ex consigliere e dirigente del movimento ‘Riprendiamoci il Futuro’ Cipriani. Forse per risolvere i problemi sollevati dai residenti del quartiere più grande della nostra Città, basterebbe farsi una ragione che bisogna risolvere semplici questioni di ordine pubblico, ma con mano ferma. Solo così tornerebbe di botto quella pacifica convivenza al Libertà che adesso, bisogna riconoscerlo, è in pericolo….

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 14 Luglio 2018

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