Liceo Scacchi, nobile decaduta della nostra scuola
Nel corso degli Anni Ottanta e fino ai Novanta inoltrati, era stato uno dei licei scientifici più accreditati e ‘nobili’ della nostra Città. Poi, lentamente, l’abbandono, il degrado e la decadenza, fino all’oggi che ha ridotto il Liceo Scientifico Scacchi a un luogo di accumulo di rifiuti. Una situazione che, giustamente, preoccupa i genitori in quanto ostruisce, rendendo inaccessibile e pericolosa proprio un’uscita di sicurezza. Scuola e pubblica sicurezza, due parole che spesso sembrano non andare d’accordo, a Bari come, purtroppo, in tante altre città sparse lungo lo Stivale. La scuola è -…o dovrebbe – un luogo di crescita e formazione, non di certo di degrado e distruzione. Tuttavia, la negligenza, la poca cura e attenzione portano a situazione di disturbo, come quella che si presenta al Liceo Scientifico Scacchi. L’associazione <<Sos città>>, allarmata da genitori preoccupati dalle condizioni in cui versa il Liceo Scacchi, ha deciso di scendere in campo e denunciare, appunto, l’abbandono a cui le scuole sono lasciate- lungi dall’attribuire la responsabilità alle scuole stesse. È l’assenza di manutenzione e decoro che portano a situazioni come questa: una montagna di oggetti scolastici e rifiuti che bloccano e rendono inaccessibili le scale di emergenza del Liceo Scacchi. A questo proposito il Presidente dell’associazione, Danilo Cancellaro, ha inviato comunicati e foto probanti alle redazioni di web e giornali locali: “Non si tratta unicamente di decoro urbano e ordine, è una questione più grave: qui parliamo della necessità di garantire la sicurezza agli studenti. La scuola deve essere un luogo sicuro su tutti i fronti”. Trovare banchi, sedie, mobili e rifiuti di vario genere accatastati ai piedi di scale d’emergenza di un Liceo è una situazione paradossale, che non appartiene ad una città civile e progressista. La scuola è il punto di partenza per la nascita di una società preparata e ben formata, prendersene cura significa prendersi cura del futuro dei cittadini. A conclusione, Danilo Cancellaro precisa: “Non vogliamo polemizzare, criticare o incolpare. Chiediamo provvedimenti immediati per ripulire l’aria, a prescindere da competenza e responsabilità. Il benessere dei ragazzi è l’interesse primario”.
Antonio De Luigi
Pubblicato il 1 Marzo 2019