Sfratto esecutivo sbattuto in faccia all’invalido totale Sergio V. e a nulla, almeno finora, è servita la richiesta intervento diretta ad Amministrazione Comunale e Istituzioni. Dopodomani, 29 novembre, la famiglia di Sergio, quattro componenti di cui un minore, subirà lo sfratto esecutivo della propria abitazione ad opera dell’Ufficiale Giudiziario. Lo sfratto, spiega il segretario della Confail Inquilini Michele Ladisa, è causato dalle pessime condizioni economiche della famiglia, aggravatesi con il peggiorare della salute del capofamiglia. Il quale, giova rammentarlo, è un invalido totale che abita attualmente e solo per poche ore ancora, in un angusto appartamentino in via Manzoni non adeguato sia al nucleo famigliare che al suo handicap. <>, spiega ancora Ladisa. Che confida, ma non tanto, nella favorevole accoglienza del carteggio trasmesso anche al Prefetto di Bari, finalizzata a dimostrare la vicinanza degli Enti ai poveri e sfortunati cittadini di questa Città. L’emergenza abitativa a Bari, ma non è una novità, assume i connotati di un vero disastro sociale, chiosa ancora il segretario Confail. <>, rimarca Michele Ladisa. E siccome al peggio non c’è mai fine, l’assessorato alla “Casa” del Comune i Bari, la Ripartizione Edilizia Residenziale e Pubblica, in questo secondo mandato giuntale retto da Emiliano, anziché trovare un impianto stabile è stato invece connotato dalla più completa disattenzione e superficialità. Ricordiamo l’incredibile avvicendamento di una serie di assessori: da Cinzia Masciopinto, a Gennaro Palmiotti, per giungere infine alla dimissionaria Floriana Gallucci. Una vera maledizione, che ha colpito pure i dirigenti dellla stessa ripartizione: dal dottor Ravallese, ai suoi colleghi Partipilo e infine Nardulli. Non meno grave è l’irrisolto frazionamento in due del settore edilizia pubblica: una delega alle “politiche abitative” un tempo appannaggio esclusivo dell’ex assessore Giannini e l’altra, del tutto impotente e priva di ogni mezzo, appunto quello ERP. Ladisa affonda la lama: <
Da molto e a più riprese chiediamo l’intervento delle Istituzioni, ma anche degli organi d’Informazione sui casi più disparati e disperati. Sino a qualche tempo fa, lo strumento della pubblica denuncia riusciva ad ottenere risultati. Oggi, invece, a poco serve anche questo. E ciò in quanto –spiega ancora Ladisa- gli amministratori, sindaco in testa, si rifugiano dietro una crisi economica nazionale e internazionale nascondendo di fatto una inerzia e una mal gestione ormai atavica, una responsabilità raccontata da un assessorato al completo sbando>>. Da qualche tempo, infatti, la delega assessorile ERP è detenuta dallo stesso Sindaco Emiliano, essendo la Gallucci decaduta per una norma sull’incompatibilità delle funzioni politiche e amministrative. <>, conclude amaro il segretario del sindacato autonomo Inquilini. Il 29 novembre la famiglia dell’invalido totale Sergio V., sfrattata per morosità a causa dell’immobilismo invalidante di Sergio, finirà per strada. Risulta ai primi posti della graduatoria di cui all’ultimo bando casa (m anche di quello precedente…) tuttavia per ora la disperata consorte nemmeno è stata ricevuta dall’assessore ad interim, il Sindaco Emiliano. Eppure una prima soluzione, secondo il battagliaro Lillino Ladisa ci sarebbe: basterebbe l’intervento dell’Amministrazione Comunale a bloccare l’imminente sfratto, per poi procedere all’assegnazione dell’alloggio spettante da anni a questa sfortunatissima famiglia. Vedremo, una volta tanto, il lieto fine almeno in questa storia di ordinaria follia abitativa?
Francesco De Martino
Pubblicato il 26 Novembre 2013