L’inizio del caldo ripropone il problema dell’irrigazione
In Puglia l’inizio della stagione estiva ripropone il problema della distribuzione dell’acqua ad uso irriguo nelle campagne e, per fortuna, desta anche l’interesse della Regione che, in materia, ha responsabilità attraverso la gestione dei quattro Consorzi di bonifica ed irrigazione presenti nelle rispettive zone di competenza del territorio regionale. Infatti, due consiglieri regionali del M5s, Marco Galante e Cristian Casili, con la speranza che questa volta la Regione fornisca agli agricoltori pugliesi risposte certe sull’utilizzo delle risorse idriche, dando la garanzia di poter affrontare con serenità la lunga stagione irrigua ormai alle porte e considerata la delicata situazione in cui versano i quattro Consorzi di bonifica della Puglia, ha chiesto ed ottenuto la presenza in IV Commissione, quella alle Attività produttive ed Agricoltura per l’appunto, del neo commissario straordinario dei Consorzi di bonifica, Alfredo Borzillo, per ascoltarlo in merito e poter fare il punto sulla situazione relativa alla distribuzione dell’acqua nei campi pugliesi. L’audizione di Borzillo da parte della Commissione presieduta da Donato Pentassuglia (Pd) si è svolta lunedì mattina nel palazzo regionale di via Capruzzi, dove il neo commissario ha precisato che relativamente alla legge approvata nei mesi scorsi, che mira all’unificazione della gestione dei quattro Consorzi, ha depositato il Piano di valorizzazione dei dipendenti, prevedendo il raggiungimento minimo delle 151 giornate lavorative, oltre a depositare lo schema di convenzione che la Giunta regionale dovrà, secondo quanto previsto dalla norma sui Consorzi commissariati, provvedere ad approvare. Borzillo, inoltre, ha riferito che è stato ottemperato il recepimento della nuova legge e gli Uffici regionali stanno predisponendo una modifica in materia finanziaria in termini di rapporti giuridici, a seguito dei rilievi di incostituzionalità notificati dal Governo centrale alla predetta nuova legge regionale sui consorzi. Invece, per l’erogazione dell’acqua ad uso irriguo, il neo Commissario unico dei Consorzi ha precisato che sono state confermate le tariffe dello scorso anno concordate con le Associazioni di categoria, prevedendo il pagamento di un anticipo minimo del 10% sui consumi annui previsti. Nell’elencare le differenti tariffe concordate per i diversi ambiti consorziati, Borzillo ha sottolineato lo sforzo che la Regione sta facendo per uniformare per tutti i Consorzi di Puglia la tariffazione da applicare per ogni metro cubo di acqua erogata. In particolare, il prezzo concordato per il Consorzio Terre d’Apulia è pari a 0,70 Euro per metro cubo nel territorio Ofanto, mentre è di 0,31 nelle aree ricadenti nel destra Ofanto (zona di Minervino, Canosa ed Andria). Mentre per ciò che attiene il Consorzio di Stornara e Tara la tariffa applicata sarà di 0,18 Euro per metro cubo, con la differenza però che la quantità erogata può avvenire in maniera diversa, a seconda della portata degli erogatori. Invece, nelle aree di servite dai Consorzio di Ugento e Arneo il prezzo sarà pari a 0,40 Euro a metro cubo, con il distinguo del territorio di Ostuni (Br.) dove la tariffa applicata sarà di 0,30 Euro al metro cubo, e la possibilità per gli utenti di entrambi i Consorzi di poter usufruire di uno sconto del 10% nei casi in cui optino per il pagamento anticipato dei consumi di acqua. Poi, con riferimento alle bonifiche da effettuare, il Commissario ha rilevato che l’attività va a rilento a causa delle numerose e differenti situazioni da affrontare, ostacolate anche e soprattutto dal mancato pagamento del tributo avente codice identificativo 630, vale a dire delle quote consortili annuali. Sulla base di quanto ha riferito dal commissario Borzillo, il consigliere Domenico Damascelli di Forza Italia ha chiesto di rivedere la deliberazione commissariale che contiene l’obbligo di pagare anticipatamente il 50% del consumo annuo solo per il Consorzio Terra d’Apulia. Sulla stessa questione anche il capogruppo di “Noi a Sinistra per laPuglia” che è forza di maggioranza nell’Aula di via Capruzzi, Enzo Colonna, ha espresso perplessità, stigmatizzando l’adozione di differenti tariffe e discipline tra un Consorzio e l’altro. Anche il consigliere Nino Marmo (Fi) ha espresso forti preoccupazioni sulla differenza di prezzo adottato in maniera diversa a seconda degli ambiti ed ha chiesto a gran voce di attivare da subito una tariffazione unica dell’acqua che valga per tutti i Consorzi della Puglia. L’Assessore pugliese all’Agricoltura, Leo Di Gioia, intervenendo nel corso della stessa audizione in IV Commissione ha precisato che la Regione non potrà erogare ulteriori risorse finanziarie per calmierare il costo dell’acqua per uso irriguo, per la quale peraltro non è possibile tecnicamente prevedere una tariffa unica che possa valere per tutto il territorio regionale. Infatti, ha spiegato Di Gioia, per poter ridurre il costo dell’acqua per uso irriguo in Puglia occorre lavorare sugli investimenti, parlando al riguardo di inversione culturale che deve puntare al miglior utilizzo delle risorse comunitarie per efficientare il sistema. “L’attività straordinaria di bonifica deve essere, invece, – ha aggiunto ancora Di Gioia – interamente a carico della Regione, mentre quella manutentiva va finanziata attraverso una gestione corretta e preventiva del tributo 630 da parte degli operatori”. L’assessore regionale all’Agricoltura, inoltre, ha escluso per il momento variazioni al bilancio regionale per finanziare l’assunzione degli operatori a tempo determinato, “anche se – ha precisato sempre Di Gioia – nel proseguo si valuterà, carte alla mano, l’evolversi della situazione in relazione al percorso di attuazione delle legge di riforma dei consorzi”. Ad ogni modo, la questione delle anticipazioni, secondo quanto affermato dal presidente della IV Commissione, sarà ulteriormente approfondita a breve. Pentassuglia, inoltre, ha stigmatizzato l’assenza del commissario dell’Arif (L’Agenzia regionale per gli interventi di forestazione) che, pur convocato per l’audizione in ordine alla stagione irrigua appena iniziata, per l’occasione si è fatto sostituire dal direttore tecnico dell’agenzia. Pentassuglia ha lamentato pure il mancato pervenimento alla Commissione della relazione riepilogativa precedentemente richiesta allo stesso commissario (che è stato convocato nuovamente per giovedì prossimo, 18 maggio). L’assessore Di Gioia, in fine, ha fatto presente che la Giunta regionale ha chiesto all’Arif una relazione dettagliata territorio per territorio e che, a proposito della tariffazione, sta predisponendo una delibera che punta a introdurre un doppio binario: alla tariffa agricola va ad affiancarsi un’altra non agricola, che sarà più onerosa. Perché l’obiettivo del governo regionale è quello di approvare un provvedimento organico istruito su basi giuridiche e tecniche. E per questa novità, però, c’è sicuramente l’auspicio degli utenti dei consorzi, ossia i coltivatori e produttori agricoli pugliesi, che in essa non ci celi una ulteriore fregatura per la categoria, considerato che i costi di produzione nel complesso già ora sono alti e scarsamente remunerativi per la categoria. Figuramoci, quindi, se in seguito dovessero aggiungersi aumenti spropositati per l’acquisto dell’acqua di irrigazione.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 16 Maggio 2017