L’integrazione a Bari fa passi avanti con il progetto “MISS”
Con un investimento di 78 mila euro del Fondo Europeo, l’integrazione a Bari fa passi avanti. Il progetto “MISS – Mediazione Interculturale Sociale Scolastica”, promosso dal Comune di Bari in stretta collaborazione con associazioni pubbliche e private, mira a rivitalizzare i quattro Crit (Centro risorse interculturali di territorio), presenti sul territorio barese, che negli ultimi anni hanno visto prima ridursi per poi sparire del tutto i finanziamenti necessari all’integrazione degli immigrati. “Attualmente sono in corso le attività negli istituti scolastici che hanno aderito al progetto ed alla fine del percorso – ha spiegato Fabio Losito, assessore alle Politiche giovanili e all’Integrazione – ci sarà una grande manifestazione, che ci auspichiamo possa coinvolgere tutti”. Per lo sviluppo del progetto, molto importante è stata la rete che si è creata tra istituzioni pubbliche, associazioni ed enti privati. “Ognuno ha messo in campo le proprie competenze – ha sostenuto Luciana Cazzolla, Direttore della Ripartizione Politiche Educative Giovanili – dando vita così ad un’idea progettuale e creando un vero e proprio gioco di squadra, che ha condotto ad un risultato sicuramente migliore”. L’azione del progetto si è suddivisa in tre parti principali: una fase iniziale di aggiornamento del personale docente ed amministrativo delle scuole della città; a cui tuttora segue una seconda fase di supporto, in quelle che sono le più delicate azioni di inserimento scolastico dei minori immigrati; ed infine, un’azione finalizzata all’integrazione culturale, mediante eventi di animazione nei quartieri della città, allo scopo di favorire una maggiore conoscenza dell’altro. Fondamentale in questo contesto è stata la figura dei mediatori linguistici e culturali, “sono figure essenziali e andrebbero formati professionalmente ogni anno ed invece gli ultimi corsi di formazione risalgono al 2004-2006 – ha sostenuto amareggiato Francesco Monopoli, rappresentante legale di Etnie A.p.s. – Purtroppo, nonostante la presenza sempre più consistente di extracomunitari nel nostro territorio, c’è ancora una scarsa cultura di integrazione. Molto spesso mi capita di assistere a scene poco educative, quando genitori poco intelligenti decidono di far cambiare scuola al proprio figlio, perché in classe ci sono figli di immigrati. Questa situazione deve cambiare”. In una società multietnica, l’integrazione è l’unica strada possibile da percorrere, non solo al fine di creare un rapporto migliore e costruttivo con gli immigrati, ma anche perché solo in questo modo la società cresce e si arricchisce, ma affinchè questo sia possibile è indispensabile che vi sia una reale integrazione, in ambito lavorativo e sociale. Ne sono convinti i mediatori linguistico-culturali che collaborano con l’associazione Etnie e che lavorano quotidianamente a contatto con bambini, figli di immigrati, che sentono sempre più forte il peso delle differenze, derivanti soprattutto dal diverso colore della pelle. “E’ importante comprendere che nel nostro territorio ci sono persone provenienti da diverse realtà, ognuna di queste porta con sé un bagaglio culturale e sociale differente – ha affermato Eva Sconamiglio, della Prefettura di Bari – E’ quindi fondamentale imparare a relazionarsi con le differenze, al fine di creare il giusto equilibrio”. Concludendo, gli obiettivi che il progetto Miss intende raggiungere sono diversi: favorire l’inserimento dei minori immigrati negli istituti scolastici; supportare la pubblica amministrazione nell’erogazione dei servizi di mediazione culturale; favorire l’integrazione dei cittadini immigrati, mediante iniziative culturali di quartiere; infine, rendere gli alunni, sia italiani che stranieri, protagonisti di esperienze di animazione di quartiere, attraverso l’organizzazione di eventi di integrazione culturale, tra le strade cittadine.
Nicole Cascione
Pubblicato il 13 Febbraio 2014