Cronaca

Lite Ferorelli – Emiliano in aula, ma si va verso il ritiro della querela

La lite tra Mario Ferorelli, presidente della Circoscrizione Murat/San Nicola e il sindaco Michele Emiliano sui presunti legami del primo coi clan di Bari Vecchia, cominciata nel 2011, e proseguita con la querela per diffamazione nei confronti del primo cittadino, ieri mattina ha segnato un nuovo ‘round’ in tribunale. Infatti, si è svolta proprio ieri la seconda udienza istruttoria in cui è stato formalmente interrogato lo stesso Ferorelli. Il quale ha confermato dinanzi al giudice monocratico di via Nazariantz in un’ora abbondante di deposizione le sue precedenti posizioni, affermando che il sindaco Emiliano ha agito (adottando il provvedimento di chiusura del lungomare) senza l’accordo dei Presidenti delle Circoscrizioni, delle Forze dell’Ordine e dei rappresentanti dei Commercianti, e che le frasi pronunciate dallo stesso su ‘Facebook’ prima, e in conferenza stampa poi, sono assolutamente diffamatorie, e riconoscendo pertanto entrambi i capi d’imputazione presenti nella querela in oggetto. Il fatto risale all’estate di due anni fa, allorquando Emiliano, con l’aiuto delle Forze dell’Ordine, dispose la chiusura al traffico serale (dalle ore 20.00 alle ore 24.00) del tratto di lungomare che va dal Teatro Margherita al Porto, e dal Faro alle vicinanze dell’ingresso monumentale della Fiera del Levante, scatenando la violenta protesta dei venditori ambulanti di bevande e alimenti, privi di autorizzazioni e licenze: i c.d.”abusivi”. A detta del capo della giunta comunale barese questa scelta fu presa al fine di tutelare la sicurezza e l’ordine pubblico, turbati da numerosi e gravi episodi di violenza avvenuti sul lungomare, già dall’anno precedente, e dalla necessità di combattere gli interessi della malavita locale, poiché il fenomeno della bancarelle abusive su quel tratto, denunciò il sindaco, era gestito appunto dai clan. Alla ferma decisione di Emiliano si oppose il presidente circoscrizionale, il quale ancora ieri nella sua deposizione in aula ha continuato a sostenere che questo provvedimento danneggia fortemente gli esercenti di attività commerciali del tutto lecite, e i residenti della Città Vecchia, e che trasforma il lungomare più bello in una “landa desolata”. In seguito si aprì un feroce dibattito in merito a questo provvedimento: il primo cittadino accusò Ferorelli “di essere schiavo dei clan e sottoposto alle pressioni dei malavitosi”; nell’interrogatorio di ieri il presidente Ferorelli ha precisato di non essere mai stato sottoposto a pressioni o minacce, e che le affermazioni di Emiliano, provengono non solo da un Sindaco, ma da un magistrato, tanto che il suo nome ha subito un grave danno in immagine e onorabilità. Ferorelli inoltre ha affermato che il sindaco spesso confonde e non distingue le posizioni dei commercianti, racchiudendo sotto un’unica voce le due realtà: legale e illegale, e facendone una “confusione colposa” poiché un amministratore dovrebbe ben conoscere le differenze tra chi svolge la propria attività legalmente e chi invece no. Tale distinzione deve essere ben netta agli occhi di un rappresentante dei cittadini, anche perché –precisa Ferorelli- il contesto in cui questo provvedimento viene inserito, non ha nulla a che vedere con la criminalità organizzata, poiché non risolve il problema degli abusivi, ma aggiunge un’ulteriore beffa, danneggiando maggiormente chi esercita il commercio nel rispetto della legalità. Al termine dell’interrogatorio il Giudice Chiara Civitano, ha rinviato l’udienza dopo la pausa estiva e precisamente al 26 settembre, per l’escussione dei testi: Vanni Marzulli, vicepresidente della IX Circoscrizione e Dino Tartarino, presidente dell’Ottava Circoscrizione Libertà, come persone informate sui fatti,  presenti ad un incontro pubblico voluto da Ferorelli, per discutere con il primo cittadino barese della “questione lungomare”, prima che tutta questa vicenda avesse inizio, e quando i rapporti tra i due erano ancora assolutamente amichevoli; e sono stati inoltre citati alcuni dei ristoratori e dei residenti presenti alla riunione in oggetto. Al termine dell’udienza di ieri mattina, in ogni caso, pare essersi aperto uno spiraglio per un componimento della vicenda giudiziaria, con la richiesta, appunto, d’un possibile accordo o di una chiusura, presentata dal difensore del sindaco Emiliano, ai difensori di Ferorelli. E i legali di entrambe le parti avrebbero recepito positivamente la richiesta del tutto formale, riservandosi in merito ad una eventuale valutazione di  questo espresso “segnale di buonsenso”.

 

Anna Deninno


Pubblicato il 5 Aprile 2013

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