Primo Piano

Lite sulla Sanità in Commissione tra Emiliano e Zullo

Non è stato di certo un esempio di buona politica quello consumatosi alla Regione Puglia nella commissione Bilancio, lunedì mattina, quando si è dovuta sospendere la seduta a causa della violenta polemica scoppiata tra il presidente della Regione, Michele Emiliano (Pd), ed il capogruppo di Direzione Italia, il medico Ignazio Zullo, che ha accusato il governatore pugliese di eludere le domande di alcuni commissari di opposizione. Infatti, ha poi dichiarato Zullo con una nota: “E’ vergognoso, e violenza sul mio ruolo di consigliere di opposizione e sulle prerogative di un gruppo politico che rappresento, attendere otto mesi per conoscere quello che non è scritto nel Piano di Riordino Ospedaliero, ovvero, qual è  l’impatto economico-finanziario dello stesso, per poi arrivare in Commissione  e sentire il presidente e assessore regionale alla Sanità, Michele Emiliano parlare di tutto tranne che rispondere alle domande per le quali era stata chiesta l’audizione”. E, proseguendo, ha commentato: “Domande, infondo, semplici”, riportando integralmente le due domande  a cui il governatore ed assessore alla Sanità della Puglia non avrebbe risposto, suscitando lo stupore e le ire non solo del consigliere interrogante, Zullo per l’appunto, ma anche le critiche degli altri consiglieri di opposizione della Prima commissione consiliare.  “ Il Piano ospedaliero quanto assorbe di risorse in termini percentuali del fondo sanitario regionale?” ha chiesto in prima battuta il capogruppo di Dit alla Regione. Ed ancora: “secondo le previsioni, ogni ospedale rispetta il rapporto costi-ricavi rispetto ai requisiti che prevedono che vi sia un divario non superiore al 10% o a un indebitamento superiore ai 10 milioni di euro per evitare che si vada in piano di rientro?” Ma anche a questo secondo interrogativo, evidentemente, non è giunta alcuna risposta esauriente per Zullo e gli altri commissari di opposizione. Infatti, l’esponente fittiano nella nota, commentando il contenuto stesso delle richieste, ha sottolineato: “Domande non strumentali né tanto meno campate in aria, ma vitali per la nostra sanità!”, per poi spiegare che “la spesa ospedaliera deve assorbire il 45% massimo del Fondo sanitario regionale affinché ci siano risorse a disposizione della prevenzione (6%) e della medicina territoriale (per il restante)”. Perché “se queste percentuali non sono rispettate e se dovessimo spendere molto di più per l’assistenza ospedaliera è ovvio, come avviene, che sarà penalizzata la prevenzione e la medicina territoriale”, oltre che “allo stesso tempo, se i parametri di gestione degli ospedali non sono rispettati, ciascuna struttura rischia di andare  in piano di rientro con divieti di assunzioni e limitazioni negli acquisiti e negli investimenti”. Quindi, ha sostenuto inoltre Zullo: “Immaginare una Puglia che con un Piano Ospedaliero porti un ospedale (ad esempio il Policlinico di Bari) in un piano di rientro o immaginare una Puglia che non spende quanto si deve per la prevenzione e per la medicina territoriale è una preoccupazione legittima del gruppo che rappresento”. Pertanto, ha ulteriormente commentato con evidente ironia il presidente dei fittiani nell’Aula di via Capruzzi, “la vera violenza – che Emiliano pensa gli sia stata fatta nell’interromperlo mentre parlava dell’universo mondo tranne che delle cifre per le quali era stato chiamato da me in audizione  –  la compie chi governa una Regione con l’arroganza di non dover dar a conto un gruppo politico del Consiglio e conseguentemente ai cittadini che rappresenta”. E, infine, Zullo ha pure obiettato sul comportamento del presidente della commissione Bilancio, Fabiano Amati (Pd), che è stato “sempre solerte a fiancheggiare il presidente Emiliano e ad impedire che un rappresentante  di un gruppo ( di opposizione, ovviamente), che aveva  fatto richiesta otto mesi fa, potesse finalmente conoscere informazioni vitali per la sopravvivenza del sistema e per una Sanità efficiente”. Analoghe lamentele sulle mancate o imprecise risposte del governatore Emiliano e del capo Dipartimento della Sanità pugliese, Giancarlo Ruscitti, che lo affiancava nella seduta di audizione, sono state espresse dalla vice presidente della commissione Bilancio, Francesca Franzoso di Forza Italia, che commentando l’atteggiamento di Emiliano durante l’audizione ha, tra l’altro, rilevato: “Tanto reticente, quanto a volte impreparato di fronte alle domande dei commissari, l’assessore alla Sanità non ha chiarito i dubbi circa le incongruenze di bilancio, derivanti dall’applicazione del Piano”, spiegando che “i dubbi sui costi effettivi restano tutti”. E, per questo, aveva chiesto al dott. Ruscitti “un dettaglio delle voci rispetto agli interventi, scorporati struttura per struttura e, soprattutto, l’impatto sul bilancio corrente, visto che i dati comparativi forniti fanno riferimento all’esercizio finanziario 2015”.  “Un passaggio – ha commentato Franzoso -necessario alla luce delle evidenti incoerenze tecnico contabili, emerse nel report fornito dal dott. Ruscitti”, portando come esempi i costi operativi incongrui nel Piano di riordino dei due ospedali del Capoluogo ionico, il Santissima Annunziata ed il Moscati. “Nel merito del provvedimento – ha commentato la stessa Franzoso in conclusione – il limite serio è quello di non aver ancorato le scelte della programmazione alle necessità assistenziali derivanti dai dati epidemiologici dei territori. Il modello proposto prevede un numero esorbitante di ospedali di base ed un numero di strutture di primo livello inadeguato. Una riformulazione delle rete arrangiata, che non chiude il buco della maggiore voce di deficit: il costo elefantiaco della mobilità passiva”. A lamentare in una nota l’assenza di risposte adeguate alle domande poste anche i pentastellati Mario Conca ed Antonella Laricchia, accusando Emiliano che “a domande precise non sono seguite risposte altrettanto precise” e che “preferisce piuttosto arrampicarsi sugli specchi o riuscire nell’intento di incolpare per la mobilità passiva chi, come noi, evidenzia e denuncia i problemi sanitari che quotidianamente sono costretti a sopportare i pugliesi, anziché assumersi le proprie responsabilità di Presidente e Assessore alla Sanità”. “L’apice dell’ipocrisia – durante l’audizione, secondo Conca e Laricchia – si è raggiunto quando parlando di sprechi nella sanità” gli stessi hanno “sottolineato quelli per lo smaltimento dei rifiuti speciali ospedalieri” ed Emiliano ha risposto di “non esserne a conoscenza”. “Peccato – hanno commentato a conclusione della loro nota i due esponenti pugliesi del M5S – che l’argomento fosse stato oggetto di un emendamento in Consiglio discusso alla sua presenza su cui garantiva (parola di Emiliano!), che ci avrebbero lavorato le strutture e che da mesi abbiamo presentato una mozione che, se approvata, produrrebbe un risparmio di due terzi rispetto alla spesa attuale, garantendo anche maggiore sicurezza ai pazienti”. Ma nonostante le critiche il presidente Emiliano è convinto, come ha pure sostenuto nell’audizione in commissione Bilancio, che il sistema pugliese “é uno dei migliori (ndr – da Roma in giù) nonostante situazioni di bilancio molto complesse che abbiamo affrontato, risanando”. E sottolineato: “Soprattutto non abbiamo fatto tagli. I posti letto ad esempio – ha affermato Emiliano – sono aumentati e abbiamo chiuso solo ospedali piccoli, inutili e pericolosi per i pazienti e per i medici. Abbiamo seguito le regole ed in queste abbiamo trovato il modo per rendere più sicuri ed efficienti tutti gli ospedali”. Peccato, però, che tanti utenti pugliesi del Servizio sanitario pubblico non se ne sono ancora accorti. E, soprattutto, che queste considerazioni del governatore per molti pugliesi, a distanza di circa 30 mesi dal suo insediamento, sono tutte ancora da dimostrare.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 21 Novembre 2017

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