Cronaca

“Lo avevamo detto che questa pac avrebbe avuto un impatto devastante”

Agricoltori italiani ed europei sul piede di guerra. Luca Lazzaro presidente di Confagricoltura Puglia

Agricoltori italiani ed europei sul piede di guerra in stato di agitazione e le immagini dei trattori che in alcune nazioni europee come Belgio e Germania bloccano le strade devono far meditare ed anche guardare al domani con una certa preoccupazione. Il Quotidiano ha intervistato in merito il dottor Luca Lazzaro presidente di Confagricoltura Puglia che lo affronta come al solito con grande equilibrio e competenza, senza esagerazioni o esasperazioni verbali.

Presidente Lazzaro, i tg mostrano le immagini di agricoltori fermi per la strada con i loro trattori, in aperta opposizione alla politica europea. Anche in Italia si percepisce malumore e scontento. Che cosa sta accadendo?

“Era un evento annunciato e sta accadendo esattamente quello che due anni or sono noi avevamo previsto. Non so se lei ricorda, ma circa due anni a questa parte, noi di Confagricoltura avevamo convocato i parlamentari europei e italiani per affrontare il tema della pac che è stata a dir poco folle e mal strutturata. Lo avevamo detto che questa pac avrebbe avuto un impatto devastante sull’agricoltura e in particolare sulla vita delle aziende agricole. Puntualmente questo sta accadendo e lo vediamo. A noi di Confagricoltura, che pur siamo vicini a coloro che con i mezzi bloccano le strade, queste manifestazioni non appartengono, noi vogliamo e cerchiamo tavoli di negoziato nelle sedi opportune, tuttavia è lecito affermare che il malcontento esiste ed è grande”.

Che cosa sta accadendo?

“Lo ripeto. Il problema serio è la pac che dappertutto sta avendo un impatto negativo, in Germania col prezzo del carburante. In Italia si sta ripercuotendo in modo disastroso sui conti delle aziende agricole che sono in affanno, e lo vediamo dai costi elevati e insostenibili in tutti i comparti. Questa situazione esaspera coloro che lavorano nel settore, stiamo scontando pesantemente le scelte di due anni addietro”.

Insomma, è un problema prevalentemente tecnico e politico…

“Esatto. Noi di Confagricoltura, che pur comprendiamo la rabbia di chi blocca le strade e il disagio, preferiamo la via del ragionamento e della discussione, ovvero di sederci ai tavoli tecnici e discutere. E’ un fatto prevalentemente politico, ci avviciniamo alle elezioni europee e chi ambisce a candidarsi deve capire la situazione e cercare di modificare con atti concludenti le scelte operate nel passato. Solo così possiamo migliorare e risolvere il problema che è delicato. Noi di Confagricoltura abbiamo optato per la discussione e il dialogo aprendo tavoli di negoziato, la via da seguire è questa. Le immagini dei trattori fermi in strada sono sicuramente suggestive, attirano, ma non risolvono la questione che è sia tecnica che politica. La pac ha operato e prodotto un meccanismo scellerato, bisogna cambiare rotta e modificarla subito, con rapidità”.

Prezzi dei prodotti agricoli alle stelle nei fruttivendoli e nella grande distribuzione, da che cosa dipende?

“Non dagli agricoltori, certamente i cui prodotti sono pagati alla fonte a poco prezzo. I problemi sono di filiera e nella lunga serie di passaggi dove non sempre tutto è veramente chiaro”.

Allargamento dell’Europa, che cosa pensate?

“Non sappiamo che impatto avrà e bisogna discuterne serenamente. Qualche perplessità esiste. Ricordo, siamo appunto alla vigilia di una tornata elettorale europea, che le valutazioni le fa l’elettore. Viviamo un momento di esasperazione e di difficoltà del settore a causa di scelte di politica economica molto discutibili, rivelatesi disastrose”.

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 2 Febbraio 2024

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