Cronaca

Lo Screening della DDH ed il ruolo dell’Imaging

Oggi la Rubrica Economica si pone l’obiettivo di presentare il Manuale sulla DDH, del Dott. Vincenzo Genchi, Radiologo Pediatra di Bari, vincitore del titolo mondiale di Radiologia-Pediatrica 2017, istituto dallo Virginia Commonwealth University (USA).

 

Cosa si intende per DDH?

 

“Il termine è un acronimo dell’inglese “Developemental Dysplasia oh the Hip”, che ha sostituito il vecchio termine di “Lussazione congenita dell’anca” e sta ad indicare uno sviluppo anomalo dell’articolazione dell’anca che porta “gradualmente” la testa del femore a dislocarsi fuori dalla cavità acetabolare. E’ un processo che inizia già in epoca fetale e, se non trattato, EVOLVE durante i primi anni di vita, con esiti permanenti ed invalidanti, rappresentati dalla sub-lussazione e lussazione o coxoartrosi “precoce”.E’ una delle malformazioni più frequenti nella specie umana, con una incidenza, in Italia dell’1% circa, tra i nati, ogni anno”.

Come prevenire e diagnosticare tale malformazione?

 

“La DDH rientra ormai tra gli screening “neonatali”, come tanti altri che, grazie al progresso della Medicina Preventiva, sono attuati in periodo peri-neonatale.Ricordiamo tra gli ultimi screening, introdotti in Italia dal S.S.N. quello del “tandem-mass”, uno screening che viene ora seguito a tutti i neonati, al fine di identificare, precocemente, in stadio  “preclinico” 40 Malattie Ereditarie mediante esame laboratoristico, su una goccia di sangue , prelevata sa una puntura sul tallone con cartoncino assorbente.Lo screening della DDH inizia, già in epoca neonatale, mediante un attento esame, da parte del neonatologo, dei fattori di rischio nonché un accurato esame obiettivo, comprendente le manovre di Ortolani-Barlow.Esso poi viene completato con l’esame strumentale, gli US, che devono servire a confermare una eventuale positività clinica, oppure a recuperare quanto ancora non è possibile rilevare dall’esame clinico (Diagnosi Pre-clinica!)”.

 

 

Quindi lo “screening” comprende una prima fase anamnestica-obiettiva ed una seconda fase, strumentale, rappresentato dall’esame ecografico: quali allora i “tempi” dell’esame ecografico, ovvero quando eseguire gli US.?

 

“La tempistica dipende dalla presenza, all’esame clinico-obiettivo dei fattori di “rischio”, per la DDH.

I fattori di rischio sono circa 16, ed il più indicente è la familiarità (43%) o la presentazione podalica, unitamente alle “red flag” (bandierine rosse) dell’esame obiettivo. Se sono presenti fattori di rischio, la raccomandazione è di seguire un primo esame US, alle dimissioni dalle “Nersery”; ovvero nei primi 45 gg, ripetendo lo stesso, anche se negativo, dopo il terzo mese di vita, cronologicamente corretto. Se non ci sono fattori di rischio, si può eseguire l’esame tra il secondo ed il terzo mese di vita, allorquando la “maturazione” fisiologica di un’anca si è completata”.

 

L’ecografia dell’anca neonatale è stata introdotta in Italia nel 1986, perché scrivere questo manuale? Non le sembra troppo datato?

 

“Assolutamente NO e per varie motivazioni che le elencherò. Diciamo innanzitutto che l’Ecografia dell’anca neonatale, è stata introdotta da me, in Puglia, nel 1987 e che il sottoscritto, che è anche Pediatra, ha una delle maggiori casistiche italiane, oltre 40.000 neonati.

Quindi ho voluto sintetizzare quanto da me “imparato” sul campo, dall’uso di questa metodica, quali i vantaggi e quali soprattutto i punti ancora oscuri e controversi, della tecnica di GRAF, quella utilizzata in Italia, che è bene ricordarlo, è solo “una” delle 11 tecniche, descritte ed in uso nel mondo. Lo scopo principale è stato quello di mettere “ordine”a quelli che sono i punti oscuri, anche per gli stessi Pediatri e, le vere Società Scientifiche non aiutano a riguardo, onde rispondere con un unico linguaggio, a tutti gli interrogativi delle giovani coppie, che spesso si sentono “disorientati” ad ascoltare voci “diverse” e contrastanti pareri su questo argomento”.

 

E per le “CAKUT” (Congenital Anormalities of the Kidneys and of the Urinary Tract), cosa ne pensa?

 

“E’ uno screening “associato” spesso a quello della DDH e su cui, ancora non si hanno idee chiare e condivise. Molto probabilmente un “Work in Progress” per un futuro manuale”.

 

 

Alessandro Latorre


Pubblicato il 21 Marzo 2018

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio