Cultura e Spettacoli

Lo spettacolo non ha più età

E’ difficile individuare lo spettacolo migliore visto a Bari in occasione di Maggio all’Infanzia, di cui è ancora in corso l’appendice lucana. La difficoltà nasce dal fatto che il teatro per bambini e/o ragazzi ha toccato vertici tali da non poter più essere considerato un sottogenere. La XXI edizione di questo appuntamento di caratura internazionale ha confermato il raggiungimento dell’età adulta per l’arte scenica rivolta a piccoli e meno grandi. Un successo dal colore variegato, stante la profonda diversità delle strade percorribili, tutte convergenti verso il comune obiettivo : ‘formare’ gli spettatori di domani. Non diremmo questo se non fossimo stati testimoni di messinscene come’Concerto fragile’, ‘Love is in the air’, ‘I musicanti di Brema’ e ‘Mio fratello rincorre i dinosauri’. Cominciamo da quest’ultimo spettacolo, prodotto da Arditodesio, che Christian Di Domenico (l’interprete) e Carlo Turati hanno tratto dall’omonimo testo di Giacomo Mazzariol. ‘Mio fratello…’ è classico teatro di narrazione che affronta il tema della disabilità con un sorriso fresco e intelligente. Avvolto dal nulla, un caldissimo Di Domenico racconta con arguzia, divertendo, appassionando. Uno spettacolo ‘edificante’, nel senso che alla fine, qualche luogo comune a proposito di sindrome di Down si sgretola. – Con ‘i musicanti di Brema’, di e con Tamara Bartolini e Michele Baronio, l’originalità assume i connotati di un concert-show. Agli accordi di una chitarra elettrica che strizza l’occhio ora al rock, ora al blues rispondono il gesto e la voce di una pimpante front-woman. E la nota storia dell’asino, del gallo, del gatto e del cane che si misero in viaggio per diventare musicisti evolve in un racconto spigoloso e talora anche aspro nel quale il diritto al sogno assurge a dignità irrinunciabile. –  ‘Love is in the air’ vede un giocoliere di grande presenza scenica (Andrea Farnetani, nell’immagine) mettere in cornice il dietro-le-quinte di un uomo di spettacolo. Il bravo Farnetani fa questo con inattesa vis comunicativa e con grande capacità di coinvolgere la platea. La quale platea si scalda come fosse al circo e si fa co-protagonista. – Apprezzabile anche ‘Concerto fragile’, un allestimento Casa degli alfieri – Universi sensibili. Sara Bevilacqua e Alessandra Manti sono le interpreti di un lavoro, diretto da Antonio Catalano, che sonda la capacità sonora di oggetti di uso quotidiano e la musicalità della natura. Il tutto al fine di costruire piccoli, muti racconti. Una messinscena gradevole e piena di poesia, che però non sfrutta a pieno le potenzialità che sono nel soggetto.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 22 Maggio 2018

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio