Locazione immobili: ecco la via per risparmiare, ma il Comune la ignora
Se per il Comune di Bari il trasloco in un padiglione della Fiera dei fascicoli relativi all’Archivio del Giudice di Pace di Viale Europa per un canone annuo di 51mila e 600 euro annui col trasferimento di documenti e fascicoli della Procura e Corte di Appello presso un deposito privato di Rutigliano, per un canone di 106mila euro annui appare come il massimo del risparmio in tema di locazione immobiliare, di avviso totalmente diverso Giuseppe Calabrese, già assessore repubblicano. Che da tempo, senza dare troppo nell’occhio, ha passato al vaglio ben altre proposte per la “razionalizzazione” delle spese per le locazioni di immobili municipali a uso ufficio al Comune di Bari. E a metà giugno dell’anno passato, è stato proprio lo stesso Calabrese a inviare al Sindaco Decaro e ad assessori e uffici competenti una lunga e dettagliata nota in cui di rammentavano spese e tentativi di unificare la sede comunale. Tutto andato puntualmente in fumo, com’era facile intuire. E con grave nocumento per l’Erario Civico, come ha precisato ancora l’ex amministratore del Partito Repubblicano Italiano. Ma andiamo per ordine. L’Amministrazione Comunale di Bari, alcuni anni or sono, al fine di unificare tutti gli Uffici tecnici (Urbanistica e Lavori Pubblici), fece ristrutturare ed adeguare l’anello superiore (1°piano) dello Stadio della Vittoria avente una superficie di 8 mila metri quadri, interamente utilizzabile per trasferire nel suddetto immobile di proprietà del Comune di Bari, gli Enti in oggetto indicati. Ciò al fine soprattutto di risparmiare il canone annuo di affitto di 304.920,00 euro per la locazione dei locali adibiti per la Ripartizione Urbanistica di Via Abbrescia n.80, che vanno alla “3M SpA”, nonché per l’affitto dei locali adoperati per l’attività della Ripartizione Infrastrutture Viabilità e Opere Pubbliche di Via Giulio Petroni n.103, che comporta una spesa di Euro 270.336 annua, canone che viene versato all’Istituto Diocesano dell’Arcidiocesi di Bari-Bitonto. Questo trasferimento programmato – e mai realizzato – avrebbe consentito all’Amministrazione Civica di risparmiare annualmente la somma di 575.256 euro, assicurando agevolazioni anche in ordine alla viabilità per raggiungere la nuova sede, sia ai cittadini utenti dei servizi e sia alle utenze provenienti dal territorio della “città metropolitana”, rammenta ancora Calabrese. Per il quale, in fondo, tutto questo avrebbe comportato benefici e un notevole risparmio di costi e mezzi al Comune, <<…senza trascurare la possibilità che l’ubicazione presso ex stadio della Vittoria avrebbe consentito l’ubicazione anche degli uffici della Ripartizione Contratti e Appalti di Via Garruba nn.47/51 con l’ulteriore risparmio per le Casse Comunali di 130.306 euro annue di fitto che viene versato, all’attualità, dalla Civica Amm.ne alla “Tecon s.r.l. Finanche gli Uffici Demografici di Via Ospedale Di Venere (€ 31.923) gli Uffici della sede del 4° Municipio di Via Calatafimi di Carbonara di Bari (€ 22.382) ed il Centro Sociale (€ 12.717) potrebbero trovare collocazione rispettivamente nei locali c.d. “Diaz” e “Calamandrei”, ricadenti nel territorio del IV° Municipio, più volte annunciato il loro trasferimento e non ancora effettuato, con notevole risparmio annuo di circa 67.022 euro, fatto non trascurabile per il non florido bilancio dell’Amministrazione Comunale>>. Inutile dire che pure questa missiva è stata ignorata da amministratori e tecnici comunali, tanto che Peppino Calabrese chiede a sindaco e assessori: <<perché questo silenzio?>> Per quale motivo la Civica Amministrazione tace, pur predicando a più voci la politica del risparmio e dei “tagli” alle spese e ai rami secchi? E cosa vuol fare il Comune per migliorare la gestione della spesa per gli affitti a carico del Civico Bilancio, favorendo la riduzione del carico fiscale che affligge i tartassati cittadini baresi? Tutte domande senza risposta, anche se stavolta, in caso di silenzio da parte di un Ente che, privo di piani mirati al risparmio delle risorse pubbliche, imbocca strade contorte per assumere in locazione immobili a uso ufficio, potrebbe finire per interessare la magistratura contabile. Come già accaduto in passato…
Francesco De Martino
Pubblicato il 9 Agosto 2017