Cultura e Spettacoli

L’ombra sul Marchese di Montrone

Bari gli ha dedicato il primo Istituto Magistrale della città, oggi Liceo e una via nel borgo murattiano (Marchese di Montrone). Un gesto dovuto per il peso culturale che questa figura ebbe nella prima metà dell’Ottocento. Letterato raffinatissimo, Giordano Bianchi Dottula nacque a Montrone, oggi Adelfia, il 31 gennaio 1775. Prolifico autore di odi, sonetti, poemetti, stanze e saggi critici, il Dottula fu tra i protagonisti del dibattito culturale contemporaneo (fu in contatto con il Gioberti, il Giusti, il Monti e il Foscolo) promuovendo su tutte e a più riprese la causa della purezza della lingua italiana. In parallelo a così apprezzata attività letteraria, Giordano Bianchi Dottula ebbe trascorsi militari e politici non meno intensi. In qualità di ufficiale di Gioacchino Murat prese valorosamente parte alle battaglie di Marengo e del Mincio. Resta l’uomo politico, e siamo alle dolenti note : Dopo essersi schierato contro i Borboni con la Proclamazione della Repubblica Partenopea, al ritorno dei reali su trono napoletano ritroviamo il Nostro ben insediato nell’amministrazione di Ferdinando IV. Ciò avvenne nel 1820, al suo rientro da  Napoli, da cui si era allontanato per scansare i rigori restaurativi del reinsediato Borbone. A riabilitarlo pare sia valso l’intervento di un avo materno che, fedelissimo a Ferdinando IV, aveva seguito il re fino in Sicilia all’epoca della rivolta giacobina. Il Marchese Dottula si ritrovò così nominato ‘gentiluomo di camera’ e ‘maggiordomo di settimana’, lui che solo quindici anni prima era stato ciambellano alla corte del Murat (altri, ben più compromessi, avevano patito chi l’esilio, chi il carcere, chi la condanna a morte). Più avanti ritroviamo il Nostro nominato addirittura Intendente di Polizia a Bari. In veste di sbirro il Marchese diede subito segni di grande zelo. Lo dimostra una missiva di suo pugno conservata nell’Archivio Provinciale di Bari : “Bari, 21 maggio 1839 – A Sua Eccellenza il Ministro della Polizia generale – Eccellenza, ho dato le disposizioni le più efficaci per una stretta vigilanza se mai in questa provincia apparissero persone osservabili per un cappello di paglia col nastro verde (segnale di appartenenza alla Giovine Italia – n.d.r.). Ma queste disposizioni le ho comunicate confidenzialmente per iscritto ai soli due sottintendenti, ammonendoli di usare la massima circospezione nello spiegare la loro vigilanza. Alle altre autorità poi ne ho fatto comunicazione a bocca, dubitando della poco loro esattezza nel conservare le carte di alta polizia: perocché spiacerebbemi che per tale loro negligenza si divulgasse una cosa, la quale io non credo sin ora nota ad alcuno in questa provincia: o almeno all’intelligenza di un qualche individuo dei più esercitati nei maneggi rivoluzionari. Da ultimo prego Vostra Eccellenza dirmi, qualora riuscisse alla Polizia di sorprendere alcuno coi detti segni, se debba farlo arrestare e tradurre costà ovvero ritenerli in queste prigioni a disposizione di Vostra Eccellenza. – L’intendente Marchese di Montrone”… Un camaleonte, in definitiva.

 

Italo Interesse

 


Pubblicato il 31 Gennaio 2023

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