Longo e il rammarico per le opportunità concesse al VAR
Il Bari riprenderà questo pomeriggio gli allenamenti in vista della trasferta di domenica a Cremona
Continuano le conferme sul campo da parte del Bari. Nonostante il pareggio contro il Cosenza, la squadra ha continuato a dimostrare concretezza, propositività e compattezza sia nei tecnicismi che nell’atteggiamento. Ovviamente il pareggio resta macchiato da un po’ di rammarico, dato che i biancorossi conducevano il match sin dal 39’ grazie ad uno stacco di testa di Raffaele Pucino su assist da calcio d’angolo del solito Cesar Falletti. Agli inizi del secondo tempo è mancata un po’ di cattiveria sottoporta che ha impedito alla compagine di casa di raddoppiare e mettere al sicuro il risultato. Così il destino è finito nelle mani degli episodi e delle decisioni del VAR. Due situazioni più o meno sindacabili. Il primo al 53’ quando Lella ha allargato il gomito verso Caporale che si è disteso per terra, toccandosi prima la testa e poi lo stomaco, sotto suggerimento di qualche compagno. Rosso diretto per la mezzala di Santeramo. Il Bari è rimasto in 10, ma ha continuato a provarci, specie con un ritrovato Sibilli che ha mancato un’occasione fondamentale. Nell’altra area di rigore intanto Coli Saco, da poco subentrato, ha commesso l’ingenuità di un fallo di mano. Rigore calciato da Fumagalli e gol al 87’; il Cosenza, con un po’ di tenacia ed astuzia, è riuscito a riprendere la partita e a strappare un punto ai pugliesi. Diverse le contestazioni sulle decisioni dell’arbitro Marchetti che in campo personalmente non ha visto nulla e si è rimesso alle decisioni della sala VAR. La partita è terminata anche con un Coli Saco in lacrime, dispiaciuto per l’errore commesso.
Al termine della gara, mister Longo si è mostrato rammaricato per non essere riuscito a portare a casa il risultato pieno, rimarcando le sue perplessità sulle decisioni del VAR, specie quella che ha condizionato l’espulsione di Lella: “La squadra avrebbe meritato la vittoria; mi dispiace che il pareggio sia arrivato tramite un’ingenuità, quella di dare la possibilità al VAR di decidere. Chi ha giocato a calcio sa che il difensore del Cosenza se la sta ridendo perché ha accentuato il colpo ricevuto, buttandosi per terra. Ho visto una squadra che ha approcciato bene alla partita, soprattutto nel primo quarto d’ora. Nella seconda parte del primo tempo abbiamo sbagliato qualche passaggio in più, cosa che normalmente non facciamo. Una volta rimasti in 10 e anche dopo il rigore subito, bisogna fare i complimenti a tutti i giocatori perché hanno continuato a lottare per vincere la partita. Coli Saco è stato sfortunato ad essere colpito da una palla in area. Ringrazio lo stadio perché, dal momento in cui siamo rimasti in inferiorità numerica, il pubblico si è acceso e ci ha sospinto ancora di più. La prestazione, essendo ancora nella fase iniziale, conta molto, ma oggi avrei preferito vincere. Sono comunque contento di vedere una squadra che osa, anche a costo di concedere qualcosa”.
La partita è stata sbloccata da un terzino molto discusso, specie in avvio di stagione. Raffaele Pucino aveva precedentemente rilasciato delle dichiarazioni in cui aveva affermato di credere nelle potenzialità di questa squadra. Ritornato ai microfoni, per la sua ottima prestazione contro i calabresi, non ha mancato occasione per ribadire il suo punto di vista: “Dispiace perché avremmo meritato la vittoria, dato che abbiamo subito solo una situazione da gol in 35 minuti di inferiorità numerica. Il risultato sarebbe stato importante per farci capire dove possiamo arrivare. La prestazione è stata, in ogni caso, importante. Penso che quelle commesse siano state più delle sciocchezze nostre che dei meriti dell’avversario. Siamo tornati a prendere gol dopo 3 partite, ciò vuol dire la squadra stava lavorando bene in fase difensiva. Il reparto difensivo non ha mai avuto lacune, dato che 2/3 sono rimasti gli stessi. Ho rilasciato quelle dichiarazioni dopo la gara contro il Sassuolo perché sono sempre stato convinto delle potenzialità della squadra. Oggi siamo osannati da tutti, mentre io ho difeso i miei compagni anche quando avevamo un solo punto in classifica. Il mio riferimento non era ai tifosi, ma a quelli che vogliono che il Bari perda per scrivere cattiverie sui social, quelli non li ritengo dei veri sostenitori biancorossi. Qualcuno, poi, ha spostato l’attenzione, interpretando male le mie parole e suggerendo che mi stessi riferendo a tutti i tifosi in generale. Quando si scrive bisogna ricordarsi che dietro i calciatori ci sono degli uomini che hanno famiglia e figli. Ho esultato per il gol perché ho voluto togliermi qualche sassolino, dopo essere stato spesso attaccato. È ovvio che il risultato ridimensiona la mia felicità. Ma è importante che, passo dopo passo, stiamo raccogliendo quello che abbiamo seminato”.
Boris Radunović, indiscusso tra i pali, nonostante i punti di sutura rimediati alla testa in seguito ad un infortunio subito nella gara contro il Frosinone, aveva intuito la traiettoria del calcio di rigore calciato da Fumagalli, ma non è riuscito nell’impresa di pararlo: “Abbiamo giocato bene, peccato per gli episodi che hanno condizionato la partita. Senza il calcio di rigore, difficilmente avrebbero segnato. Abbiamo gestito bene anche in 10. Si vede la crescita della squadra anche in fase difensiva. Abbiamo preso gol solo su rigore o calci piazzati, quindi dobbiamo migliorare anche su questo aspetto. Noi portieri studiamo la maniera di calciare i rigori dei nostri avversari. Sapevo che Fumagalli avrebbe calciato basso e sono andato nella giusta direzione, ma ha tirato bene e non ci sono arrivato. Sono sicuro che subiremo sempre meno; il mio obiettivo è quello di prendere meno gol possibili”.
Per quest’oggi, nel pomeriggio, è prevista la ripresa degli allenamenti in vista della gara contro la Cremonese allo ‘Zini’ di domenica 6 ottobre alle ore 15. (ph. Tess Lapedota)
T.L.
Pubblicato il 1 Ottobre 2024