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Longo: “L’obiettivo non cambia. Cercheremo di dare un’identità”

SSC Bari, convincente e corsaro a Salerno

È arrivata la terza vittoria, l’undicesimo risultato utile di fila che ha capitalizzato la striscia di sei pareggi consecutivi realizzati dal Bari di mister Longo. I baresi si proiettano al sesto posto a pari merito con il Palermo che ha però la peggiore differenza reti. Il Bari corsaro a Salerno, spinto dagli oltre 2,500 tifosi dato ufficiale perché in realtà erano il doppio, sparsi per i vari settori dell’Arechi di Salerno in virtù di un gemellaggio da oltre 40 anni destinato a essere immortale. Il Bari finalmente centra però un successo che mancava dal 22 settembre in terra laziale contro il Frosinone e vince 2-0 con le reti dei suoi attaccanti, Lasagna al 29’ su assist di Oliveri e Novakovich al 39’ imbeccato da Dorval, con un gol in acrobazia di testa che ha bucato la porta campana. Nella ripresa il Bari ha tenuto il campo, protagonista è stato Radunovic, ma anche Simic, bravissimo in sostituzione dell’infortunato Vicari a riposo precauzionale in panchina, e di Mantovani hanno davvero retto le fila della retroguardia. Nota negativa il giallo di Benali che lo costringerà a saltare la gara con il Cittadella, domenica 24 novembre dopo la sosta. Il Bari, anche con la ‘faccia sporca’ del secondo tempo porta una vittoria legittimata dal grande spirito ed identità che il tecnico sta costruendo e che ne ha parlato sia in conferenza stampa nel post-gara e alle tv licenziatarie presenti.

LA VOCE DEL TECNICO – La guida tecnica biancorossa è partito dalla prestazione: “Abbiamo interpretato molto bene il primo tempo e consapevoli che non sarebbe stato facile portare a casa l’intera posta in palio. È stata sfruttata al meglio l’ampiezza dei quinti con la scelta di riempire l’area dei cross. Radunovic?  È stato bravo ed abile ad evitare il gol di Verde perché le gare sono condizionate da episodi”. Sulla ripresa: “Nel secondo tempo ci siamo concentrati su una fase difensiva svolta con spirito diverso: la squadra ha dato in questo senso una risposta importante. Nell’ultima gara contro la Reggiana ci siamo fatti recuperare il doppio vantaggio ed eravamo un po preoccupati perché non si ripetesse”. Sulla Salernitana: “Sono una squadra viva con giocatori importanti e ci vuole pazienza. Vanno fatti i complimenti a Petrachi e Martusciello per il grande lavoro”. Il tecnico ha speso belle parole anche sulle tifoserie e sulla festa: “Il gemellaggio è una cosa bellissima, quando si respira questo clima di festa fa piacere a tutti. Nello sport c’è bisogno di queste scene, di questi momenti e clima”. Chiosa finale sugli obiettivi: “Playoff? L’obiettivo non cambia, I biancorossi sono ripartiti da un’annata difficile e da una fase di ricostruzione. Siamo una squadra che ha cambiato tutto dopo 3 mesi e mezzo di lavoro. Capisco giustamente gli ambienti e la tifoseria, ma nel calcio ci vuole programmazione e pazienza. Non si creano dinamiche in poco tempo con il solo mercato. Bisogna conoscere, migliorare e saper anche sbagliare. Qualche volta succede che s’incastri tutto subito. Serve restare sempre concentrati e ridare un’identità che sembrava essere stata smarrita”.

Lorenco Simic, l’altro protagonista, Ha sostituito Vicari e lo ha fatto egregiamente facendosi perdonare anche l’errore che è costata la vittoria a Bari contro la Reggiana. Su Simic, Longo ha detto: “Simic, aveva due avversari che si sposano con le sue caratteristiche fisiche. Ha grande struttura ed è forte nei duelli e ha usato al meglio tutta la sua esperienza”. Chiosa finale: “Undici risultati utili consecutivi non sono scontati. La cosa importante è lavorare duro, i ragazzi si fanno in quattro anche quando i risultati fanno vedere le cose in maniera distorta, ma alla lunga saranno premiati”. Il tecnico si è congratulato anche con Radunovic.

SIMIC, l’ALTRA CERTEZZA Queste le parole nell’intervista post-gara del difensore Lorenco Simic: “Sono arrivato con un po’ di ritardo nella preparazione, ora sono pronto. Avrei voluto aiutare la squadra. Avevo bisogno di un po’ di tempo, sono contento perché i problemi sono alle spalle. Ho grande motivazione”: Infine, ha concluso: “Era importante portare a casa la vittoria. Dobbiamo ottenere punti, ne abbiamo lasciati troppi per strada. Noi lavoriamo sempre per vincere, questo successo significa tanto. Ora andiamo alla sosta con il pensiero di dover lavorare duro per arrivare il più in alto possibile. La palma del migliore in campo però va suddivisa tra Novakovich e Radunovic. Il Bari tornerà in campo dopo la sosta domenica 24 novembre contro il Cittadella alle 15. (Ph. Domenico Bari/ SSC Bari).

Tess Lapedota


Pubblicato il 12 Novembre 2024

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