Longo, nel mese di novembre passa il riscatto del Bari
Subito la Salernitana e, dopo la sosta, il Cittadella al San Nicola e il Brescia in trasferta
È ora di riconquistare il proprio pubblico che sarà presente in massa anche in massa nella vicina Salerno, con la quale tifoseria vige un gemellaggio ultratrentennale e fuori dagli spalti e poco prima, sarà festa. Ma in campo le due squadre, non potranno farsi sconti e il pari non servirebbe né al Bari, decimo in classifica con gli stessi punti del Catanzaro ma la migliore difesa ma neanche alla Salernitana, quattordicesima ma con un solo un punto in meno. Dunque, una classifica cortissima, in realtà già a partire dal quinto posto dove ancora di più chi dovesse centrare i tre punti sarebbero ancora più pesanti perché con l’avvicinarsi del mese di dicembre e l’incombenza del mercato di gennaio, gli equilibri saranno spostati un’altra volta. Pertanto, non perdere terreno con una classifica dignitosa, ma soprattutto nel caso specifico del Bari non farsi travolgere una classifica deficitaria come quella dello scorso anno dove la salvezza è stata strappata agli spareggi playout negli ultimi 90 minuti più recupero, il 23 maggio scorso, sarebbe quasi l’obiettivo minimo per una squadra che la società aveva dichiarato che doveva puntare ai playoff. Di veritiero al momento c’è soltanto la classifica, sul rettangolo di gioco le rimonte e l’incapacità di chiudere le gare stanno raccontando altro. Anche se, ad oggi, la squadra di Longo ha mostrato soprattutto sino a prima della gara di Spezia una certa propensione a giocarsela sempre, perdendo poi la bussola negli ultimi minuti, per due motivi principalmente: la mole di occasioni prodotte non trasformata e in questo caso l’allenatore con il materiale umano e tecnico a disposizione poco può, se essi non si sbloccano, e gli errori puntuale di una difesa che ha una coperta corta nei sostituti non propriamente all’altezza del trio titolare composto da capitan Vicari e dei braccetti Mantovani e Pucino. Tramutare, dunque, i fischi piovuti al termine della gara pareggiata con la Reggiana sabato scorso al termine della gara in applausi sarà una sorta di dovere morale con la città, e tutti quei tifosi ch e non hanno mai mollato di sostenere quei colori, nonostante ci si aspettasse qualche sacrificio economico di pi dalla società e dai giocatori che inizialmente avevano illuso potessero osare qualcosa di più. Il cammino del Bari non passa soltanto dalla trasferta di domenica a Salerno, alle 17,15 ma anche dalla ripresa dopo la sosta, quando incroceranno al San Nicola il Cittadella, domenica 24 novembre (ma prima ci sarà la sosta delle nazionali) e poi il Brescia in trasferta, con i lombardi attualmente settimi, in trasferta sabato 30 novembre. Da questo mese dove in palio ci saranno 9 punti e e poi quello di dicembre dove ci saranno ben cinque sfide, compresa quella contro il passato recente, ovvero contro il Cesena di Mignani (quarto e mina vagante del torneo), si potrà carpire quale sarà la reale ambizione del gruppo squadra, se lo stesso pubblico encomiabile potrà tramutare i fischi in applausi e soprattutto quanto la dirigenza dimostrerà di tenerci, sia facendo sentire la propria presenza e intervenendo in modo mirato tra attacco e difesa, i reparti sotto la lente di ingrandimento nel mercato di riparazione nel mese di gennaio. Le potenzialità per stappare, termine gradito nel Futsal o nelle partite di pallacanestro e cambiare l’inerzia, in questo momento sfavorevole, ci sono tutti. I sei pareggi, specie dopo le ultime recenti rimonte e quella da 2-0 a 2-2 negli ultimi cinque minuti di fronte ai propri tifosi al San Nicola, sono immagine ancora forti, Tuttavia, le parole del mister Longo nel post-gara suonano chiaro e da martedì che è ripresa la sessione di allenamenti in vista di domenica, c’è il tempo per trovare soluzioni. Da Sibilli, che nello scorso campionato è stato decisivo con le sue undici reti e assist, a caccia del suo primo gol, a Lasagna che deve essere più cinico e lucido sotto porta, al ritrovare il miglior Lella in mediana ma anche, alla luce dell’ultima gara e come è subentrato, puntare sulla fisicità e quella cattiveria agonistica che ha dimostrato Novakovich, sabato scorso. Si aspettano risposte da tutto il gruppo squadra, nessuno escluso specie chi subentra a gara in corso, deve e dovrà mettere in difficoltà il mister, in senso positivo affinché possa essere un valore aggiunto e non un “muso lungo”. (Ph. Tess Lapedota).
Tess Lapedota
Pubblicato il 7 Novembre 2024