Cronaca

L’ormai nota “tecnica” di bandi e avvisi a ridosso delle ferie

 

E’ una tecnica ormai nota e ben collaudata quella di indire bandi o avvisi, per gare o concorsi selettivi di assunzioni, in pieno mese d’agosto da parte di chi gestisce il potere nelle Amministrazioni pubbliche con l’obiettivo non dichiarabile di voler ridurre al massimo la platea dei concorrenti. Infatti, quella di indire bandi o avvisi pubblici a ridosso o durante determinati periodi dell’anno, in cui la gran parte dei cittadini che può e vuole partecipare è notoriamente distratta od assente da motivi di ferie o festività, è un modo di fare quasi fisiologico per chi gestisce con l’intento di “pilotare” determinate attività di selezione o attribuzione di benefici pubblici, riducendo notevolmente la platea dei partecipanti. Infatti, è risaputo che il numero di coloro che partecipano a bandi o avvisi emessi e scadenti in particolari periodi dell’anno si riduce non certo perché l’interesse dei potenziali concorrenti è discontinuo, ma per il semplice fatto che in quei periodi dell’anno l’attenzione verso le comunicazioni istituzionali statisticamente si attenua o manca del tutto, trattandosi di periodi di festività prolungate o ferie, durante i quali seguire con assiduità quotidiana le comunicazioni istituzionali può essere per molti un problema  Infatti, la pausa festiva o feriale impegna su altri fronti i potenziali richiedenti che sovente sono disimpegnati dalla quotidiana routine  informativa o, peggio, cadono nell’errore di credere che anche la Amministrazioni pubbliche in tali periodi sospendano l’attività di divulgazione di bandi ed avvisi di interesse collettivo. Di certo nel mese tradizionale di ferie, ossia agosto, molti centri di patronato e segretariato sociale, che sono poi quelli che in questi casi fanno più di ogni altra forma di pubblicità da cinghia di trasmissione con i potenziali partecipanti, sono chiusi. Quindi, la principale fonte di comunicazione indiretta per i comuni cittadini è inattiva. Pertanto bandi ed avvisi, che in teoria le Amministrazioni pubbliche dovrebbero avere interesse a dare massima diffusione, se pubblicati a ridosso o durante un periodo di festività prolungate (come quelle natalizie, o ferie di massa, come è tradizionalmente quello tra fine luglio e fine agosto), con termini di partecipazione anche particolarmente brevi che scadono nello stesso periodo,  è scontato che vengano ignorati dai più, perché è certo che la divulgazione del messaggio pubblico si riduce al minimo. Ed è questo sicuramente l’obiettivo di chi vuol ridurre al minimo la platea dei partecipanti ad un determinato bando o avviso. A polemizzare recentemente con Comune di Bari e Regione Puglia per queste “tecniche” di potere e, quindi, per aver effettuato bandi proprio a ridosso delle ferie agostane è l’ex consigliere comunale barese Luigi Cipriani, fondatore e leader del movimento civico Gil (Gruppo indipendente e libertà) che sulla sua pagina di Facebook  ha scritto un apposito post dall’emblematico titolo alla barese: “ I ‘ciambotti’ d’estate  che piacciono tanto al potere!”. Bersagli della polemica, senza dirlo in primis, sono chiaramente il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ed il governatore pugliese, Michele Emiliano. Infatti, con riferimento indiretto a chi governa Comune e Regione, Cipriani prosegue il suo post commentando: “Come al solito i bandi per il lavoro sono sempre più anonimi! “ e spiega: “A) Per 300 assunzioni (temporanee) alla Fiera del Levante le domande on-line sono scadute il 5 agosto. Solo pochi ‘fortunati’ hanno saputo di tale possibilità”. E poi chiede: “perché non si è provveduto ad indire il bando, al fine di dare una (ndr – maggiore) ‘trasparenza’, nel mese di giugno? E’ normale tutto ciò? – B) La convocazione (solo sul sito dell’Amtab) per la selezione attraverso il primo screening, si è tenuta in pieno periodo di ferie, il 29 luglio. Quando gran parte dei ragazzi partecipanti è in vacanza”. Ed ancora un’altra domanda: “E’ normale tutto ciò?”. Terzo punto del post di Cipriani: “ C) Bando per il contributo alloggiativo, competenze 2014: è stato pubblicato il 5 agosto con scadenza 2 settembre. Come è possibile fare le domande se il 99% dei CAF sono in ferie?”  da cui scaturisce anche il suo terzo interrogativo (ndr –  presumibilmente generico): “E’ normale tutto ciò?”. Fin qui  nel post la cronaca dei fatti  e le conseguenti domande del leader di Gil, che però aggiunge con chiaro intento polemico: “Questi sono metodi ‘filo-comunisti’ che non possono essere accettati in un paese democratico” e conclude: “Ci piacerebbe sapere cosa né pensano in merito sia il governatore Emiliano che il sindaco di Bari Decaro!” E poiché Cipriani è evidentemente certo di non avere alcuna risposta da parte di questi, termina il suo post con un noto detto: “Campa cavallo che l’erba cresce”, polemizzando pure con la maggioranza degli elettori baresi e pugliesi visto che si chiede e risponde in maniera retorica e provocatoria: “Li avete votati? Ora godeteveli!”. Intanto, mentre Cipriani polemizzava con Decaro ed Emiliano su Facebook, per le note “tecniche” dei bandi in periodi di ferie, sul sito ufficiale del Comune di Bari, in data 9 agosto e con scadenza 6 settembre (ossia meno di 30 giorni), veniva pubblicato un “Avviso” per manifestazioni d’interesse a locare immobili ad uso uffici all’ente da parte di privati. Anche per tal genere di acquisizioni l’amministrazione Decaro pensa evidentemente di potersi dare una parvenza di imparzialità gestionale. Ma è effettivamente così?  Da ciò che è accaduto fino in materia di locazioni passive e di mancate acquisizioni locative del Comune sembrerebbe proprio di no. E poi basta leggersi l’anzidetto “Avviso” che qualche dubbio sorge. Però, questo è tutto un altro argomento. E discorso.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 10 Agosto 2016

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