L’oro della poesia, l’oro della commedia
Nell’ultimo fine settimana al Nuovo Abeliano hanno lasciato il segno due spettacoli di cui sono stati distintamente protagonisti Vito Signorile e Flavio Albanese. Cominciamo dal primo. Un monumentale interrogativo sottende ‘Naufragar m’è dolce in questo mare’ (produzione Gruppo Abeliano) : Perché i ragazzi a scuola non vogliono sentir parlare di Dante, Foscolo o Ungaretti ? Se già è tormentoso l’obbligo dell’esercizio mnemonico, della parafrasi e del commento, al danno s’aggiunge il latitare di docenti in grado di ‘porgere’ adeguatamente Leopardi, Quasimodo, Ungaretti. S’immagini però docenti di Italiano supportati a lezione da un attore di professione incaricato di ‘interpretare’ Pavese, Bodini, Merini, Benni… E invece nella nostra scuola i professionisti del teatro trovano spazio solo per curare acquosi laboratori di teatro finalizzati a mandare in scena ragazzi a conclusione di progetti di dubbia qualità (dai e dai, poi, docenti senza pudore finiscono con lo scalzare i professionisti per improvvisarsi registi, commediografi, scenografi…). L’amara riflessione è d’obbligo al termine di ‘Naufragar m’è dolce in questo mare’. Per un’ora un rapito Vito Signorile svaria tra i giganti della poesia italiana dando vita a un caldissimo flusso emozionale nel quale è egemone lo stupore al cospetto della Bellezza, di cui la parola poetica si fa viatico. Uno spettacolo vibrante, e che mette anche rabbia : Quante risorse sprecate, quante potenzialità inespresse. E tutto a danno di un’utenza scolastica resa ‘consumatrice’, per di più senza profitto e suo malgrado. Bravo Signorile. E bravo pure Flavio Albanese per il suo ‘L’oro della commedia’ (produzione Compagnia del Sole), briosa lezione-spettacolo di teatro in cui si ragiona intorno a commedia dell’arte e dintorni. ‘L’oro della commedia” è perciò occasione per ragionare anche su Petrolini, Totò, Petito, Goldoni, Strehler… Uno spettacolo piacevole e acuto. E l’acume è nella ben pianificata leggerezza con cui – dando l’impressione di pescare le parole sul momento – Albanese svela alla platea uno scrigno di saperi ed esperienze personali. Tra le righe : i maestri della commedia dell’arte, da professionisti ‘seriali’ qual erano (lavoravano 365 giorni all’anno), non improvvisavano niente, anche quando andavano a braccio. – Prossimo appuntamento al teatro di via Padre Kolbe, giovedì prossimo, 23 settembre, con Carmela Vincenti in ‘C’era una donna che…’. Il monologo ha per oggetto una serie di storie di donne. Donne d’ogni tipo, ragazze da marito, spose, madri e compagne di strada, donne conosciute, incontrate e a volte semplicemente sognate. Il giorno dopo sarà la volta di ‘La Ianara’, un testo di Licia Giaquinto diretto e interpretato da Elisabetta Aloia ; produzione Compagnia Diaghilev.
Italo Interesse
Pubblicato il 21 Settembre 2021