Cultura e Spettacoli

L’ospedale degli amori

L’amore è come le sabbie mobili : se ci caschi, ci resti. E anche se ne vieni fuori, dopo, niente è più lo stesso. Grosso modo gira così in ‘Spezzato è il cuore della bellezza’, un testo di Mariano Dammacco andato in scena la settimana scorsa al Piccinni per la stagione Altri Mondi. Osservatore disincantato delle tragicommedie cui Cupido dà il ‘la’ quando coi suoi dardi infilza figure di caratura mediocre, Dammacco racconta un lacerato triangolo amoroso che vede due donne ben distanti (ma forse facce della stessa medaglia) prevalere sull’unico, infelice rappresentante del ‘sesso forte’. Per fare questo il teatrante pugliese spazza via la figura maschile e affida all’unica protagonista il doppio ruolo. Così, mentre Serena Balivo deve pendolare fra il candore – che spicca nel buio – di scannetti e separé per assumere differenti identità, Erica Galante copre i vuoti nei panni d’un uomo dal viso coperto da una maschera grottesca e che parla – ma senza convincere – per gesti flessuosi e simboli. ‘Spezzato è il cuore della bellezza’ mette in mostra un’interprete, Serena Balivo, particolarmente versatile. Ben convincente nel ruolo di una donna abbrutita dagli psicofarmaci, la Balivo si conferma credibile anche nei panni di una Barbie-amante impermeabile al pensiero. Nonostante un’amarezza senza rimedio intrida l’opera, ‘Spezzato è il cuore della speranza’ strappa anche risate gustose. Nessuno se ne meravigli. Se si ride pure al morto, ci può stare che dal dolore di amati e amanti germinino spunti comici. Ma Dammacco non ride con cattiveria : il buffo è solo effetto collaterale della stupidità umana, qui osservata e annotata con rigore scientifico. Apprezzabili le scelte musicali che avvolgono con discrezione la messinscena ;  disegno luci di Stella Monesi ; degno di nota, l’opera si è aggiudicato il premio Ubu 2020/2021 per la categoria Nuovo  testo italiano / scrittura drammaturgica. – Nel prossimo appuntamento stagionale ritroviamo Balivo e Dammacco tra i protagonisti. ‘Danzando con il mostro’, uno spettacolo di e con Serena Balivo, Mariano Dammacco e Roberto Latini, sarà in cartellone da giovedì 3 a domenica 6 novembre ; drammaturgia : Mariano Dammacco ; musiche : Gianluca Misiti ; scene e costumi : Francesca Tunno ;  disegno luci e direzione tecnica : Max Mugnai. Dalle note di regia : Il mostro è un ammonimento, un avvertimento per l’uomo. In presenza del mostro si avverte il pericolo, si tende a fuggire… non resistiamo alla tentazione di chiudere gli occhi e sperare che forse, il mostro, ce lo siamo soltanto immaginato. Poi apriamo gli occhi e il mostro è ancora lì… Allora ci fermiamo, proviamo a ricambiare lo sguardo, lo osserviamo e ci pare di riconoscerne alcuni tratti, ci appare familiare. Forse è il tuo mostro, fa parte di te, forse il mostro sei tu… ma fuggire da sé è molto difficile, allora provi ad avvicinarlo, a parlargli, a chiedergli chi è e cosa vuole da te. Il mostro forse non parla la tua lingua e tu non parli la sua. La situazione allora diventa penosa. Io sono il mostro e questa è la mia storia.

 

Italo Interesse

 


Pubblicato il 1 Novembre 2022

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