Cronaca

L’Ospedale Di Venere tra appalti multimilionari e tagli di posti letto

Mentre si prospetta un’altra stagione ‘lacrime e sangue’ per gli ammalati pugliesi, parti sociali, sindacati e politici si confrontano attorno al piano delle chiusure estive dei reparti in tutta la provincia. La manovra è drastica: saltano più di duecento posti letto, un centinaio soltanto a Bari, mentre s’alza il termometro per la carenza di medici e infermieri, nei reparti dei maggiori ospedali baresi. Tra gli ospedali del capoluogo maggiormente colpito dai tagli della giunta Vendola l´ospedale Di Venere di Carbonara, dove sono andati a farsi benedire una settantina di posti letto: diciannove a Ortopedia, una dozzina in Chirurgia generale e un’altra dozzina tra Chirurgia d´urgenza e Neurochirurgia, mentre i restanti dieci posti letto spariti toccano rispettivamente i reparti della Neuro e della Clinica Dermatologica. A far saltare i nervi di medici e primari gli accorpamenti della Dermatologia e della Nefrologia, della Chirurgia generale e d´urgenza, della Ginecologia e dell´Otorino, una situazione difficile che non ha risparmiato il non molto lontano Ospedale  San Paolo, sempre a Bari, dove i posti letto in meno saranno quasi ottanta divisi tra i reparti di Ortopedia, Pneumologia, Medicina e Riabilitazione. Ma proprio mentre i politici di minoranza alla Regione e i sindacati alzano il livello dello scontro per capire fino a che punto siano sensate le scelte del capo della giunta regionale e dell’assessorato alla Sanità, i consiglieri di Opposizione guidati da Massimo Cassano cercano di capire se è vero che starebbe per essere bandita una gara d’appalto multimilionaria per una trentina di posti letto nel reparto di di Rianimazione al “Di Venere”, proprio mentre gli stessi posti letto spariscono come conigli nel cilindro dei prestigiatori. L´Azienda Sanitaria Locale di Bari, secondo il vicecapogruppo del Popolo delle Libertà alla Regione Puglia, Massimo Cassano, ha effettuato una gara d´appalto multi-milionaria per la realizzazione di alcuni posti letto, tra i ventiquattro e i ventotto a Rianimazione all´Ospedale “Di Venere”. Nel dubbio, è proprio quanto chiede di sapere in un´interrogazione il vice capogruppo PdL Cassano a Nichi Vendola ed Ettore Attolini. In caso positivo – aggiunge nella sua nota scritta Cassano- come si pensa di “utilizzare nei fatti tale sterminato (pare non esista al mondo un altro Reparto di Rianimazione di tali dimensioni) incremento di un servizio che allo stato riesce a fatica, per carenza di personale, ad utilizzare 4 degli 8 letti di cui già dispone”.  Massimo Cassano attende con ansia la risposta, anche perchè di fronte ai tagli indiscriminati dei posti letto nello stesso Ospedale ‘Di venere’, sarebbe molto meglio disporre un utilizzo molto più realistico ed immediatamente utile di queste ingenti risorse, per esempio in ormai indifferibili opere di ristrutturazione dello stesso nosocomio, al quale per di più sono stati malauguratamente ridotti i posti-letto in Reparti di comprovata efficienza quali la neuro-Chirurgia e l´Otorinolaringoiatria.  

Antonio De Luigi

 


Pubblicato il 3 Luglio 2012

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