Cronaca

Lotta alla Xylella, le “chiacchiere” sono ancora tante e i “fatti” sono sempre a zero

Il governatore della Puglia, Michele Emiliano (ex tesserato Pd), anziché prendersela con chi, nella sua maggioranza (allargata) di centrosinistra, approfittando del voto segreto, ha affossato in Consiglio regionale il disegno di legge istitutivo dell’Arxia (Agenzia regionale per l’innovazione in agricoltura), ha attaccato i rappresentanti  di opposizione che, a suo dire, “sono degli incoscienti che si divertono a giocare all’opposizione” che, a detta dello stesso presidente pugliese, “non si fa sottraendo al governo i mezzi”. Infatti, Emiliano in premessa aveva espresso la propria “costernazione nei confronti di un’opposizione che, mentre noi stiamo sul tavolo operatorio con un malato grave, ci toglie il bisturi dalle mani pensando di aver fatto una cosa divertente”. “Senza l’Arxia – ha poi commentato Emiliano – la lotta alla Xylella non é possibile”. Quindi, ha aggiunto, “è evidente che tornerà in aula e riproporremo la costituzione dell’Agenzia, che é il punto forza del rapporto col governo nella gestione delle strategie future e standardizza e mette a regione la lotta al batterio”.  “Peraltro l’Arxia – ha rilevato ancora Emiliano – é l’unica Agenzia che si propone di acquisire finanziamenti. Non sarà mai un carrozzone, non ne ha la struttura, non é l’Arif che ha centinaia e centinaia di dipendenti. I consiglieri regionali, se ho capito bene, ambirebbero a far crescere ancora l’Arif, vorrebbero che fosse l’Arif a prendere il posto dell’Arxia perché si immaginano chissà quante assunzioni, chissà quanti amici da aiutare. Questo si immaginava l’opposizione”. “L’Arxia – ha concluso il governatore – é invece un’Agenzia scientifica,
nella sostanza, che deve utilizzare risorse e deve fare ricerca e formazione degli agricoltori: quindi una struttura leggerissima con pochissime persone. Aver fatto questo dispettuccio approfittando dell’assenza di diversi assessori e di qualche consigliere di maggioranza é una cosa che si palesa come un modo infantile di fare opposizione”, precisando che, al momento del voto, “che é arrivato improvviso”, c’erano “quattro assessori fuori aula”, perché impegnati a seguire in Consiglio manifestanti ed eventi collaterali. Tra i primi a rispondere al governatore, in ordine alla bocciatura dell’Arxia in Consiglio regionale, il consigliere e segretario regionale della Lega, Andrea Caroppo, che ha affermato: “L’olivicoltura pugliese non è sul tavolo operatorio ma all’obitorio, ed Emiliano non è il chirurgo ma l’assassino”. Per Caroppo, “infantile è, dunque, lui che, senza decenza, prova a vestire i panni del medico”, perché “se c’è stato un incosciente nella vicenda Xylella è proprio Emiliano, che dovrebbe solo provare vergogna”. Infatti, ha poi commentato l’esponente del partito di Matteo Salvini nell’Assemblea regionale pugliese: “A combattere la Xylella, ormai diffusasi indisturbata, non poteva essere e non sarà mai l’inutile agenzia bocciata  col voto contrario di 5 consiglieri di maggioranza (forse Emiliano ha fatto male i conti)”, ricordando che “il bisturi per operare”, quando la Xylella poteva ancora essere fermata, c’era ed era il piano Silletti. Un piano che invece Emiliano – come è noto –  ha fatto saltare, strizzando l’occhio a chi diceva che la Xylella non esiste o è un complotto, o dicendo che si curava con le pozioni magiche. Ma ricordando anche che Emiliano si è opposto alle eradicazioni dei primi ulivi ed  ha esultato quando la Procura di Lecce pose sottosequestro cautelativo gli ulivi già infetti da estirpare. “Grazie a lui, allora, – ha concluso Caroppo – la Xylella ha ucciso milioni di ulivi, sconvolto il Salento e si è diffusa indisturbata sino al barese”. Ha replicato con una nota al Presidente della Regione anche il capogruppo di Forza Italia nell’Aula di via Capruzzi, Nino Marmo, che ha dichiarato: “Emiliano invece di polemizzare con l’opposizione dovrebbe pensare alla contestazione evidente e pesante che ha ricevuto proprio dai suoi uomini”. “Siamo vicini ad Emiliano per la dipartita della sua maggioranza, di cui ieri –  ha sottolineato inoltre Marmo – si é dato il triste annuncio quando alcuni colleghi del centrosinistra hanno votato con noi per impedire l’istituzione dell’ennesima agenzia regionale pagata dai cittadini ma utile solo alle nomine elettorali del presidente della Giunta”.  “Noi – ha aggiunto l’esponente di Fi – abbiamo fatto il nostro dovere come sempre, contrastando la nascita di un altro strumento nelle mani di chi opera solo per strutturare il suo sistema di potere”. Infatti, ha poi chiarito Marmo: “Non gli abbiamo consentito di utilizzare una calamità naturale come la Xylella per i suoi comodi e di questo ne siamo fieri”, perché “l’Arxia era inutile e duplicava competenze già in capo ad altre agenzie”. “Se Emiliano vuole fare qualcosa di utile alla collettività – ha concluso ironicamente Marmo – affidi all’Arif, già strutturata, le competenze in materia di Xylella, senza farsi venire altri pruriti di nomine”. Repliche alla polemica sollevata dal governatore pugliese sulla bocciatura dell’Arxia sono giunte anche dal vice presidente della commissione Agricoltura della Regione, il forzista Domenico Damascelli, e dalla consigliera regionale della provincia di Taranto, Francesca Franzoso, anch’ella di Fi, che in Aula ha guidato l’opposizione prima  presentando l’emendamento che ha stroncato Arxia e  poi chiedendo il voto segreto. Una azione combinata che ha permesso la bocciatura del ddl istitutivo di Arxia. Ed a proposito della giustificazione addotta da Emiliano sulla mancata approvazione a causa delle assenze fortuite in Aula tra le fila della sua maggioranza, Franzoso ha rilevato: “siccome la matematica non è un’opinione,  se Emiliano ha utilizzato una mano per contare gli assenti nelle fila della maggioranza,  utilizzi pure l’altra per contare gli assenti  tra le  fila dell’opposizione”, perché “la riflessione sul voto potrebbe essere molto più spiacevole” per lui. Una replica alquanto piccata alla polemica di Emiliano con le opposizioni che hanno determinato, per il momento, la non istituzione di un’ennesima Agenzia di iniziativa dell’esecutivo regionale, l’Arxia per l’appunto, è giunta anche gal gruppo “fittiano” dei 5 consiglieri di Dit-Nci, che con una nota hanno esordito: “Veramentese in Puglia c’è un incosciente questo è il presidente Emiliano, che ancora non si rende conto che non ha più una maggioranza stabile, ma che ogni provvedimento portato in aula è assoggettato alle pressioni, se non ricatto, di questo o quel consigliere di centrosinistra”. E, quindi, che “in pratica l’opposizione non ha bisogno di togliergli il bisturi di  mano, perché il bisturi nemmeno ce l’ha e al tavolo operatorio, sopratutto per la Xylella, non si é ancora avvicinato se non con le chiacchiere”.Difatti, a detta di molti agricoltori salentini, proprio sulla problematica della batteriosi responsabile del disseccamento rapido degli ulivi finora le “chiacchiere” sono ancora abbondanti, ma i “fatti” sono sempre a zero.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 6 Dicembre 2018

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